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    Schnellinger: “Lodetti era deluso. Il Milan non lo invitava più allo stadio”

    “Lui amava i colori rossoneri, i dirigenti non lo chiamavano, si sentiva trascurato. Ma non era tipo da chiedere i biglietti”

    “M i ha telefonato suo figlio e sono rimasto senza parole”. La voce inconfondibile di Karl Heinz Schnellinger, 84 anni, Carlo per tutti, “il tedesco” per i compagni di squadra, è ancora incrinata dal dolore per la scomparsa di Giovanni Lodetti. “Sono tristissimo perché io e Giovanni siamo sempre rimasti in contatto. Ci sentivamo ogni dieci giorni e anche se ultimamente non mi aveva risposto, non pensavo che stesse per lasciarci. Dopo un giorno fatico ancora a credere che sia morto, perché nelle ultime telefonate mi era sembrato il Giovanni di sempre, allegro e spiritoso”. LEGGI TUTTO

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    Il caso Genoa: Gila fra illusioni ed errori. Ora la svolta per ripartire

    Pagati a caro prezzo i cali nei finali di gara e le assenze dei nuovi leader intorno al bomber Retegui

    Concorso di colpe, se di ciò bisogna parlare. Concatenazione di eventi negativi, come sostengono invece i rossoblù, con un chiaro riferimento – ad esempio – all’espulsione di Martin che venerdì sera ha fatto saltare i piani del Genoa a Lecce. La verità di un Grifone sin qui troppo in altalena sta, probabilmente, a metà strada. Qualche peccato di gioventù, senza’altro, episodi negativi, ma l’analisi di un avvio di campionato in chiaroscuro da parte della neopromossa di Alberto Gilardino è ben più profonda. Considerando che i quattro punti raccolti sin qui possono essere un buon bottino solo considerando il valore degli avversari, a cominciare dalle prime due della classe nell’ultimo campionato. LEGGI TUTTO

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    Sticchi Damiani: “Il Lecce che vince è un laboratorio con i conti a posto”

    Il presidente esulta: “Krstovic è un 9 vero. Siamo cresciuti. La rosa è completa. Ora un centro sportivo”

    Dal nostro inviato Francesco Velluzzi 
    24 settembre

    – LECCE

    u na gita in barca? Un sabato al mare? Sarebbe logico e invitante in questa Lecce in cui è ancora estate. E invece no. Il presidente Saverio Sticchi Damiani non molla mai. Si guarda la partita della Primavera, impegnata a Genova con la Samp (2-2 per i campioni d’Italia uscenti che hanno una squadra profondamente rinnovata). Felicità. Il Lecce è lassù con le grandi. “Bellissimo. Ma, continuo a ripeterlo, bisogna essere prudenti”. LEGGI TUTTO

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    Danilo: “Non bastano un paio di vittorie per essere i campioni che tutti dicono”

    Danilo, a DAZN, parla così dopo Sassuolo-Juve.JUVE ARREMBANTE – “Una partita così deve servirci da insegnamento. Sappiamo che il campionato è lungo. Ho sempre detto che quando facciamo un po’ di vittorie di fila non siamo i campioni che dicono, ma ora non siamo scarsi. Continuiamo a lavorare consapevoli di dover migliorare ogni giorno”.AVVISAGLIE – “Il mister aveva una sua percezione, lo ascoltiamo sempre. Abbiamo provato a restare sul pezzo. Abbiamo sbagliato mentalmente la partita. Siamo una squadra giovane, dobbiamo far crescere più gente con spirito di leadership. Ma la responsabilità va condivisa. Serata difficile, domani pensiamo a martedì. Abbiamo già l’opportunità di fare bene martedì, di tornare a vincere. Ci pensiamo da domani. Questa squadra può ancora crescere, può farlo in termini di leadership. Abbiamo gente che può farlo e proviamo a dare spazio anche a loro”. IL 5 A SZCZESNY – “Siamo una squadra. Gli errori capiteranno sicuramente. Oggi ha sbagliato forse Szczesny, ma anche io, sul 3-2 ho tenuto in gioco il loro attaccante. Siamo una squadra, quando vinciamo stiamo insieme. Dobbiamo stare per forza stare più insieme. Solo così per noi le cose possono migliorare”. Carica altri LEGGI TUTTO