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    Calhanoglu l’infallibile: quando tira un rigore non sbaglia mai

    Con l’Inter ne ha segnati 11 su 11 e con 37 gol è diventato il miglior marcatore turco della storia in A

    Quando si presenta dagli undici metri, non si parla più di tentativo di trasformazione, ma di sentenza. Hakan Calhanoglu avrà pure i piedi caldissimi e ricchi di qualità, ma nel suo sangue scorre ghiaccio per quanto riesce a rimanere freddo sul dischetto del rigore. Del resto, il primo trasformato con la maglia dell’Inter avrebbe fatto tremare le gambe a chiunque: 7 novembre 2021, primo derby di Milano con la maglia dell’Inter contro la sua ex squadra e sotto la sua vecchia curva. E da quel rigore trasformato contro il Milan, Hakan ne ha infilati altri 10 su altrettanti calciati: percorso netto con l’Inter che si aggiunge al cento per cento di realizzazioni fatto registrare nella parentesi rossonera. Da quando gioca in Italia, Calha è a quota 14 gol dal dischetto su 14 tentativi: chiamatelo pure Hakan l’infallibile. 

    Record—  Hakan – diventato il miglior marcatore turco della storia della A (37 reti) staccando Şükrü Gülesin (36) – è la bellezza della semplicità: nessuna rincorsa strana, nessun saltello, nessuna esitazione nella rincorsa. Calha sembra contare i passi: rincorsa breve e conclusione quasi sempre rasoterra e all’angolino. Ieri ha spiazzato Turati per il 5° rigore trasformato in questo campionato dopo Fiorentina, Milan, Torino e Atalanta, mentre in Champions aveva deciso il match di andata contro il Salisburgo. Con Calha sembra tutto facile, anche se poi non è per tutti così. E al momento della sostituzione, il Meazza si è alzato in piedi per omaggiarlo: in fondo, con un Calha così, ogni obiettivo sembra possibile LEGGI TUTTO

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    Ecco Casa Milan Dubai, l’hub rossonero sul Medio Oriente

    Inaugurata la sede del club nella città degli Emirati, dove il Diavolo ha già partner di primo piano e dove intende incrementare l’aspetto commerciale. Saranno potenziate anche le Milan Academy

    Un hub, una porta d’ingresso, per tutte le iniziative e attività a tinte rossonere in Medio Oriente. Il Milan ha inaugurato ieri sera Casa Milan Dubai con il taglio del nastro avvenuto nella città degli Emirati. L’iniziativa rientra in un progetto ancora più ampio di espansione globale del marchio rossonero, pianificato da RedBird e che vede negli uffici di Dubai la volontà di rafforzare l’impegno del Milan negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il Medio Oriente, dove il Diavolo può contare su una base stimata di circa 35 milioni di tifosi. 

    Il nuovo ufficio a Dubai rende i rossoneri la prima società calcistica italiana ad aprire un ufficio nella “regione Mena” (Medio Oriente e Nord Africa) e sarà utile anche – e soprattutto – per coltivare nuovi rapporti in un mercato particolarmente strategico dove il club può contare su partner già esistenti, tra cui Emirates (Principal Partner e partner dal 2007) e Siro (Official Hotel Partner).

    La sede di Casa Milan a Dubai si trova al 31esimo piano dell’Icd Brookfield Place, nel cuore del Dubai International Financial Center. Al taglio del nastro hanno partecipato l’a.d. rossonero Giorgio Furlani, il Chief Commercial Officer Maikel Oettle, Ismael Bennacer e H.E. Mohammed Ibrahim Al Shaibani (Director General of His Highness, the Dubai Ruler’s Court and Managing Director of the Icd). “Casa Milan Dubai rappresenta il nostro impegno per una crescita globale e la nostra ferma convinzione nel potenziale del mercato in Medio Oriente – spiega Furlani -. Siamo orgogliosi di rafforzare la nostra presenza in una regione chiave per il club e di continuare a consolidare il nostro rapporto con i nostri partner, tra cui Emirates, che è al nostro fianco da 15 anni, rendendo la nostra partnership una delle più riconoscibili, rispettate e longeve del calcio mondiale”. 

    Il club rossonero continuerà a investire nella prossima generazione di tifosi e giocatori in Medio Oriente, espandendo il programma delle Milan Academy nella regione. LEGGI TUTTO

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    Napoli sottosopra. Hanno perso tutti, ma hanno sbagliato in due

    L’addio di Spalletti e Giuntoli ha spiazzato il presidente, che ha scelto un tecnico decisionista che mal si sposa con il suo modo di gestire il club. L’allenatore a sua volta ha ribaltato la squadra senza seguire le tracce vincenti di Spalletti

    Hanno perso tutti, a Napoli, nella gestione del dopo scudetto. Nessuno chiedeva di rivincere il titolo, impresa che nelle ultime stagioni non è riuscita né all’Inter né al Milan. Sarebbe stato sufficiente conservare la competitività, iscriversi alla corsa per il primo posto e portare a casa una qualificazione tranquilla alla prossima Champions. LEGGI TUTTO

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    Phillips, 90′ in panchina: è ai margini col City e la Juve avanza

    Il mediano non è sceso in campo in Premier e Guardiola conferma la sua partenza. Bianconeri in pole per gennaio

    Si ferma il campionato, non il mercato. I dirigenti della Juventus sfrutteranno la sosta per proseguire sondaggi e incontri. La priorità dei bianconeri resta il centrocampo, ridotto dalle squalifiche di Pogba (sospeso per doping) e Fagioli (scommesse), e il nome più caldo resta quello di Kalvin Phillips del Manchester City. L’inglese è ai margini dei campioni d’Europa, tanto che il d.t. Giuntoli e il d.s. Manna hanno già incassato l’apertura del City al prestito secco. Ieri Phillips è rimasto 90’in panchina nel 4-4 contro il Chelsea e Pep Guardiola, a margine della partita, ha confermato che non tratterrà gli scontenti: “Venderò tutti quei giocatori che vogliono andarsene. Qualcuno andrà e qualcuno arriverà al suo posto”. 

    gradimento—  Phillips, che non vuole perdere l’Europeo, ha già espresso un gradimento di massima all’ipotesi Juve. Alla Continassa, registrato il primo sì dell’inglese, proseguono le valutazioni. Resiste la candidatura di Pierre-Emile Hojbjerg, nel mirino da almeno due mesi e visionato dal vivo la scorsa settimana. Ma il Tottenham, a differenza del City, non è ancora sicuro di volersi privare del danese e comunque lo valuta non meno di 30 milioni. Sabato l’ex Bayern è partito titolare nella sconfitta contro il Wolverhampton e a inizio 2024 gli Spurs perderanno Sarr e Bissouma, entrambi impegnati in Coppa d’Africa. Nella lista bianconera, a ruota di Phillips e Hojbjerg, ci sono sempre De Paul (Atletico Madrid) e Samardzic (Udinese). Un nuovo tentativo, a gennaio, verrà effettuato anche per Domenico Berardi del Sassuolo. LEGGI TUTTO