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    Il rinnovo, lo sconto, la guida, il progetto: il futuro di Lukaku visto da Londra

    Il belga lascerà l’Inter il 30 giugno per tornare al Chelsea, ma in Inghilterra sono certi che l’attaccante non farà parte della rosa dei Blues del prossimo anno. Tuchel però non c’è più e Potter è ancora senza un centravanti di ruolo…”Lukaku oggi è del Chelsea: al termine della stagione tornerà lì e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo cosa fare. Lui vuole restare, vedremo se sarà il caso di poter negoziare un suo ritorno con noi”. Le parole di lunedì di Giuseppe Marotta hanno riportato all’attualità il prestito dell’attaccante belga, per il quale l’Inter ha già un accordo di massima con il club inglese per un rinnovo annuale. Finché non c’è nulla nero su bianco, però, non c’è nulla da dare per scontato e un confronto rispetto alla scorsa estate va fatto: gli intenti del giocatore e dei Blues non sono cambiati, mentre altre componenti hanno subìto una leggera variazione. LEGGI TUTTO

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    Dopo 236 giorni, finalmente Pogba: tutte le tappe di un calvario infinito

    Quando Pogba e la Juve hanno deciso di ridarsi la mano per fare insieme un altro pezzo di strada, nessuno dei due avrebbe immaginato che per vedere concretizzare il Pogback si sarebbero dovuti attendere 236 giorni di nulla. Il francese ora è pronto davvero per il suo debutto bis in maglia bianconera, ma dal suo ritorno a Torino a oggi è stato un continuo rinvio di questo momento. Causa un brutto infortunio, rimediato in piena tournée estiva e gestito non in maniera impeccabile dal calciatore. Ma ripercorriamo tutte le tappe salienti del Pogba bis. LEGGI TUTTO

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    Dai gol sbagliati al contratto: tutti i punti interrogativi nella testa di Leao

    Non segna da metà gennaio, con l’Atalanta ne ha fallito uno semplice e, diffidato, si è fatto ammonire per proteste: salterà la Fiorentina. Il portoghese vago sul suo futuroIbra nel dopogara con l’Atalanta l’ha buttata sul ridere – “Ho abbassato il mio stipendio per far avere di più a lui” –, ma è stato un siparietto che, pur nell’ambito della gag, ha fatto capire abbastanza chiaramente come il possibile rinnovo di Leao ruoti intorno a un accordo economico tutt’altro che vicino. Rafa invece aveva parlato prima della partita: “Sto bene qui a Milano, ma vediamo a fine stagione cosa succede”. Non esattamente una dichiarazione di amore incondizionato. E Massara ha chiosato: “Con Leao siamo fermi al capitolo precedente”. Ovvero: nessuna novità. Passano le partite, assieme a loro passano anche le settimane, e quel “siamo fermi al capitolo precedente” è sempre più pesante. LEGGI TUTTO

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    Le parole di Marotta e quell’esame per Inzaghi: dimostri di essere all'altezza

    L’a.d. dell’Inter non poteva essere più chiaro e ora il tecnico deve provare, anche a se stesso, di meritare la panchina nerazzurraQuando parli dell’Inter e di Simone Inzaghi, la prima obiezione è quasi scontata. “Ma come si fa a criticare una squadra e un allenatore capaci di battere il Barcellona, travolgere il Milan in Supercoppa e fermare il Napoli?”. Nella difesa accorata c’è invece il più grave e pesante atto d’accusa. Perché questi risultati, questi successi, sono lì a ricordare a tutti – nel caso ci fosse un dubbio -, che stiamo parlando di un gruppo di primissima qualità, in grado di poter far bene, benissimo, di battere avversari di assoluto livello. LEGGI TUTTO

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    Cambiaso: “Motta che sembra Mou e i segreti del mio Bologna da sogno”

    Intervista all’esterno rossoblu: “Europa? Ora serve martellare. Non ho mai detto di voler andare via a gennaio. Vi racconto il nostro spogliatoio: Orsolini il più matto, Bonifazi fashion addicted…”Nelle 4 vittorie delle ultime 5 gare, Andrea Cambiaso c’è sempre stato. Come titolare. Prima non succedeva. Prima non era così. E un motivo evidentemente ci sarà. “Ho rivisto un po’ di partita contro l’Inter: primo tempo quasi perfetto, l’abbiamo vinta nell’atteggiamento, nell’attitudine, nel pensiero comune di tutti. E in fondo siamo stati bravi a soffrire poco”. Andrea è di proprietà della Juventus, l’estate scorsa poteva anche andare all’Inter e a gennaio sembrava potesse tornare alla base bianconera. Ma ora è qui, dentro un Bologna da 7° posto e che vola a ritmo-Champions. LEGGI TUTTO

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    Inter e Milan, seconde senza gloria: quattro grandi ex spiegano il -18 dal Napoli

    Le ultime due squadre detentrici dello scudetto sono ormai fuori dalla lotta per il tricolore: Altobelli, Bergomi, Albertini e Ambrosini analizzano i possibili motiviVincenzo D’Angelo e Marco Fallisi28 febbraio
    – MilanoMilano è delusa. Dopo aver vinto gli ultimi due scudetti, stavolta si trova – a febbraio – già tagliata fuori dalla lotta al titolo. LEGGI TUTTO

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    Gramellini e il derby: “Caro Miranchuk, fai gol ma all’89’…”

    Il giornalista tifoso granata: “Dopo la folla al Filadelfia spero che i giocatori abbiamo capito cos’è il Toro”Dal nostro inviato Mario Pagliara28 febbraio
    – TORINO Il derby di martedì mi suona surreale». Massimo Gramellini è giornalista, autore, scrittore, presentatore televisivo, critico. Tifoso granata fin nel midollo. “Il derby è legato a un giorno di festa, in cui non si lavora e non si va a scuola, dove dalla mattina si avvia la preparazione, cresce l’ansia, con i suoi riti come le mutande granata che da bambino indossavo nelle giornate dei due derby. Che si giochi in notturna, però, lo rende un po’ più affascinante”. LEGGI TUTTO