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    Bye bye San Siro: Cardinale molla l’Inter e si fa lo stadio. Tre aree per il progetto

    Scelta in tempi stretti. Il Milan si muoverà in autonomia, l’impianto di proprietà decisivo per crescere: ecco cos’ha in mente la proprietà rossoneraLuca Bianchin e Alessandra Gozzini24 febbraio
    – MilanoLa grande storia tra il Milan e San Siro è destinata a concludersi. Resteranno ricordi dolcissimi, incancellabili. Una nuova storia d’amore potrà iniziare solo così, in uno stadio altrettanto bello ma decisamente più funzionale, moderno, vivo. E senza l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Bonucci e il Pipita, la Coppa delle Coppe e la Champions: le notti francesi della Juve

    La partita perfetta del suo biennio alla Juventus, Gonzalo Higuain la gioca allo Stade Louis II del Principato di Monaco, nella semifinale di andata che lancia i bianconeri verso l’ultimo atto (al ritorno infatti finirà 2-1). Il Monaco ha talento diffuso e in attacco presenta una coppia suggestiva, formata da Radamel Falcao e dal giovanissimo Kylian Mbappè. Ma non basta. La squadra di Allegri è quadrata, solida (dietro c’è la BBC di Bonucci, Barzagli e Chiellini), illuminata dai lampi del Pipita, che segna prima con un diagonale e poi con una deviazione da pochi passi. La vittoria è strameritata. Nell’altra semifinale il Real fa un solo boccone dell’Atletico di Simeone, vincendo il derby di Madrid per 3-0. Dopo la sola andata, i due posti in finale sono già prenotati. A Cardiff però finisce 4-1 per i Blancos. LEGGI TUTTO

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    La lezione di Vinicius ai De Ketelaere di questo mondo

    Il talento brasiliano del Real Madrid ha avuto bisogno di tempo, come tutti i giovani, e ora sta confermando tutte le aspettative che si avevano su di lui Due note del pentagramma del calcio hanno suonato al primo ballo della Champions cinica e bellissima dell’eliminazione diretta. La nostra musica mancava da un po’ all’orecchio finissimo di questa platea: tre vittorie, non identiche: un’orchestra e due squilli di tromba, ma qualcosa sulla quale ricostruire un senso di appartenenza.. LEGGI TUTTO

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    Capolavoro De Laurentiis: primo con il Napoli senza spendere un euro

    Il bilancio al 30 giugno 2022 conferma la linea tracciata: nemmeno durante la pandemia si è fatto ricorso all’apporto del socio. La posizione finanziaria netta resta positiva, e quest’anno conti migliori Osimhen, Kvaratskhelia, Kim, Di Lorenzo, Spalletti, eccetera eccetera. Sono i volti del Napoli scintillante di questi giorni, anzi di questi mesi. Sopra tutto e tutti, però, c’è l’ex re dei cinepanettoni che, da quando è sbarcato come un alieno nel calcio italiano, ha tracciato la via della sostenibilità smentendo l’assunto che per banchettare con l’aristocrazia del pallone ci si debba dissanguare. Aurelio De Laurentiis ha costruito il Napoli da scudetto e da vetrina Champions senza metterci nemmeno un euro. LEGGI TUTTO

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    Non solo Abraham: la scaramanzia di Osimhen, l'amuleto di Pazzini … cosa c’è dietro alle maschere

    Ecco, uno come lui cento anni fa sarebbe finito in un racconto di Pirandello, o magari avrebbe fatto un cameo a teatro nei discorsi sull’essere. Victor la indossa dal 21 novembre 2021, quando un duro scontro con Skriniar nel match con l’Inter gli procurò fratture multiple scomposte a orbita e zigomo. A dire il vero, Osimhen potrebbe ormai giocare senza la maschera protettiva nera, ma il trauma di quell’infortunio (che gli fece perdere pure la Coppa d’Africa) lo ha segnato al punto da indossarne una, meno invasiva, per tutto il 2022-23. Victor la usa come amuleto, è scaramantico da buon napoletano, ma la manda spesso a farsi benedire quando esulta; gol, corsa sotto la curva e lancio liberatorio della mascherina come a dire “eccomi qua, mi avevate riconosciuto?”. Difficile dirgli di no. LEGGI TUTTO