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    Laurienté va veloce: “Studio, dribblo e con un po’ di tempo raggiungo Kvara e Leao”

    L’ala del Sassuolo si racconta a Sportweek: “Loro due sono i migliori nel mio ruolo in Italia, ma io sono appena arrivato. Dionisi mi dice di puntare sempre il difensore. E quei giorni in camera con Mbappé…” Che velocità e che dribbling che fa Non lo riesci a fermare Non lo vedi passar Lo vedi che fa Segna più di Mbappé e Drogba Si chiama Laurienté, il nuovo Kylian Ente Laurienté, Ente Laurienté,Ente Laurienté LEGGI TUTTO

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    Crisi Inter, tutti in bilico: da Inzaghi a Bastoni, cosa rischiano i nerazzurri

    Il capofila non può che essere l’allenatore piacentino. Le evidenti difficoltà riscontrate nell’attuale campionato, tra fragilità e sfortuna, comportano una responsabilità oggettiva e soggettiva. Da una parte il tecnico risponde sempre e comunque di ciò che accade in campo – e che soprattutto si ripete di weekend in weekend -, dall’altra sono alcune strade intraprese nello specifico da Inzaghi a lasciare perplessi tifosi e dirigenza. Talvolta la gestione dei cambi e dello spogliatoio, a volte la condizione atletica insufficiente, in generale una sensazione diffusa di essere di fronte a una squadra che quest’anno non ha trovato la condizione ottimale tra testa e corpo per performare con continuità. A eccezione di una cavalcata trionfale in Champions League, l’anno prossimo l’Inter avrà un nuovo allenatore, mentre il tecnico potrebbe saltare prima della fine della stagione soltanto in caso di figuracce ripetute o di crollo verticale e inesorabile. Che ovviamente nessuno si augura. LEGGI TUTTO

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    Mediocrità Inzaghi, decrescita Inter. E quei limiti strutturali che frenano il Milan

    Il Napoli vince con fatica: oggi i quarti di Champions con i rossoneri sembrano meno sbilanciati del previstoUn punto nelle ultime quattro partite di campionato, avanti così altro che Champions, sarà già abbastanza se l’Inter entrerà in Europa League. A Salerno si sono scontrate due forze uguali, ma non contrarie: la straordinaria bravura e reattività di Ochoa, il portiere messicano della Salernitana, e la sciaguratezza degli attaccanti interisti. Lukaku si è divorato due gol di testa, e sul secondo episodio non vale invocare la sfortuna sotto forma di traversa, quella è una rete sbagliata, l’ennesimo errore tecnico del belga. LEGGI TUTTO

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    Perché alla Juve può fare molto bene riavere Del Piero

    Da Riquelme a Francescoli e Rui Costa: tanti ex campioni sono diventati dirigenti nei loro ex club. Coi bianconeri può provarci anche AlexIn questi giorni, Juan Roman Riquelme si è preoccupato soprattutto di scegliere il nuovo allenatore del Boca. Dopo aver registrato un “no” da parte del Tata Martino, che era la prima opzione, ha organizzato un casting discreto, con profili di tecnici argentini che non ci dicono granché, al margine dei quali sono circolati i nomi di Tevez e Redondo. LEGGI TUTTO

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    Adani: “Inter, non è solo sfortuna. Col Benfica non avrai tante occasioni, Lautaro deve svoltare”

    L’ex difensore: “La partita la faranno i portoghesi, i nerazzurri dovranno essere cinici davanti e bravi dietro. Milan-Napoli? Da 50 e 50, ma la chiave sarà Osimhen”Alla Bobo Tv si divertono con il giochino dei pronostici a ogni turno di Champions. Negli ottavi, ha spadroneggiato Christian Vieri con un incredibile 8/8. Anche Lele Adani si presta al gioco, sebbene sia più tipo da analisi. Perché nel calcio si può immaginare lo svolgimento di una partita, ma poi ci sono gli episodi a dare quel tocco di imprevedibilità che poi è il sale dello sport. Un po’ come in Salernitana-Inter di ieri. “Dopo tutti quei gol sbagliati dai nerazzurri, pareva destino che il pareggio sarebbe arrivato, in un modo o nell’altro”. E, infatti, è arrivato con una giocata sbagliata, un cross fuori misura di Candreva che ha scavalcato Onana, terminando la propria corsa in fondo al sacco. LEGGI TUTTO

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    Champions, quarti di nobiltà: l'Italia comanda con Ancelotti, Inzaghi, Pioli e Spalletti

    Quattro tecnici delle prime otto squadre della competizione sono italiani: è successo una sola volta in precedenzaQuattro allenatori nelle otto squadre che si giocano la Champions ce li abbiamo noi e soltanto noi. Noi di questo calcio italiano tanto vituperato, che non vince la coppa più importante dal 2010, che espone la sua Nazionale all’umiliazione di due qualificazioni al Mondiale fallite consecutivamente, che comincia a perdere il test di qualità nei confronti degli altri fin dai settori giovanili, dove il dribbling è peccato, l’uno-contro-uno bandito e insomma il talento individuale viene appiattito nella dittatura della tattica, che mortifica la fantasia e riduce la tecnica al passaggio banale, al grido imperioso dalla panchina: “Gioca a due tocchi!”. LEGGI TUTTO