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    Juve, come si sta muovendo Federico Cherubini sul mercato

    Lo sguardo rivolto al futuro, una gestione oculata dei giocatori di “seconda fascia” e un’esperienza maturata in anni di gavetta: il modus operandi del responsabile dell’area sportiva bianconera Per rendere al meglio nel suo nuovo incarico di responsabile dell’area sportiva della Juventus, Federico Cherubini ha dovuto mettere insieme tutta l’esperienza acquisita nel mondo del calcio, dalla più lontana di giocatore di provincia nelle categorie dilettanti alla preziosa scuola Marotta che ha frequentato fino a pochissimi anni fa insieme a Fabio Paratici. Dopo i suoi primi sei mesi da numero uno dell’asse tecnico del club emerge un profilo più chiaro, che ha già rimesso ordine nelle idee di programmazione e trasmesso una linea che – col tempo, ma neanche tanto – restituirà alla Vecchia Signora alcune caratteristiche che l’hanno sempre contraddistinta in Italia e in Europa. LEGGI TUTTO

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    Rinnovi: i nomi per il dopo Kessie, il nodo Theo. E per Diaz un'idea “alla Rebic”

    Difficile la permanenza dell’ivoriano, per giugno non basterà il solo Adli. Hernandez quasi insostituibile. E se Brahim fosse riscattato in anticipo?Difficilmente vedremo un Milan scatenato nel mercato di gennaio: il d.t. Paolo Maldini è stato chiaro, l’unico evento che ha messo in discussione la volontà del club di non fare acquisti invernali è stato l’infortunio di Kjaer. Il fatto che i rossoneri abbiano in mente di aggiungere solo un difensore centrale alla rosa attuale, però, non significa che la dirigenza non sia attiva su tutti i discorsi aperti. Rinnovi e riscatti, per intenderci, oltre alla valutazione dei profili adatti per il mercato estivo. LEGGI TUTTO

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    Chi si ricorda di Ruben Botta? L‘ex rinforzo dell’Inter ora è la stella del Bari

    I nerazzurri lo presero nel 2013, poi venne parcheggiato al Livorno e tornò in Sudamerica. Adesso è tornata nel nostro Paese e trascina i biancorossi verso la B Dai sogni dell’Inter al risveglio in Serie C. Una Botta di qualità sulla trequarti del Bari, lì dove Michele Mignani, di quel mancino, non vuole mai fare a meno: quattro gol e ben sette assist in 18 presenze, un coefficiente di incisività altissimo sulle fortune offensive dei biancorossi. Del resto in C, uno così, fa la differenza e l’ha già dimostrato nella passata stagione. LEGGI TUTTO

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    Dalma Maradona e Napoli: “Amore travolgente per me e papà. Tifo per Insigne”

    La figlia di Diego: “Quante emozioni in città. Volevo conoscere Lorenzo, spero di entrare allo stadio e filmare”Maurizio Nicita
    @manici50
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    – napoliUn percorso alla ricerca delle proprie radici, scrutando nel più profondo dell’anima. Forse nemmeno Dalma Maradona pensava che questo viaggio a Napoli potesse suscitare così grandi emozioni e altre ancora ne riserverà a questa giovane donna, 34 anni, che sta ripercorrendo i primi anni della sua vita, quelli passati a Napoli: subito dopo la nascita del 1987 e per i primi quattro. Ti accoglie con un sorriso largo e accattivante e non puoi non rivedere Diego in quello sguardo. LEGGI TUTTO

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    Ventidue anni fa Peter Pan trovò l’isola che non c’è: l’apparizione di Cassano

    La notte del 18 dicembre del 1999 tra Bari e Inter è 1-1, a due minuti alla fine un ragazzo con la faccia ferita dall’acne e piedi poetici inventò un gol che non si spiega. Nacque un fenomeno. No, nacque FantantonioApparve il 18 dicembre del 1999 a Bari. Una stella cometa con l’aria strafottente, il piede che cantava versi d’amore e la faccia ferita dall’acne. Si era appena aggiustato il pallone – con il tacco l’aveva fatto, con il tacco! – e aveva cominciato la sua corsa verso la porta avversaria. Erano le 22.16, era di sabato. Stazionava sulla trequarti, largo, sulla sinistra. Un lupo in agguato, pronto a prendere a morsi il futuro. LEGGI TUTTO

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    L’accordo con Cuadrado e il nuovo agente di Berna: la partita rinnovi, oltre Dybala

    L’azzurro si è riconquistato una dimensione in bianconero ma non è ancora stato chiamato a trattare dopo il cambio di procuratore, col colombiano in estate c’era un’intesa di massima ma ora c’è qualche voce Il tempo scorre, dal primo gennaio i calciatori che sono in scadenza di contratto potranno legarsi a zero con un altro club per la prossima stagione. Tra i casi nella Juventus ce ne sono un paio curiosi, che riportano a due grandi protagonisti dell’attuale stagione bianconera: Juan Cuadrado e Federico Bernardeschi. Come Paulo Dybala e Mattia Perin – senza prolungamento – andrebbero a decadere naturalmente i loro contratti al prossimo 30 giugno 2022. LEGGI TUTTO

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    Baresi: “Maradona non mi faceva dormire, questo Milan mi dà fiducia. Col Napoli profumo di scudetto”

    Il vicepresidente onorario rossonero presenta la sfida di San Siro: “Una partita che mi riporta al 1988. Abbiamo una rosa che ci permetterà di lottare per il titolo fino alla fine” Il recente calo di entrambe ha tolto il fascino del testa a testa, ma Milan-Napoli domenica sera sarà comunque vissuta nel segno dello scudetto. E quando si pensa a questa sfida è impossibile non tornare indietro di 33 anni, a quel 1° maggio 1988 quando il Milan sbancò il San Paolo 3-2 e si cucì virtualmente il tricolore sul petto a tre giornate dalla fine. LEGGI TUTTO

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    Ivan Gazidis: “Vi spiego il mio Milan elegante e vincente. Si basa su 4 principi…”

    L’ a.d. rossonero si apre a Sportweek: la malattia, la passione per il calcio, i suoi trascorsi sportivi, il mercato, il nuovo San Siro. E i rossoneri del futuro È nato in Sudafrica da una famiglia di origini greche, ma è cresciuto a Manchester, si è laureato in Legge ad Oxford, ha fatto fortuna negli Usa, è stato la fortuna dell’Arsenal prima di approdare al Milan. LEGGI TUTTO