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    Juve, quest’anno niente Villar Perosa: per il centenario degli Agnelli la festa si sposta allo Stadium

    Porte aperte all’impianto bianconero e ingresso gratuito per coinvolgere un numero ancora più ampio di tifosi nelle celebrazioni per i 100 anni con la Famiglia alla guida del club

    Una festa ancora più grande, per un evento straordinario. Il 24 luglio 2023 la Juventus celebrerà i 100 anni di proprietà Agnelli. Un legame che, tradizionalmente, ha vissuto il rito estivo dell’amichevole tutta bianconera a Villar Perosa, residenza della famiglia. Quest’anno, però, il club ha pensato di coinvolgere un numero ancora più ampio di tifosi, data l’eccezionalità della ricorrenza. Così il 9 agosto la Signora aprirà per l’occasione gratuitamente le porte dell’Allianz Stadium di Torino per assistere a un allenamento della squadra di Massimiliano Allegri. Sarà il primo appuntamento stagionale nella casa della Signora.

    Il programma—  Non si tratterà, però, di un evento isolato. I tifosi avranno a disposizione una serie di appuntamenti: allenamenti aperti, giornate speciali allo Juventus Museum e attività negli Juventus Store, esperienze all’Allianz Stadium, Meet&Greet. Questo periodo speciale culminerà in un grande evento spettacolare in autunno a Torino, punto d’arrivo di un percorso fatto di condivisione e rivolto a tutti i tifosi che vorranno partecipare. LEGGI TUTTO

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    Pioli non convoca Origi per la tournée. Verso l’esclusione anche Rebic e Ballo-Touré

    I tre giocatori sono fuori dal progetto tecnico del Milan e dovranno trovarsi una sistemazione in un nuovo club

    Tre esclusioni in vista della tournée statunitense del Milan: una sicura, ovvero Divock Origi, le altre due ancora in forse ma probabili: Ante Rebic e Fode Ballo-Touré. Dopo la prima parte del ritiro a Milanello, i tre giocatori dovrebbero essere esclusi dall’allenatore in vista della partenza per gli Stati Uniti, dove i rossoneri giocheranno tre amichevoli di livello contro Real Madrid, Barcellona e Juve. 

    SUL MERCATO—  I tre sono ovviamente sul mercato. Origi, arrivato l’estate scorsa a parametro zero, ha un contratto fino al 2026 a 4 milioni di euro. L’anno scorso ha segnato solo 2 gol in 36 partite. Destino diverso rispetto a Rebic, al Milan dal 2019. Bene i primi due anni, con ben 23 gol, e male gli ultimi due, con solamente sei squilli. Il croato lascerà il Milan dopo 29 reti in 123 presenze. Stesso destino per Ballo-Touré, preso come vice Theo ma mai decisivo, eccezion fatta per un gol a Empoli la stagione scorsa. Anche lui lascerà il Milan. La squadra partirà da Malpensa venerdì alle 12.55 in direzione Los Angeles, dove resterà fino al 1 agosto.  LEGGI TUTTO

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    Lukaku, c’era una volta l’anti-Juventus

    Due strappi con il Chelsea, il doppio sgarbo all’Inter, l’incapacità di legarsi fino in fondo a un club e di mantenere la parole data. E adesso “mai mai mai” lo dicono i tifosi nerazzurri

    A mor ch’a nullo amato amar perdona e per favore perdona anche il centravanti smemorato che un attimo fa in un tripudio di punti esclamativi giurava che mai mai e poi mai e invece torna indietro, fa una clamorosa inversione a U che si sentono le gomme stridere sull’asfalto della Milano-Torino e ci dà la conferma – ma ne avevamo bisogno? – che questo è il (calcio)mercato bellezza. Giurin giurello, succedeva quando Romelu Lukaku, era la fine del 2021, sfoderava dal suo repertorio l’espressione più decisa e faceva sapere urbi et orbi che: “Se dovesse arrivare una proposta dalla Juventus o dal Milan non ci andrei mai!”.  LEGGI TUTTO

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    La Juve su Lukaku? Non serve la lezione degli ultimi top che hanno fatto flop

    L’interessamento per il belga stride con l’esigenza di svoltare dopo i fallimenti con Di Maria, Paredes e gli altri costosi big

    A Giuntoli vanno fatti i complimenti. Per l’eleganza con cui si è presentato, omaggiando la sua vecchia società e dimostrando che le parole hanno ancora un senso anche in un mondo spesso avvelenato come quello del pallone, e per la trasparenza con cui ha definito (!) la strategia della Juve: tutti, o almeno i più bravi, sono incedibili. A meno che – e qui le cose cambiano radicalmente – non arrivi l’offerta giusta. Come dire – rivelando, in un inedito assoluto, l’enigma del giallo alla prima pagina del libro – che per Vlahovic, per Chiesa, via via per tutti gli altri, bisogna solo aspettare le risposte del mercato.  LEGGI TUTTO