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    Dalla foresta alla gloria, fino a Torvaianica: Elza e Garrincha, amore maledetto

    Galeotta fu la chiamata del Brasile alla cantante per il Mondiale 1962: il “passerotto” di Pau Grande lasciò per lei la moglie e 7 figli. Una storia che fece impazzire i rotocalchi, passata per Roma e devastata dall’alcol Venivano entrambi dalla miseria e dalla disperazione, ne portavano le cicatrici sulla pelle. Erano memorie del passato che la gloria del presente avrebbe dovuto allontanare per sempre, ma dal dolore, quando ce l’hai dentro, non ti separi mai. E così fecero loro due: impararono a convivere con i fantasmi che li tormentavano, di giorno e di notte, e cercarono di domarli con il talento di cui madre natura li aveva dotati. A lui bastava buttare un pallone tra i piedi per vederlo sorridere. A lei, invece, s’illuminavano gli occhi quando poteva prestare la sua voce roca a una musica, e quel timbro scuro, quasi soul, tanto la faceva assomigliare a una cantante di jazz. Il loro successo, considerando le loro radici, era una specie di miracolo: un risarcimento che il destino aveva concesso dopo tanti patimenti. LEGGI TUTTO

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    La Serie A, la neuropatia, un anno e mezzo fermo. Ma ora la Juve riabbraccia Peeters

    Gli esordi con Sarri e Pirlo, poi nel novembre 2021 la malattia. Ma in questi giorni il centrocampista belgaha ripreso ad allenarsi con la Next Gen Quando lasciò la Juve nell’estate 2021 sembrava davvero pronto per spiccare il volo. Il passaggio in seconda squadra lo aveva trasformato: Daouda Peeters veniva considerato in quel momento uno dei prodotti più interessanti venuti su dall’Under 23. E in effetti anche il primo periodo allo Standard Liegi, in prestito, aveva dato segnali confortanti circa la sua potenziale crescita ad alto livello. A fermarlo poi qualcosa di molto più grande: una neuropatia. Che lo ha costretto a rimanere lontano dai campi per diverso tempo, circa un anno e mezzo. LEGGI TUTTO

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    Da Mulattieri a Esposito, la colonia interista alla base dell'Italia Under 21

    È il maggiore dei fratelli Esposito. A differenza di Sebastiano (ora al Bari) e Francesco Pio (ancora in Primavera), non è più di proprietà dell’Inter: finalmente a gennaio è approdato in Serie A, allo Spezia, in prestito dalla Spal. Ma è anche quello con il curriculum azzurro più solido: 9 presenze con l’Under 21, di cui è uno dei titolari a centrocampo, oltre all’esperienza con l’Under 20 con cui ha raggiunto la semifinale mondiale. La sua posizione è di mediano davanti alla difesa, per lui impazzisce Daniele De Rossi, al quale Salva si ispira e che è stato suo allenatore per un breve periodo a Ferrara. LEGGI TUTTO

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    Svezia-Belgio, Ibra e Lukaku 788 giorni dopo ancora contro: cos’è cambiato da quel testa a testa

    Stasera Zlatan e Big Rom si ritrovano faccia a faccia, nel gennaio 2021 il loro scontro epico in Coppa Italia tra insulti, voodoo e cartellini è entrato nella storia. E da allora nessuno dei due è stato lo stessoMatteo Nava – Francesco Pietrella24 marzo
    – MilanoA Solna si gioca Svezia-Belgio: Zlatan Ibrahimovic contro Romelu Lukaku, capitolo 8. Che poi assomiglia tanto al primo, perché è all’Europeo del 2016 che i due giganti dell’attacco si sono incrociati per la prima volta all’Allianz Riviera di Nizza con le proprie nazionali: poi un paio di sfide in Premier League, una stagione da compagni al Manchester United e i quattro derby di Milano. Tra questi, il quarto di finale di Coppa Italia del 2021 in cui i due leader si presero la scena a fine primo tempo: insulti, riferimenti alle madri e ai riti “voodoo” e un testa a testa da ring di wrestling più che da Scala del Calcio. LEGGI TUTTO

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    Arvedi, il Signor Cremonese: “Siamo magici, anche quando non vinciamo”

    Il presidente onorario festeggia il 120° compleanno del club: “L’entusiasmo dei tifosi va al di là dei risultati. La seminale di Coppa Italia? Un traguardo storico”Oggi è il compleanno della Cremonese, fondata in una trattoria il 24 marzo 1903: 120 anni di storia, otto campionati in A, un trofeo anglo-italiano vinto a Wembley, decine di calciatori lanciati ad alti livelli, riassumibili in Cabrini&Vialli. Con Giovanni Arvedi, proprietario e presidente onorario del club, cavaliere del lavoro ma soprattutto cremonese doc, di nascita, ripercorriamo un’avventura tutta grigiorossa. LEGGI TUTTO

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    Highlander Lima, l'unico più anziano di Ibra: “Ecco perché nemmeno lui mi batterà”

    Il capitano di Andorra ha 43 anni e ha la striscia più lunga nella storia delle nazionali: sempre in campo dal 1997 al 2022: “Ma a fine anno smetto. E se Zlatan avesse giocato qui…,”Orgoglio e ironia. Ildefons Lima lo dice così: “Il mio è l’unico record che Ibra non batterà”. E se la ride. “Ilde” ha 43 anni ed è il capitano di Andorra, dove gioca da 24 stagioni di fila. “La prima volta che ho indossato la maglia della nazionale era il 1997… e ho pure segnato”. Diverte e si diverte. Tra le nazionali è l’unico giocatore di movimento più anziano di Zlatan in attività. Ha giocato anche cinque anni con la Triestina, tra Serie B e Lega Pro. Risponde in italiano, colleziona maglie, in carriera ha affrontato i giocatori più forti del mondo. Tranne Ibra. LEGGI TUTTO