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    Juve-procura, la partita a scacchi: perché per ora il patteggiamento non è un’opzione

    Sono state inviate alla procura federale le “memorie” antideferimento. E’ ancora presto per un accordoLa Juventus ha inviato alla procura federale le sue memorie difensive in seguito all’avviso di chiusura delle indagini su manovre stipendi, rapporti illeciti con procuratori e partnership sospette. L’obiettivo: evitare il nuovo, probabile deferimento che appesantirebbe la posizione del club, già sotto scacco per il nuovo processo d’appello su plusvalenze e dintorni. LEGGI TUTTO

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    Juve, Milik a digiuno dal gol e ora prevale la prudenza: il riscatto può slittare

    Si parla tanto, inevitabilmente, del digiuno di Dusan Vlahovic. Sfondato ormai il muro dei 1000 minuti senza gol su azione per il centravanti serbo, ora di nuovo fermo ai box per un problema alla caviglia che lo ha costretto a saltare la semifinale di ritorno con l’Inter. Ma non è che per gli altri attaccanti vada tanto meglio. L’ultimo gol di Arek Milik, per esempio, è datato 22 gennaio al 34′ del 3-3 con l’Atalanta. Poi basta squilli, il contatore senza reti dice 449 minuti, mentre il calendario è più severo anche perché proprio la partita dopo quell’ultimo gol (contro il Monza il 29 gennaio) è poi arrivato l’infortunio muscolare che lo ha tenuto fino ad aprile. Un peccato per la Juve, un peccato per Milik, che fino a quel momento stava convincendo tutti: 8 gol segnati, un ruolo di riferimento nelle rotazioni di Max Allegri anche nei momenti di difficoltà. Anche perché proprio il polacco fa parte di quella schiera di giocatori che hanno ancora molto da ottenere, a cominciare dal riscatto: l’operazione che l’ha portato dal Marsiglia alla Juve sembra una di quelle da cogliere al volo, prestito con diritto di riscatto fissato a quota 7 milioni (più 2 di bonus) pagabili in tre stagioni. Ma se questi dovevano essere i giorni per la definizione dell’acquisto a titolo definitivo del suo cartellino, in realtà alla Juve sembra aver prevalso la linea della prudenza. LEGGI TUTTO

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    Allegri, quel battito che manca e quei cinque cambi che invece ci sono…

    A San Siro la Juve non è che abbia perso: non c’era. E sono serate che non possono scivolare senza essere vissute. Specie se Chiesa, che a Napoli faceva il terzino, ora si ritrova centravanti… La Juventus non ha perso: ha lasciato l’impressione di un vuoto. Ai suoi tifosi e non alla competizione, che seleziona l’Inter quasi d’inerzia, forse solo con la presenza perché l’Inter c’era, la Juve no. In modo netto nell’avvio che sembrava praticare l’ipnosi alla partita – e sembra anche che i vincitori si lascino davvero cullare da questa danza lenta, lentissima. Segnano perché la Juve sta molto bassa ma non difende, non contrasta, prova solo ad assorbire ma Dimarco filtra. Gioca solo l’Inter ma la mancanza di vibrazione della Juve toglie qualcosa anche ai nerazzurri che (come tutti) non riescono a farsi un’idea delle intenzioni degli avversari. Sembrano (i bianconeri) casualmente radunati. È improvvisazione senza musica e senza jazzisti. LEGGI TUTTO

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    Burnete, il nuovo Vlahovic è a bottega da Chevanton

    Il capocannoniere del campionato Primavera cresce con l’ex bandiera giallorossa: fisico da centravanti vecchio stile, gioco da punta moderna, le prospettive dell’ariete del Lecce “Fagliene un altro, fagliene un altro!”. Dall’alto della tribuna, Chevanton pilota il suo pupillo come se avesse un joystick tra le mani. Rares Burnete, in campo, lo ascolta e coglie l’invito: destro a giro da venti metri e palla sotto al sette, poi la corsa verso gli spalti per festeggiare insieme al suo maestro. LEGGI TUTTO

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    Da Rabiot a Milik: Juve, dieci nodi di mercato da sciogliere

    Uomini chiave in scadenza con il destino legato alle prospettive europee e alle offerte, pezzi pregiati, situazioni da chiarire. In attesa che finisca la stagione, la situazione Contratti a scadenza e non. Ci sono davvero tante situazioni da chiarire all’interno della rosa della Juventus, molto dipenderà dal tipo di stagione che si dovrà fare l’anno prossimo e da quanto e come il club vorrà ritarare il piano gestionale. Alex Sandro, Di Maria e Rabiot dal 30 giugno saranno liberi, Bonucci e Rugani entreranno invece nel loro ultimo anno di contratto senza prospettiva di rinnovo. Sui prestiti di Milik e Paredes giungerà presto il momento della verità, ma occhio anche a Pogba che è stato il principale anello mancante di una stagione compromessa già in partenza (rispetto ai programmi) per via del suo infortunio. Vediamo caso per caso. LEGGI TUTTO