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    La strana corsa di Spalletti, Pioli e Inzaghi: nessuno di loro ha mai vinto il tricolore

    È stata l’estate di Allegri, Mourinho e Sarri, ma lassù ci sono Napoli, Milan e Inter. Ognuna con il suo stile, ognuna con lo stile del proprio tecnicoSuccedono cose curiose nel calcio: come nella vita, d’altronde, obietterà qualcuno. Giusto. Ma per restare al tema che ci interessa, legato al pallone, basterebbe ricordare ciò che è accaduto qualche mese fa, in quella che poteva essere raccontata come l’estate degli allenatori. LEGGI TUTTO

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    Bonucci sempre più leader: con lui la Juve “ri-costruisce” dal basso

    Il difensore azzurro non ha bisogno della fascia di capitano né tantomeno di battere i rigori per dimostrare di essere il vero leader bianconeroC’era una volta lo sgabello di Oporto, dal quale Leonardo Bonucci, nel 2017, festeggiò il 2-0 della Juventus nell’andata degli ottavi di Champions in Portogallo. Allegri, che aveva concordato la sua esclusione con la società, fu doppiamente elogiato alla fine, per il coraggio dimostrato alla vigilia e per le scelte durante la partita, perché anche senza Bonucci la difesa rimase imbattuta mentre i gol del successo arrivarono da Pjaca e Dani Alves, appena entrati al posto di Cuadrado e Lichtsteiner. LEGGI TUTTO

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    Inter, ecco la mano di Inzaghi: meno prevedibile e più coraggiosa

    Conte ha preso una squadra smarrita e l’ha rifondata, lasciandola con lo scudetto sul petto. Simone ha sfruttato con intelligenza questo tesoro per spingere in avanti l’Inter e dotarla di un gioco più qualitativo e coraggiosoL’Inter di Simone Inzaghi sta marciando al ritmo di quella di Antonio Conte, che dopo 13 giornate aveva 30 punti: 9 vittorie, 3 pari, una sconfitta. Al nuovo tecnico mancano due punti: un pari in più e una vittoria in meno. Uno dei due rigori sbagliati con Atalanta e Milan avrebbe potuto pareggiare il conto. LEGGI TUTTO

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    Le mani del fondo Kkr su Tim. Cosa potrebbe cambiare nel calcio?

    Il gigante americano da 400 miliardi di patrimonio studia un’Opa sulla telco che è anche investitore strategico della Serie A. L’analista Preta: “Effetti sul business calcistico? Dipenderà dalle priorità strategiche” Il titolo di Tim è schizzato in Borsa del 30% trainando l’intero settore delle telecomunicazioni. Il motivo? La presentazione di una manifestazione di interesse volta a promuovere un’Opa (Offerta pubblica d’acquisto) sul 100% delle azioni da parte del fondo americano Kkr, colosso da 400 miliardi di dollari di patrimonio gestito. Cosa c’entra tutto questo con il calcio? Semplice, Tim è uno degli investitori strategici della Serie A, soprattutto da quest’anno in virtù dell’operazione in tandem con Dazn. Procediamo con ordine, però. LEGGI TUTTO