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    Inter e Milan: un tetto non basta più per il derby. Dalla pax milanese al gelo Usa-Cina

    Lukaku-Ibra da ring: meglio case divise? C’era una volta la cortese rivalità Moratti-Berlusconi. Ora derby sempre più roventi e rapporti più tesi. Un solo San Siro ha meno sensoDue derby in 6 giorni per guadagnarsi la finale di Champions League di Manchester: 7 e 13 maggio 2003. In quella settimana storica per il calcio milanese, probabilmente irripetibile, ad Adriano Galliani e Massimo Moratti veniva da ridere, perché si ritrovarono per due volte ai pranzi ufficiali di vigilia con le eminenze dell’Uefa. LEGGI TUTTO

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    Piccolo grande diavolo: si scrive Diaz e si legge “diez”, è il momento di Brahim

    Dieci è il suo numero di maglia, il numero dei campioni. A 23 anni, lo spagnolo del Milan sta dimostrando di meritarlo. Gol come quello al Tottenham vanno in questa direzione. Il resto è qui, in capitoli: dieci, ovviamente Nel gol segnato al Tottenham nell’andata degli ottavi di Champions, a naso il più importante finora, c’è tutto Brahim Diaz. Il suo bello – tempismo, aggressività, tenacia, coraggio – e ciò che ancora deve perfezionare: precisione ed efficacia del tocco. Riavvolgiamo il nastro: Theo spara in porta, Forster respinge tra petto e spalla, Brahim, che ha intelligentemente seguito l’azione, si avventa sul pallone per un tap-in a mezz’aria, a pochi metri dalla porta. Il suo tiro viene stoppato dal braccio del portiere già a terra, la palla si impenna quasi sulla linea e su di essa si lancia a volo d’angelo ancora Diaz, rischiando un calcio in faccia da un difensore proteso in spaccata, per spingerla in rete di testa. LEGGI TUTTO

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    25 anni fa la manita dell'Empoli al Napoli. E in panchina c'era Spalletti…

    Alla sua prima panchina in Serie A, il tecnico mandò in crisi gli azzurri battendoli 5-0. Retrocederanno e per il club sarà la stagione peggiore di sempre. Ora che quella gara si sta per riproporre punta a vivere la migliore della storia Nel febbraio ’98 Luciano Spalletti è il simbolo del nuovo che avanza. Neanche quarantenne, si guadagna la nomea di condottiero del miracoloso Empoli, capace di passare in due anni dai campi di terza serie alle sfide con Milan e Juve. Toscano alla guida di toscani, parlantina veloce e pochi fronzoli, Spalletti, alla prima stagione in Serie A, debutta con due vittorie contro Roma e Napoli, le sue future spose. LEGGI TUTTO

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    Maurizio Costanzo, da Totti a Tomba passando per Panatta: quante storie di sport nei suoi salotti

    Tanti campioni sono stati ospiti nelle sue trasmissioni: solo Maradona lo bidonò, dopo aver firmato il regolare contratto con Mediaset L’intuizione era stata quella di capire che oltre al personaggio, si nascondeva un uomo ironico, divertente, capace persino – cosa rara – di prendersi in giro. Fu così che Maurizio Costanzo convinse Francesco Totti a scrivere il celebre libro sulle barzellette. Operazione geniale, che sdoganava un campione nel pieno dell’attività restituendogli un profilo quotidiano, avvicinandolo di fatto alla gente, come mai era successo prima. Inutile dire che il libro fu un successo clamoroso. LEGGI TUTTO

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    Kerkez, dalla chiamata di Maldini all'ombra di Theo: un addio sofferto al Milan

    Il club rossonero ha una percentuale sulla rivendita e un’opzione per pareggiare nuove offerte per il terzino ceduto all’Az Alkmaar. Ecco cosa successe a Milanello A volte ritornano. O forse diventano occasioni. Ricordate Milos Kerkez? Il mondo Milan probabilmente sì. Terzino sinistro passato per le giovanili rossonere, è stato ceduto all’Az Alkmaar un anno fa per 2 milioni. Oggi il suo nome torna d’attualità sul mercato in virtù dell’interesse di alcuni club e di una clausola che permetterebbe – condizionale d’obbligo – al Diavolo di rifarsi avanti. LEGGI TUTTO

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    Sporchi e cattivi ma idoli: tutti i Baschirotto nella storia della Serie A

    Vengono dal nulla, raggiungono il vertice con carattere e tenacia. Il giocatore del Lecce è solo l’ultimo esempio: ecco i tanti difensori che hanno accesso il cuore dei tifosi Brutti, sporchi, cattivi però bellissimi, Mastrolindi delle pulizie in area di rigore e pure buoni per entrare nella leggenda dalla porta di servizio. Baschirotti di tutta Italia, unitevi. Nell’esemplare parabola del difensore del Lecce che spunta dal (quasi) nulla e conquista tutti – ora si parla persino di Nazionale – vi si ritrova la traccia dei tanti difensori della nostra storia che hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi offrendosi per quello che sono. LEGGI TUTTO

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    Di Maria in scadenza: cosa deve fare la Juve per trattenerlo

    Da una trattativa estiva lunga e difficile a un inizio stagione complicato, fino all’attuale esplosione in bianconero del Fideo: una storia tormentata che potrebbe continuare in futuroL’estate scorsa la Juve ha strappato il sì di Angel Di Maria dopo diverse settimane di attesa. C’era anche il Benfica sulle tracce del Fideo, ma la sensazione è che lui volesse aspettare soprattutto il Barcellona. Forse non proprio un caso che l’operazione si sbloccò quando il club catalano decise di trattenere (con tanto di rinnovo) Ousmane Dembélé, ma dietro la storia di mezza estate ci sono molti altri dettagli che racconterebbero una trattativa non così lineare com’è parsa al momento dell’accordo finale. LEGGI TUTTO

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    Storia italiana delle liti tra compagni di squadra

    Onana contro Dzeko contro il Porto è solo l’ultimo episodio di una lunga saga: Charles schiaffeggiò Sivori, Altobelli fece lo stesso con Hansi Muller, e poi in casa Milan… In campo si litiga soprattutto con due categorie di persone – l’arbitro e gli avversari – ogni tanto si sbrocca e si replica con gestacci ai tifosi che insultano, capita persino di affrontare a muso duro il proprio allenatore biascicando parole al veleno o mandandolo platealmente a quel paese e più raramente ci si azzuffa con i compagni di squadra. Più raramente? Bè, nemmeno poi tanto considerata la casistica di questi ultimi giorni. Il battibecco Onana-Dzeko è lì a testimoniarlo, così come l’acceso confronto – ehm, ehm – tra Lukaku e Barella spinge a pensare che quando i nervi sono tesi non c’è spirito di squadra che tenga, tutt’altro. LEGGI TUTTO