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    Cori anti-Juve dei giocatori del Milan: la procura Figc apre un’inchiesta

    La Procura della Federcalcio ha aperto un’inchiesta sui cori anti Juventus intonati dai calciatori rossoneri dopo la partita vinta contro la Roma. “Gobbo juventino”, questa la frase intonata dai rossoneri sul pullman, postata sui social e diventata rapidamente virale. A questo punto il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, acquisiti i filmati, ha deciso di fare luce sull’episodio. L’indagine dovrà accertare l’eventuale violazione dei canoni di lealtà e correttezza e individuarne i responsabili. LEGGI TUTTO

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    Sarri incanta, Mou stona: gli stati d’animo opposti di Roma

    Lazio splendida come l’anno scorso, i giallorossi invece devono correre ai ripari 

    Arriva la sosta ed è completamente diverso lo stato d’animo delle due romane. Perché dopo il problematico avvio nelle prime due giornate, la Lazio ha completamente rovesciato il tavolo a Napoli, conquistando una vittoria di grande importanza e di grande prestigio. Già, perché esattamente com’era successo l’anno scorso, la squadra di Sarri è andata a prendersi i tre punti sul campo dei Campioni d’Italia, con le magie di Luis Alberto, il genio di Felipe Anderson, il bellissimo gol di Kamada, l’autorevolezza di Romagnoli, le prodezze di Provedel, la forza di Guendouzi e potremmo andare avanti all’infinito. Perché, in sintesi, si è rivista la straordinaria Lazio di Sarri dello scorso campionato. La dimostrazione che è una assurdità pensare di poter anteporre il gioco ai giocatori, oppure il contrario. Perché – come insegna il maestro Sacchi – ogni calciatore è fondamentale per il gruppo ma il gruppo è fondamentale per far rendere al massimo qualsiasi giocatore.  LEGGI TUTTO

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    Narcisismo, nervosismo e Roma senza gioco: Mourinho mai così giù

    Un punto in tre gare, i silenzi, il malumore, una desolante dimostrazione d’inferiorità tecnica e tattica contro il Milan. Lukaku è manna dal cielo, invece il tecnico ribadisce con petulanza che la squadra non va

    Non bastano gli sbarchi cinematografici, le sbornie di massa, il texano in versione Top Gun, lo sportello che si apre e si affaccia lui, Romelu e la sua meravigliosa attitudine nel calarsi nel suo nuovo mondo e quella roboante combinazione di nero, giallo e rosso pompeiano. I pensieri cattivi sono un flagello tipo cavallette di questi tempi a Trigoria e negli scarabocchi della rete mai così assatanata. E non è la storia del punto in tre partite – una miseria – e nemmeno la calamità molto saputa dei tanti infortuni. No, niente di tutto questo. Da due anni a queste parti gli umori in casa Roma sono gli umori di Josè Mourinho. I suoi umori dettano legge. Nel bene e nel male. Di venerdì sera a impressionare non è stata la debacle della squadra, la desolante testimonianza d’inferiorità tecnica, tattica e atletica contro il Milan di Sua Divinità Leao, ma le parole di Josè Mourinho. Quelle che ha detto prima e quelle che non ha detto dopo. L’eloquenza del suo silenzio. LEGGI TUTTO