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    Da Maradona-Caniggia a Nicola con la poliziotta: la top 10 dei baci diventati iconici

    Bacio da Boca. Bacio da Bombonera. Bacio da cinema. Bacio argentino. E comunque quel giorno aveva segnato Basualdo. Non Maradona. E nemmeno Caniggia, che però aveva fatto il cross decisivo. E dunque i due amici – sempre amici, nella buona e nella cattiva sorte – quel giorno si baciarono, appassionatamente lo fecero, come mai si era visto su un campo di calcio. Bacio di adrenalina e di gioia, per festeggiare un gol del Boca Juniors al River Plate (è la Copa Libertadores del 1996, finirà 4-1), nella sfida – il Superclassico – che in Argentina vale più di ogni altra cosa. LEGGI TUTTO

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    Calabria, partita da capitano: così ha annullato Kvara per la seconda volta

    Il rossonero ha ripetuto la grande prova vista al Maradona dieci giorni fa, ancora contro il georgiano. Con il ritorno alla difesa a quattro Pioli ha ritrovato una delle sue colonneQuando non insegue esterni estrosi in giro per il campo, capitan Calabria studia enologia, la passione di una vita ereditata dai parenti. Da piccolino, invece di giocare ai soldatini, Davide osservava il nonno durante la vendemmia con occhi rapiti. E una volta ha paragonato alcuni suoi compagni ai vini più pregiati sul mercato. LEGGI TUTTO

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    Anguissa, Calabria e i cartellini non dati: Kovacs sotto accusa, tutte le scelte

    Il giorno dopo, l’arbitraggio di Istvan Kovacs lascia strascichi e continua a far discutere i tifosi di Milan e Napoli, in vista del ritorno dei quarti di Champions al Maradona. Dalle ammonizioni mancate (e reclamate da Spalletti) all’espulsione di Anguissa, passando per il giallo a Calabria dopo il triplice fischio, ecco gli episodi contestati al “prof” romeno. LEGGI TUTTO

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    Venti milioni e un uomo con la valigia: storia e processi di una partita mai comprata

    Una lotta retrocessione complicata, un premio a vincere per una squadra che poi perde, una denuncia dai tempi sospetti, un iter giudiziario difficile. È il 1973, e va in scena un bel pasticcio sull’asse Genova-BergamoC’è un uomo che gira per le strade di Alzano Lombardo con una valigia ventiquattrore. Ha il passo svelto, conosce bene il reticolo delle vie, ha vissuto anni a Bergamo, sa come muoversi da quelle parti. Impugna la valigetta con mano così ferma che – se questo fosse un film e l’inquadratura fissasse un dettaglio – si vedrebbero le nocche della mano destra tese, bianche per lo sforzo. Se qualcuno – qualche ladruncolo – avesse strane intenzioni, farebbe molta fatica a strappargliela, quella valigia. L’uomo arriva davanti a un portone, dà una rapida occhiata intorno, suona il campanello. Non è atteso, quindi chi risponde lo fa in modo interrogativo. “Chi è?”. LEGGI TUTTO

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    Dottor Jekyll e mister Inzaghi: ecco perché l'Inter in Europa è tutta un'altra cosa

    In Champions i giocatori trovano da soli la massima concentrazione, in Serie A il tecnico non riesce a tenerli sul pezzoDal nostro inviato Sebastiano Vernazza13 aprile
    – Lisbona (Portogallo)La doppia faccia dell’Inter. Quinta in campionato, al momento fuori dalla prossima Champions, ma con un piede nelle semifinali della Champions in corso. Come è possibile che la stessa squadra ottenga risultati tanto diversi, quasi opposti? LEGGI TUTTO

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    Da flop a top in pochi giorni: i 5 “rinati” dell'Inter che ha brillato in Champions League

    Il grande dilemma aveva turbato il sonno dei difensori interisti nella notte tra venerdì e sabato: ma come fa Big Rom a sbagliare gol simili? Tre occasioni nitide condensate in due parate di Guillermo Ochoa (favorite dalla traiettoria centrale) e in una traversa che aveva dell’incredibile per la vicinanza del colpo di testa dalla porta quasi sguarnita. Per di più c’era anche l’aggravante del “liscio” contro la Fiorentina nella precedente giornata di campionato a complicare la posizione del centravanti a secco da gol su azione in Serie A sin da agosto. Al Da Luz è stato un altro giocatore: sintonizzato con i compagni, dinamico, esperto nel modo di approcciare mentalmente al match pur entrando in campo a gara in corso. E il solito rigore trasformato: una certezza che non passa mai di moda per Lukaku l’infallibile (dal dischetto). LEGGI TUTTO

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    Processi alla Juve: pene giuste, non esemplari

    C’è persino chi teme la retrocessione ma occorre equilibrio anche nelle condanneInchiesta dopo inchiesta, processo dopo processo, la stagione della Juve viaggia su un binario parallelo al campo: quello giudiziario. Che è a sua volta doppio, penale e sportivo, quest’ultimo suddiviso ancora in due filoni: il primo, relativo alle plusvalenze, vivrà una giornata fondamentale tra sei giorni, quando il Collegio di garanzia presso il Coni deciderà se confermare la sentenza che ha penalizzato i bianconeri di 15 punti; per il secondo, generato dalla doppia manovra stipendi, sono stati notificati ieri gli atti di conclusione delle indagini alla società e a 8 dirigenti. Un intreccio di procedimenti destinato ad allargarsi a club diversi con l’avanzare delle inchieste di altre procure della Repubblica. LEGGI TUTTO