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    Giletti: “La Juve non ha un'anima”. Cagnotto: “Con Allegri la ritroverà presto”

    “Quel che serve è un salto mentale – afferma il conduttore televisivo -: le battaglie le vinci se le combatti”. “Confido molto nella qualità di Dybala – è l’opinione della campionessa azzurra -. Lui e Federico possono fare grandi cose”Cos’hanno in comune Massimo Giletti e Tania Cagnotto? La passione per la Juventus, coltivata negli anni e mai tramontata, “anche se – confessa l’ex tuffatrice azzurra – Maya e Lisa (le figlie, che hanno 3 anni e mezzo e 8 mesi, n.d.r.) mi tengono molto impegnata e mi impediscono di seguire le partite della mia squadra del cuore”. “Abitando a Roma – fa eco il popolare conduttore televisivo – fatico a seguire da vicino la squadra, ma col cuore…”. LEGGI TUTTO

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    Panico al Bentegodi: c'è una bomba dietro a Zoff

    Mezz’ora prima di Verona-Juventus del 20 marzo 1977, un raccattapalle rinvenne l’ordigno vicino a una porta. La partita si giocò regolarmente e la bomba, nascosta durante i 90′, venne fatta brillare 30′ dopo la fine A trovarla fu un raccattapalle. Ci stava inciampando sopra. “Ohi tosi, ea pare na bomba”, disse sghignazzando il ragazzino ai suoi amici, ma quelli no, non risero. Non sembrava una bomba. Era una bomba. LEGGI TUTTO

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    Mal di pancia Miranchuk: Sheva e il Genoa possono essere la medicina?

    Le parole del ct della Russia Valery Karpin erano state profetiche (“Vuole giocare e non è del tutto soddisfatto della sua carriera ora in Italia”) e ancora più indicative lo erano state quelle del suo procuratore a RB Sport: “Il 20 novembre andrò in Italia, ci sarà un incontro con la dirigenza nerazzurra e si discuterà del futuro del mio assistito. In Russia non tornerà sicuramente visto che gli piace il calcio italiano e il modo di vivere”. Aleksej Miranchuk non è contento della sua situazione all’Atalanta, un vero e proprio caso considerando lo scarsissimo minutaggio che Gian Piero Gasperini gli ha riservato nella prima parte di stagione. E il mercato di gennaio chiama: secondo quanto appreso infatti da calciomercato.com, il Genoa è molto vigile sul trequartista russo e l’ipotesi di un trasferimento in prestito è da prendere in seria considerazione.IL NIET DI GASPERINI – Appena due presenze da titolare e un totale di 182 minuti in campionato e la miseria di 33 minuti spalmati nei due soli subentri in Champions League: nemmeno il turbolento addio del Papu Gomez dello scorso gennaio e le lune alterne di Josip Ilicic hanno consentito all’ex Lokomotiv Mosca di affermarsi in nerazzurro e di convincere il suo allenatore a puntare su di lui. Gasperini si sarebbe aspettato un altro tipo di calciatore – non è un caso che la passata estate ha insistito per avere Boga dal Sassuolo e che nelle ultime ore si sia scaldata la pista che conduce a Madueke del PSV Eindohven – e per Miranchuk le porte si sono chiuse ulteriormente con l’inizio della stagione in corso. Come trapela dalle dichiarazioni rilasciate ieri dal ds Sartori, l’Atalanta ha resistito alla tentazione di cedere il calciatore nella precedente finestra di mercato (piaceva pure al Milan) per non disperdere l’investimento da oltre 14 milioni di euro sostenuto nell’estate 2020.  LEGGI TUTTO

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    Da Calabria a Theo, da Tonali a Leao: Pioli ha (ri)valorizzato la rosa

    Sono diversi i giocatori che nei due anni di gestione del tecnico rossonero hanno visto impennarsi le quotazioni: tutte le cifreNon sappiamo se Stefano Pioli intrattenga rapporti con Dioniso, ma il tecnico rossonero ha lo stesso dono che il dio greco consegnò a Re Mida: di questi tempi trasforma in oro più o meno tutto ciò che tocca. Con lui si vola in vetta alla classifica, con lui si torna in nazionale, con lui il valore dei giocatori aggiunge nuovi milioni mese dopo mese. LEGGI TUTTO

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    Rinnovo complicato per Perisic, Dimarco punta al ritocco

    Per il croato la società non si sta affannando a rincorrerlo anche per via del suo stipendio da 5 milioni. Federico invece guadagna “solo” 600 mila euro e la distanza tra domanda e offerta è ancora rilevante C’è aria di svolta a sinistra. Nell’Inter c’è davvero una bella coppia: Ivan Perisic, titolare indiscusso e Federico Dimarco a incalzarlo con belle prestazioni. Dopo anni di incertezze su quella fascia Simone Inzaghi può contare su protagonisti di sicuro rendimento. LEGGI TUTTO

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    Juve, fedelissimi in difficoltà, ecco le alternative di Allegri

    Bentancur, Morata ed Alex Sandro avrebbero bisogno di rifiatare ma la questione non è semplice. E per fortuna che McKennie ha dato segnali di crescitaUna creatura da plasmare settimana dopo settimana, partita dopo partita. La Juve di Allegri cambia spesso volto, a volte pure anima, a seconda di palcoscenico ed avversario: in Europa domina una Juve aggressiva e sicura di sé, persino bella pur badando al sodo, in campionato oscilla una Juve che vorrebbe ma non sempre riesce, che potrebbe ma non sempre fa. Questione di testa e di rendimento in campo. LEGGI TUTTO

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    Oddo: “Match point, Mancini lo supererà alla grande, ma serve pensare da outsider”

    L’Italia ha di fronte gli ultimi scogli prima di poter centrare il ritorno al Mondiale dopo la pesante assenza all’ultima edizione e l’ex azzurro si augura di rivivere grandi emozioniMassimo Oddo è fra quelli che ce l’hanno fatta. Fatta nel senso che nella sua bacheca brillerà per sempre l’Ordine al merito della Repubblica, onorificenza che nel 2006 il presidente Napolitano consegnò a Massimo in qualità di campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    Ciriaco Sforza, lo svizzero che voleva essere Platini (ma all'Inter fece flop)

    Emigrato in Svizzera ed esploso in Germania. Poi le difficoltà all’Inter e la rivincita ancora in Bundesliga. E poi ancora la depressione e il ritorno al calcio. L’uomo che voleva essere Platini arrivò in Italia con grandi speranze, giocò una stagione camminando sulle uova, fu liquidato senza rimpianti e infine finì dentro un film di Aldo, Giovanni e Giacomo, colpa di una intossicazione di cozze e di un pigiamino che entrò nella storia del cinema italiano. LEGGI TUTTO