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    I fratelli Porzio: “Questa squadra come il nostro Posillipo, è un modello”

    Specialisti in scudetti (con la pallanuoto ne hanno vinti 25) e super tifosi: “Spalletti come De Crescenzo, ha dato identità alla squadra. Vincere a Napoli è più bello perché è più difficile” “Questo Napoli è un modello cui ispirarsi, proprio come lo era il nostro Posillipo vincente”. Franco e Pino Porzio hanno messo insieme 25 scudetti nella loro carriera, di vittorie e trionfi se ne intendono e poi, da veri scugnizzi, hanno il sangue azzurro nelle vene – anche se i loro colori del cuore sono il rosso e il verde del mitico “Posi”. LEGGI TUTTO

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    Gullit, Van Basten e lo strapotere rossonero: quando il Milan non perdeva mai

    Nel 1992 la sfida con la Lazio a San Siro finì 5-3, perfetto esempio di una squadra d’attacco votata allo spettacolo Non era una semplice squadra di calcio, ma un’autentica fabbrica di spettacolo. Il Milan della stagione 1992-93, dopo aver vinto in carrozza il campionato precedente, era lanciato verso uno storico record: quello della più lunga imbattibilità in gare di Serie A. Arrivò addirittura a quota 58. Impressionante. LEGGI TUTTO

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    L’Inter boom e il grande rammarico: perché non hai lottato per lo scudetto?

    Il Napoli festeggia il tricolore proprio quando i nerazzurri sono ritornati al top. Con questo organico a disposizione e considerando il rendimento nelle coppe, in tanti si chiedono come mai sia finita così I tifosi nerazzurri tornano a gioire per la propria squadra ma al contempo si domandano: come mai l’Inter non ha lottato per lo scudetto? Perché questo potenziale è stato espresso solamente a intermittenza in campionato? La prova di forza contro il Verona, dopo quella contro la Lazio e la vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, alimenta di fiducia il popolo interista in vista di un finale di stagione ricco di traguardi da raggiungere, ma allo stesso tempo porta a interrogarsi su quello che è stato. LEGGI TUTTO

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    Record (di gol), doppia Champions e rinnovo: i diamanti del trilogy di Leao

    Il portoghese prepara un ultimo mese di fuoco su tutti i fronti: reti e assist per aiutare il Diavolo nell’Europa di quest’anno e per la prossima, e una firma sul contratto che ora appare davvero a un passoTutto in un mese. O meglio, tutto nell’ultimo mese. E non è che fosse difficile immaginare come le cose si sarebbero protratte fino alle ultime curve. Rafael Leao entra nelle quattro settimane che decideranno questa stagione e prepara una personalissima trilogia. Tre pietre preziose da regalare al Milan – al “suo” Milan, ipse dixit in tempi molto recenti –, come l’anello della pubblicità. LEGGI TUTTO

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    De Napoli: “Grande Napoli. Scudetto meritato e… nel segno di Diego. Spalletti fenomeno”

    Il centrocampista, protagonista dei primi due scudetti con Maradona in campo, ricorda quelle imprese e loda la squadra attuale: “Di Lorenzo bravissimo, ma il segreto è stato il gruppo. Luciano eccezionale a gestire”Dei primi due scudetti del Napoli lui è stato protagonista. Nando De Napoli ieri sera ha rivissuto momenti felici del passato vedendo la festa del popolo azzurro. L’ex centrocampista nato ad Avellino è rimasto legatissimo alla maglia che ha indossato per sei stagioni, dal 1986 al 1992. Poi ha vinto anche con il Milan dove ha collezionato altri due tricolori e la Champions League 1993-94, ma i trionfi sotto il Vesuvio gli sono rimasti dentro. LEGGI TUTTO

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    De Sciglio out, ecco come cambiano i piani della Juve per la fascia destra

    Oltre a chiedere gli straordinari a Cuadrado (che però è a scadenza) i bianconeri devono prevedere almeno un piano di sostituzione per la prima parte della prossima stagioneL’infortunio di Mattia De Sciglio fa saltare i piani della Juventus. Per il finale di questa stagione e non solo: il calciatore presto andrà sotto i ferri per rimediare alla lesione del crociato anteriore del ginocchio destro, sarà difficile vederlo in campo prima di fine anno. LEGGI TUTTO

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    Classe, estro, fiuto: cos’ha Lautaro degli 8 interisti che hanno segnato più di lui (e cosa gli manca)

    Da Vieri fino a Meazza, la top 10 dei migliori marcatori nerazzurri in Serie A è una collezione di leggende con cui il Toro condivide alcune caratteristiche, ma non tutte: le somiglianze e le differenze tra l’argentino e i bomber più prolifici della storia del clubL’esercizio è simile a quello di un ciclista che, passato in scioltezza il tratto di pianura, si trova all’improvviso, davanti agli occhi, un muro che s’impenna e spaventa per quanto è ripido. Tornanti su tornanti, pendenza che aumenta, fiato che si fa sempre più corto. E però si deve pedalare, pedalare, pedalare, con tutte le energie che si hanno in corpo, sputando l’anima sull’asfalto, perché lassù c’è il traguardo, c’è il premio, c’è la Gloria. Lautaro Martinez detto il Toro, è all’inizio del cammin di sua vita (interista): con la doppietta realizzata contro il Verona si è sistemato al nono posto nella classifica dei marcatori nerazzurri di tutti i tempi, ha superato di slancio Mariolino Corso e Attilio Demaria, mica due qualsiasi. LEGGI TUTTO