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    Da “Clamoroso al Cibali” a una favola irripetibile: quando Catania e Catanzaro erano l'orgoglio del Sud

    Clamoroso al Cibali con l’Inter di Herrera e poi Palanca, Massimino, Pace e Di Marzio, l’eroe dei due mondi. Storie di due piazze storiche del nostro calcio Quando Catania e Catanzaro erano l’orgoglio del Sud, il Sud nel calcio italiano era periferia dell’impero che col pallone guadagnava riconoscibilità e affrancava la propria identità. Succedevano cose bizzarre, che sono rimaste nella memoria di chi – quel calcio, quegli anni – li ha vissuti. LEGGI TUTTO

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    Quattro aree, uno stadio: Milan, i pro e i contro di ogni progetto

    Cardinale atteso nuovamente in città per un secondo round con le istituzioni sul futuro dell’impianto. Pregi e difetti dei siti individuati per la nuova casa rossoneraGerry Cardinale sta per tornare a Milano e no, il punto principale all’ordine del giorno non sarà il suo Milan ripiombato negli imbarazzi di gennaio. Del bioritmo sportivo si parlerà semmai a stagione conclusa quando, in base a risultati e piazzamento, verranno tirate le somme. LEGGI TUTTO

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    Muscoli e ambizione: chi è Solet, il colosso che piace all'Inter per il post Skriniar

    Cresciuto tra Laval e Lione, in Austria ha fatto il salto di qualità nella galassia Red Bull, forte nel gioco aereo e a suo agio nella difesa a tre, è nel mirino di Marotta. Il prezzo? Si parte da 15 milioni, ma…Fari puntati su Salisburgo per la squadra di mercato nerazzurra. È lì che Beppe Marotta e Piero Ausilio hanno individuato un serio candidato a raccogliere l’eredità di Milan Skriniar a partire da giugno, quando lo slovacco farà le valige per trasferirsi a Parigi. A colmare il vuoto sul centro-destra della difesa nerazzurra potrebbe essere il 23enne Oumar Solet, colosso di 192 centimetri cresciuto nelle giovanili di Laval ed esploso in Austria dopo un breve passaggio per Lione. LEGGI TUTTO

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    Mourinho, la flessione costa caro: ora è fuori dalla top ten dei tecnici della storia della Roma

    211 partite 125 vittorie 47 pareggi e 39 sconfitte media punti 2,00 Spalletti allena la Roma in due periodi diversi, vincendo in giallorosso prima due Coppe Italia e una Supercoppa italiana e stabilendo nella seconda avventura a Trigoria il record di 87 punti in classifica. Dopo Nils Liedholm, il tecnico che ha guidato più a lungo la Roma nella sua storia. LEGGI TUTTO

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    Allegri e il mestiere di allenare: come ha riscoperto il vero dna Juve

    La vittoria di San Siro è solo lo specchio di un lavoro che dura da tempo, a volte sottovalutato ma con un’impronta forte. E che produce risultati, tanto di squadra quanto individuali Resta una cosa importante di Inter-Juventus. Qualcosa sulla quale azzardare una filosofia e perfino un sentimento. La Juventus si è presentata con 3 titolari su 11 che lo scorso anno giocavano in Serie B o in Lega Pro (Gatti, Fagioli e Soulé). È stata squadra, è stata forte. Per farla sintetica e un po’ cinica e moralista: i giovani meglio metterli in campo che a bilancio, meglio farli diventare calciatori che plusvalenze artefatte. Per farla “storica”: la Juventus ha costruito i suoi profondi, lunghi, cicli vincenti partendo da queste politiche, affiancando l’autoproduzione alla spesa lussuosa. LEGGI TUTTO

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    Poca tecnica, pochi tiri, pochi dribbling: così in Italia è scomparso il numero 9

    La Nazionale è ancora senza prima punta? La colpa (e la soluzione) è nei settori giovanili Paolo Rossi. Altobelli. Boninsegna. Vialli, Schillaci. Bobo Vieri, Inzaghi, Montella, tutti della stessa generazione. E poi Gilardino e Luca Toni, gli ultimi campioni del mondo. La storia azzurra è piena di 9 maiuscoli. Non li abbiamo più. E la convocazione di Mateo Retegui, “prelevato” in Argentina, è il segnale definitivo della decadenza del ruolo: il calcio italiano non è più in grado di produrre centravanti di livello internazionale. I tentativi non sono mancati: in ordine sparso, Balotelli, Gabbiadini, Immobile, Belotti, Pellè, Zaza, quelli che non si sono evoluti come sperato come Paloschi, Petagna, Cerri, Cutrone, le speranze ora riposte in Kean, Raspadori, Pinamonti, Scamacca. Ma bomber veri e propri, poco o niente: la classifica dei marcatori della Serie A piange. LEGGI TUTTO

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    Milan, quanto ti manca Kessie: dopo di lui il vuoto

    Il centrocampista ivoriano ha deciso il clasico e guadagna spazio nelle gerarchie di Xavi. E intanto in rossonero nessuno è stato in grado di sostituirlo, da Vranckx a De KetelaereMentre Franck Kessie portava a +12 il vantaggio del Barcellona sul Real, Vranckx, Pobega e Adli, eredi nel centrocampo rossonero, facevano pochissimo per ridurre il -23 del Milan sul Napoli. Se non aumentare i rimpianti: Franck aveva giurato fedeltà al Milan salvo poi rimangiarsi le promesse e scegliere la via della separazione a zero euro. Lo stesso peccato di Donnarumma e Calhanoglu anche se lui, eroe dello scudetto, sarà sempre considerato meno colpevole. LEGGI TUTTO

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    Inter, dopo le uscite caccia ai big: tutti i nomi nel mirino

    In attacco vivi i nomi di Thuram e Firmino, ecco come possono arrivare. E come sostituto dello slovacco c’è una pista che porta in Austria…La strategia è sempre la stessa, anche perché le risorse vanno centellinate. Se rivoluzione sarà, l’Inter dovrà comunque cercare di portare a casa almeno un giocatore top, per mantenere alta l’asticella delle ambizioni. Beppe Marotta e Piero Ausilio sono da sempre degli avvoltoi sul mercato degli svincolati e negli ultimi mesi hanno cominciato a lavorare forte su due attaccanti di grande spessore: Marcus Thuram e Roberto Firmino sono il meglio che c’è su piazza e aiuterebbero a guardare al prossimo campionato con occhi e speranze diverse. LEGGI TUTTO