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    Falcao: “Pablito ci ha fatto piangere. Eppure non è mai stato un avversario, ma un amico”

    L’ex giallorosso ha incontrato a Zurigo la moglie e i figli di Paolo Rossi: “Il suo sorriso resta indimenticabile. Quando ci ha eliminato al Mundial ‘82 ho tifato per l’Italia. Lo scudetto? Vedo bene l’Inter. Mou? Dategli tempo”Sembra che non abbia mai smesso di giocare. Paulo Roberto Falcao, 68 anni portati alla grande, stesso fisico, alto e magro e stesso spirito, appena vede i vecchi rivali juventini, Cabrini, Gentile Tardelli non riesce a trattenere la battuta. “Non c’era nemmeno bisogno del Var per capire che il gol di Turone era regolare”. LEGGI TUTTO

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    Ente benefico in Europa, micidiale in Italia: le due facce dell'attacco Inter

    In campionato i nerazzurri segnano più di tutti e da 36 gare consecutive. In Champions producono tanto ma non concretizzano: tre gare a secco e percentuale realizzativa che da 14,55 crolla a 6,78Una macchina da gol in campionato e un ente benefico in Champions. L’attacco dell’Inter si guarda allo specchio e ci vede doppio. Una differenza di rendimento che si spiega solo in parte con lo spessore degli avversari. Anche perché l’Inter produce occasioni da rete anche in Europa, dove però mancano cattiveria e freddezza per concretizzarle. LEGGI TUTTO

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    Scimmie travestite e misteriosi centravanti: miti e meteore del derby di Genova

    Fuoriclasse e storie leggendarie, cani delle Fiandre e allenatori dalla lingua lunga: tutto questo contribuisce ad arricchire una stracittadina piena di storia Lanterna magica, nel senso del derby. Fuoriclasse e miti minori, meteore e campioni a denominazione controllata, centravanti-manga e scimmie del Circo Medrano, tra focaccia e saudade, cani da giardino e allenatori con la lingua lunga, tutti travolti da un insolito destino e tutti – ma proprio tutti – iscritti al registro degli indagati. Il derby di Genova è un ricchissimo scrigno di storie balorde e affascinanti, sghembe e leggendarie. LEGGI TUTTO

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    La toga e la foga: vita e opere del più grande interista di sempre

    Nel centenario della nascita e ventennale della morte, la vita e la fede nerazzurra dell'”unico alpino astemio della storia” Sono questi i giorni di Peppino Prisco – “Il più grande interista di sempre”, definizione di Massimo Moratti – nato Giuseppe il 10 dicembre del 1921 – ma per molto tempo raccontava di essere nato nel 1920 così da far coincidere la propria venuta al mondo con l’anno del primo scudetto del club nerazzurro – e morto il 12 dicembre del 2001. Ottanta anni di appartenenza, identità, fede. Un sentimento lungo una vita, per quello che è tutt’oggi uno Spirito Guida del popolo nerazzurro. L’Inter nel cuore, l’Inter nella pelle, l’Inter nei pensieri. LEGGI TUTTO

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    Dalla consulenza alla carta segreta, così l’inchiesta Prisma procede lontano dai riflettori

    Una settimana fa gli ultimi sviluppi pubblici dell’indagine, il secondo giro di perquisizioni e il settimo indagato: cos’è successo nel frattempo? Cosa rischia la Juve? Le prossime tappe È ormai passata una settimana dall’ultimo giro di perquisizioni dell’inchiesta Prisma che ha coinvolto, lo scorso 2 dicembre, anche il settimo indagato, l’avvocato Cesare Gabasio, legale della Juventus, oltre agli altri sei indagati già oggetto di analogo provvedimento il 26 novembre: il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici e gli altri manager (o ex) del club Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato. Dopo alcune audizioni, l’assenza di nuovi movimenti di pubblico dominio non significa che il Ponte dell’Immacolata abbia interrotto i lavori della procura di Torino, tanto più per un’inchiesta che da indiscrezioni di fonti giudiziarie si annunciava “rapida”, anzi: dopo tante perquisizioni era anche necessario esaminare il materiale raccolto. LEGGI TUTTO

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    Milan, prende corpo la pista Caldara: si tratta con il Venezia

    In prestito ai neroverdi, sta giocando benissimo e ha un vantaggio: conosce già Pioli e l’ambiente. Serve però l’intesa tra i due club: si trattaC’è un prima (dell’infortunio al ginocchio di Kjaer) e un dopo. Un guaio che ha cambiato la strategia rossonera sul mercato: prima la dirigenza rossonera avrebbe trascorso un gennaio di sostanziale relax, con un gruppo considerato già sufficientemente ampio e strutturato per arrivare a fine stagione senza necessità di ritocchi. Dopo, la linea è stata rivista: valgono tutte le premesse del caso – al mercato d’inverno è difficile fare grandi affari, il Milan interverrà solo se si presenterà una vera occasione – ma intanto la dirigenza è al lavoro. LEGGI TUTTO

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    Scamacca+Frattesi: nasce l'Inter all'italiana

    Contatto per il centravanti e il mediano: i nerazzurri puntano su due prestiti, ma il Sassuolo per adesso fa muro. Piace anche il difensore dell’Empoli VitiFilippo Conticello-Carlo Laudisa 10 dicembre
    – MilanoSta nascendo una squadra diversa, un po’ meno Internazionale e un po’ più nazionale. Lo impongono i tempi e lo vuole l’a.d. italianista dell’Inter: Beppe Marotta ribadisce sempre l’importanza di uno zoccolo tricolore per costruire gruppi vincenti. LEGGI TUTTO