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    Messias, ecco perché non è più solo una favola

    Una storia di buoni sentimenti? Quella del brasiliano è un’etichetta che non regge. E se, molto più semplicemente, Junior fosse un calciatore davvero forte? Adesso basta, però. Basta, con ’sta favola di Messias. Lo abbiamo capito, e ci è stato ricordato a ogni sua apparizione (e il sostantivo è usato apposta per sottolineare un altro giochino che ha francamente stancato, quello dell’accostamento tra il suo cognome e la dimensione ultraterrena), specialmente dopo i suoi primi gol in rossonero, uno al Wanda Metropolitano all’esordio in Champions contro l’Atletico Madrid e due al derelitto Genoa, che ancora sei anni fa il brasiliano giocava in Eccellenza, dividendosi tra gli stadi da cinquecento posti e i campi spelacchiati e il lavoro di magazziniere con cui portava il pane a casa. LEGGI TUTTO

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    Samba e saudade, Eliseu e Messias: tra re e bidoni, i brasiliani del Milan

    Il primo nel 1935, poi tanti fenomeni come Altafini, Cafù e Kakà, qualche fallimento e una love story che fece scandalo… Dino Sani venne scambiato per un ragioniere. Precocemente calvo, un baffetto inopportuno, l’aria dimessa, le spalle curve: quando Nereo Rocco lo vide al campo di allenamento esclamò: “Ma xeo un xogadore sto qua? Gavemo comprà un impiegato del catasto, el me pare el nonno de Gipo”. LEGGI TUTTO

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    Segna un gol al mese: è Dybala il bomber che serve alla Juve? Cosa dice la sua storia

    L’argentino è il capocannoniere dell’attacco bianconero più sterile del millennio nella stagione in cui c’era da raccogliere l’eredità di Ronaldo. L’ultima volta che l’argentino ha segnato più di 11 gol in campionato è stato quattro anni fa, ma con Allegri ha già dimostrato di poter essere il riferimento dell’attacco. A determinate condizioni Il miglior marcatore della Juventus in questa stagione si chiama Paulo Dybala. Il suo bottino? Una rete il 22 agosto all’Udinese, una il 26 settembre alla Sampdoria prima di farsi male, una all’Inter il 24 ottobre al rientro, una alla Salernitana martedì: quattro gol in Serie A dopo poco più di un terzo di campionato, le proiezioni su base stagionale sono presto fatte. Al ritmo di un gol al mese, non c’è bisogno di aspettare il prossimo entro Natale perché sia naturale chiedersi se possa essere la Joya il primo violino di una auspicabile nuova Juve vincente in futuro. La sua storia personale in bianconero dà qualche risposta interessante. LEGGI TUTTO

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    Il tentato omicidio, la laurea profetica, la fuga nel bagagliaio: 13 cose che non sapete di Mou

    Oltre alle frasi e ai gesti ormai iconici, Josè è stato protagonista di tanti episodi più o meno sconosciutiDi Josè Mourinho si è detto e scritto un po’ di tutto. Anche se nella versione 2.0 romana appare più compassato e meno polemico (almeno agli inizi…), il tecnico di Setubal rimane un personaggio globale. I riflettori dell’Olimpico domani, per la prima volta in cui sfiderà la “sua” Inter, saranno tutti per lui. La mancata conferenza della vigilia ci nega alcune chicche, ma tra tante cose su di lui ce ne sono alcune che non tutti sanno o ricordano. LEGGI TUTTO

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    Il caso Salernitana: una passione che cerca padrone

    La squadra che annaspa nelle zone basse della classifica. Soprattutto, una società in amministrazione controllata che aspetta ancora un nuovo proprietario. Salerno si scopre vulnerabile, ma l’amore per “sua maestà” resta fortissimoTesto di Fabrizio Salvio – Foto di Giulio Piscitelli4 dicembre
    – Milano Salerno è una città sospesa: adagiata sulle colline tra cielo e mare, in bilico tra esaltazione e depressione. L’aria sa di attesa, ansia, scetticismo misto a rassegnazione. Domani, domenica 5, scade il termine per la presentazione di una proposta di acquisto della Salernitana che rispetti i paletti (indipendenza dai vecchi proprietari e solidità economica certificata) fissati dai due trustee deputati alla vendita della società, sottratta dalla Federcalcio a Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, i patron che hanno portato il club dalla D alla A in dieci anni e che ora sono costretti a cederla in ossequio al divieto della multiproprietà, cioè della possibilità di tenere sotto controllo due società iscritte al medesimo campionato. LEGGI TUTTO

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    Maicon: “Mourinho è sempre lo stesso. Inter da scudetto, ma con la Roma finirà pari”

    Uno dei grandi protagonisti del triplete: “José deve conoscere i giallorossi, i nerazzurri giocano meglio che con Conte”Telefono, rumore del vento in sottofondo, tanto che viene spontaneo domandare: “Dove si trova adesso? In Italia?”. “No, ma quale Italia… troppo freddo lì. Sono in Brasile, qui c’è il sole, 40 gradi, vado in spiaggia… da voi torno a febbraio, forse marzo”. Questo è Maicon, l’uomo del Triplete interista con José Mourinho ma pure un campione che ha fatto innamorare i tifosi della Roma al ritorno in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Milan, avanti su Milenkovic e Luiz Felipe. Ma è solo l’inizio del casting…

    Maldini e Massara sono sommersi di offerte, anche le più strampalate, per sostituire Kjaer. Ma l’intenzione è quella di migliorare la squadra, soprattutto se andrà avanti in coppaUn affettuoso arrivederci a Simon Kjaer e il via immediato ai lavori per individuare un centrale capace di non farlo rimpiangere. Nel casting spiccano i nomi di Nikola Milenkovic e Luiz Felipe, ma siamo solo all’inizio della caccia rossonera. LEGGI TUTTO

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    La carta segreta di Ronaldo: ecco cosa cercano i magistrati

    Nessun dirigente della Juve dice di avere o conoscere quel documento, menzionato in un’intercettazione tra Cherubini e il settimo indagato, l’avvocato GabasioLuca Bianchin-Fabiana Della Valle3 dicembre
    – TORINO La “carta” su Cristiano Ronaldo, già “famosa” da giorni, sta rapidamente salendo al grado di famosissima – tra gli juventini, non si parla d’altro – e sta diventando in fretta… un vip: very important paper. Gli inquirenti della Procura di Torino, impegnati da giorni nelle indagini sulla Juventus, sono infatti decisissimi (e impegnatissimi) a cercare quel documento, la presunta scrittura privata siglata dalla Juve e da Ronaldo al momento dell’addio di fine agosto. La carta compare già nel decreto del 24 novembre, con cui la Procura ha perquisito le sedi della Juventus a Milano e Torino. LEGGI TUTTO