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    Lukaku, ora se ne parla anche all’università: viene citato in una statistica

    Il professor Antonello Maruotti, tifoso romanista, ha citato i dati di un sito specializzato sul trasferimento dell’attaccante belga in estate durante l’inaugurazione dell’anno accademico alla Lumsa

    Che il calcio sia una passione condivisa e che, in qualche modo, possa unire ogni contesto socio-culturale, non è una sorpresa. Una riprova c’è stata anche oggi, visto che il trasferimento di Romelu Lukaku è entrato a far parte anche del dibattito didattico, sia pure per questione statistiche. Infatti, alla inaugurazione dell’84° anno accademico 2023-24 dell’Università Lumsa, tenutosi a Roma, l’attaccante belga è stato addirittura menzionato. Durante la prolusione “Il lato oscuro dei dati: l’infodemia”, il professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica dell’Università Lumsa, noto tifoso romanista, coinvolgendo il rettore professor Francesco Bonini, tifoso interista, ha citato i dati di un noto sito di mercato, dimostrando come a volte si faccia un utilizzo sbagliato della statistica. “In qualsiasi corso di statistica o probabilità, si insegna immediatamente che la somma delle probabilità è pari a 1 (o al 100%, se si considera in termini percentuali). Così però non appare dalla tabella di un sito specializzato circa i rumors sul possibile trasferimento di Lukaku dal Chelsea ad un’altra squadra. Vediamo come il 26 agosto scorso, la “probabilità” per l’attaccante belga di approdare alla Roma fosse del 78%, invece quella di andare alla Juventus del 38%, già ben oltre il limite percentuale che, come abbiamo ricordato, deve essere cento. E non abbiamo nemmeno aggiunto le percentuali riportate per le altre squadre.

    errore—   Ovviamente, c’è un errore o, quantomeno, un uso improprio della parola probabilità. Per come sono riportati i numeri, siamo tentati di immaginare che le gambe e la testa di Lukaku sarebbero finiti alla Roma, le braccia alla Juventus, e così via. Purtroppo, l’assenza di conoscenza statistica porta a fare questi errori grossolani”. Spiegazione esauriente. Che, in attesa della sfida di domenica fra Inter e Roma, avrà senz’altro messo d’accordo sia il professor Maruotti che il rettore Bonini. Poi a San Siro – oltre a servire come esempio – toccherà a Lukaku provare a far sentire la sua “lezione”. LEGGI TUTTO

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    Inter, i conti migliorano. Ma chi ripiana 342 milioni?

    Nel 2022-23 la perdita si è ridotta a 85 milioni tra finale di Champions e taglio dei costi. Rimane il rebus Zhang. E che delusione per i nuovi contratti di sponsorizzazione

    I conti dell’Inter migliorano. Questo è indubitabile. La perdita consolidata è passata dal record storico di 246 milioni del 2020-21 ai 140 del 2021-22 agli 85 del 2022-23. Gli amministratori nerazzurri hanno dimostrato di saper fare bene i compiti a casa, anche se la vetrina di Champions non è stata sfruttata pienamente. Ma un rebus rimane irrisolto e non può che influenzare tutto il resto: le prospettive della famiglia Zhang, vicina al redde rationem della scadenza del maxi-prestito di Oaktree. Con un dato da tenere a mente: ammontano a 342 milioni le perdite non coperte e rinviate sfruttando le norme anti-Covid.  LEGGI TUTTO

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    Juve, il listone di Giuntoli: 10 nomi per gennaio, costi e trattative

    Un centrocampista e un attaccante che salti l’uomo: Giuntoli ha individuato gli obiettivi

    La Juve attende gennaio per mettere a posto la rosa. Servirà sicuramente un centrocampista per sopperire alle assenzeddi Fagioli e Pogba, più un giocatore offensivo – di qualità – se a costi sostenibili. L’aumento di capitale per 200 milioni poco ha a che fare col mercato: la dirigenza dovrà fare ancora un gioco di equilibrio per accontentare Allegri. Giuntoli e Manna preparano una gustosa 5 + 5 per il tecnico livornese: una doppia lista che potrebbe nascondere il prossimo colpo da mettere a segno. Scopriamo nomi e fattibilità di ciascuna operazione.  LEGGI TUTTO

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    Bobby gol, Chagall e la truffa del quadro tarocco

    Stella del calcio, dirigente, imprenditore, collezionista d’arte, mai si sarebbe aspettato una visita dei Carabinieri. Nella sua collezione ci sono sei falsi, ma non solo…

    Questa è una storia di ombre, verità simulate e falsità rivelate, per la sorpresa di molti, ma non di tutti. È una storia che comincia negli Anni 20 del Novecento e finisce quasi un secolo dopo. All’inizio della storia c’è un pittore famosissimo, si chiama Marc Chagall, anzi no, così lo conosciamo noi, ma il suo vero nome in ebraico è Moishe Segal e in russo Mark Zacharovič Šagal. Per inquadrare questo artista che contiene moltitudini – è un russo naturalizzato francese di origine ebraica – basti dire che il suo quadro più celebre è “La passeggiata”. L’avrete sicuramente visto riprodotto da qualche parte: c’è un uomo vestito con un abito nero – è Chagall stesso – che tiene per mano una donna – la moglie Bella Rosenfeld – che volteggia felice nell’aria, eterea e leggera. A guardare quel quadro si avverte una felicità semplice, che profuma di campo fiorito. Eppure Chagall lo dipinge durante la Prima Guerra Mondiale, in un mondo devastato dal dolore: è la conferma che tra i tanti doni, gli artisti hanno quello di alimentare la speranza. LEGGI TUTTO