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    Juve, il piano rinnovi slitta a fine stagione. Alex Sandro e Rabiot osservati speciali

    Sul loro conto, come per Pinsoglio e Cuadrado, c’è già la traccia ma non la carta. E anche Di Maria attende il finale di stagione: aggiorniamo il quadroTutto fermo fino a nuove comunicazioni. Non ci sarà alcuna novità sul fronte dei rinnovi da qui al termine della stagione, tutto rimandato a giugno: tra un mese, a bocce ferme, quando l’interlocutore degli agenti sarà il nuovo direttore sportivo. La posizione della Juventus su buona parte dei suoi calciatori in scadenza di contratto è comunque chiara, anche se non vanno esclusi dei colpi di scena per via di alcune riserve. Due osservati speciali su tutti: Alex Sandro e Rabiot. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la fase due: i big da blindare, chi resta, chi parte, gli obiettivi

    Osimhen il primo nodo: De Laurentiis gli proporrà un contratto più lungo e ricco. Spaventa la clausola di Kim. E poi le trattative per il rinnovo e due nomi già individuati per il centrocampoDopo lo scudetto appena celebrato, Napoli già al lavoro per continuare a vincere: dai giocatori da trattenere a quelli in trattativa per la conferma fino a quelli in partenza e a possibili nuovi arrivi nel mirino. LEGGI TUTTO

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    Corsa salvezza: tre scontri diretti nel weekend. Come stanno le squadre coinvolte

    Stato di forma – La vittoria sul Bologna ha ribaltato clamorosamente il trend: gi toscani erano a quota 7 sconfitte nelle ultime 9 uscite, con appena 5 gol segnati. Vittoria con 3 gol e 38 punti per una classifica tornata favorevolissima. Calendario – Due scontri diretti consecutivi, potenzialmente decisivi per la squadra di Zanetti: lunedì c’è la Salernitana, che potrebbe chiudere il discorso, poi sarà il turno della Samp. Il tris finale sarà più complicato, ma a quel punto potrebbe non preoccupare più. Al Castellani arriveranno la Juve e la Lazio, magari ancora in cerca di un posto nella prossima edizione di Champions League. In mezzo, c’è l’ultima trasferta della stagione contro il Verona. LEGGI TUTTO

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    Dai punti scudetto alle sconfitte che bruciano: per Pioli la Lazio è sempre “speciale”

    L’incontro col passato è sempre speciale. Dal suo arrivo a Milanello, parte della storia di Stefano Pioli in panchina è stata segnata dalle sfide contro la “sua” Lazio. Successi emblematici, grandi gioie, sconfitte rumorose. Tutte con un significato preciso. Ecco le 5 partite che hanno segnato fin qui il suo viaggio rossonero. Partiamo dal 3 novembre 2019: Milan-Lazio 1-2. Una nuova avventura, tanti problemi da risolvere. A cominciare da una classifica così così. Alla sua quarta partita sulla panchina milanista, il passato serve a Pioli il primo brutto scherzo. La Lazio torna a vincere in campionato con il Milan, a San Siro, 30 anni dopo l’ultima volta. Immobile la sblocca con il gol biancoceleste numero 100, poi un’autorete di Bastos per il pari. Nel finale, il raddoppio di Correa gela i rossoneri. La ricostruzione rallenta. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis, la vittoria di un modello aziendale. Contro il calcio dei ricchi e quelli dell’A16…

    Coniugare risultati sportivi ed economici ai massimi livelli: il patron del Napoli c’è riuscito, smentendo anche quei tifosi che gli suggerivano di imboccare l’autostrada per Bari, l’altro club di proprietà Serve ricordare la faccia di Luciano Spalletti del 30 maggio 2022 per capire quanto oggi sia eclatante lo scudetto conquistato a meno di un anno da quella conferenza stampa in cui Aurelio De Laurentiis apparì folle sostenendo di dover operare un taglio drastico del monte ingaggi e aggiungendo: “Faremo di tutto per riportare a Napoli lo scudetto. Dobbiamo riuscirci tutti insieme”. Definire perplessa l’espressione di Spalletti non rende sino in fondo l’idea. Perplessità condivise anche dagli addetti ai lavori. De Laurentiis era in apparente contraddizione: i fatti dimostrano che il produttore cinematografico visionario ha realizzato un piano aziendale perfetto e ora tutti nel calcio devono fare i conti con il Napoli e il suo modello virtuoso. LEGGI TUTTO

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    Dal magazziniere al neonato Khvicha: Napoli e le sue storie da scudetto

    Tommaso Starace rappresenta tutto ciò che c’è dietro le quinte. È lo storico magazziniere del club, famoso per il caffè che prepara per i giocatori e a volte anche per i giornalisti a bordocampo. Ma soprattutto è l’unico dipendente del Napoli ad esserci stato per tutti e tre gli scudetti, con un’esperienza di quasi quarant‘anni al seguito degli azzurri. LEGGI TUTTO

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    Il filo tricolore che unisce Bianchi, Bigon e Spalletti

    Da Maradona a Osimhen, tre anni dal primo scudetto al secondo, 33 dal secondo al terzo. Epoche diverse, un calcio che ha cambiato anima e pelle. Raccontiamo i tre allenatori che hanno portato Napoli al titoloBianchi, Bigon, Spalletti: tre uomini e uno scudetto. E una città: Napoli. Un albero genealogico in tre tappe. 1987, 1990, 2023. Tre anni dal primo al secondo, trentatré dal secondo al terzo. Tempi dilatati, epoche diverse. E soprattutto: un calcio che ha cambiato anima e pelle. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis, il trionfo della competenza e del coraggio

    Il tricolore del Napoli nasce dalle sue scelte: quella di fidarsi dei suoi collaboratori, come Giuntoli, di trattare coi procuratori senza diventarne schiavo e di non cercare i grandi nomi Sono stati bravi tutti e su questo non ci sono dubbi. L’allenatore, Spalletti, che ha fatto del Napoli un’orchestra. Il direttore sportivo, Giuntoli, che è andato a pescare gli uomini giusti, al prezzo giusto, da mettere al posto giusto. I giocatori che hanno dimostrato professionalità e dedizione, mettendosi al servizio l’uno dell’altro. Ma, parliamoci chiaro, uno solo – nel Napoli – a tutto questo ha aggiunto una bella dose di coraggio. LEGGI TUTTO