FINALE Udinese-Fiorentina 0-2: vince la Viola con Martinez Quarta e Bonaventura
Udinese – Fiorentina: diretta live Serie A Calcio 24/09/2023 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO
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Nato a fine dicembre 2005, Pioli gli ha regalato un quarto d’ora contro il Verona. L’anno scorso è stato titolare in Primavera. L’esordio dopo la prima panchina in Champions
La favola di Bartesaghi inizia a Jesolo, al mare con gli amici di una vita. È l’estate del 2022, Davide se la sta godendo come l’adolescenza impone, quando all’improvviso squilla il telefono. È il Milan. “Da domani sei in ritiro con la prima squadra”. Gli occhi di Davide si fanno umidi, e non è l’acqua salata. Un anno dopo ha debuttato in A contro il Verona. Un quarto d’ora in campo da esterno sinistro dopo la prima panchina in Champions. LEGGI TUTTO
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Allegri aveva visto “le avvisaglie già ieri, l’altro ieri e nei giorni precedenti”. Aveva anche avvertito nella conferenza di presentazione, e quindi a rigor di logica deve averlo fatto in maniera chiara anche nel chiuso dello spogliatoio. Eppure non è bastato alla Juventus per evitare un calo nervoso che può essere una spiegazione di comodo piuttosto che spostare l’analisi altrove, e invece non sarà per caso se ha trovato riscontro anche nella disamina di capitan Danilo: “Abbiamo sbagliato mentalmente la partita. Siamo una squadra giovane, dobbiamo far crescere più gente con spirito di leadership”. Non un peccato di superbia di chi con tre vittorie in quattro partite si sentiva già da scudetto, anche perché c’era già stato il passaggio a vuoto col Bologna. Ma una serata senza la giusta cattiveria indubbiamente. LEGGI TUTTO
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Italia campione d’Europa di Subbuteo: il napoletano Battista più decisivo del georgiano. L’addio al mitico Lodetti, che i mediani di oggi lo onorino sul campo
Abbiamo bucato gli ultimi due Mondiali, qualche problema ai piedi ce li abbiamo, ma con le mani non ci batte nessuno. Nel weekend scorso, a Gibilterra, ci siamo laureati campioni d’Europa di Subbuteo, il gioco in punta di dita, battendo in finale il Belgio. Il golden-goal di Luca Battista è diventato virale sui social. Un lungo momento di attesa, una sospensione infinita, come prima del rigore di Fabio Grosso a Berlino 2006, poi il dito indice di Luca ha scavato la pallina che si è impennata ed è finita nella rete di un immaginario Courtois. Trionfo. LEGGI TUTTO
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“Con il Verona una vittoria di cui c’è poco da gioire. Pioli deve rendere la sua squadra un collettivo e ha bisogno di tempo. Il portoghese rimane fuori dalla manovra”
Alla fine della partita mi telefona un mio amico e mi fa: “Adesso sì che sarai contento, il Milan ha vinto”. E io: “Poco”. “Perché?”mi domanda lui. Risposta facile: “Perché ho visto un Milan che ancora arranca”. Non mi faccio incantare dal risultato, anche se battere il Verona non è mai semplice. Il problema è che la squadra di Pioli non è ancora un collettivo. Essere un collettivo significa avere undici giocatori attivi con e senza palla, significa fare pressing, significa non fare lanci, significa tenere il pallone rasoterra, significa muoversi sempre. Il Milan dev’essere come una fisarmonica, deve sapere aprirsi e chiudere al momento opportuno. Il collettivo, nonostante qualcuno la pensi diversamente, esalta il talento, non lo imprigiona. Se invece non c’è il collettivo, cioè non c’è gioco di squadra, il talento da solo serve a poco. Questa è una lezione che tutti dovrebbero mandare a memoria, ma in Italia vedo che pochi l’hanno capita. La sconfitta nel derby, così netta, ha certamente provocato qualche problema nell’ambiente. Normale che sia così. LEGGI TUTTO
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