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    Quello che l’Inter non potrà permettersi contro il Porto

    Tre punti contro l’Udinese, ma Inzaghi non può dirsi completamente soddisfatto. Dai soliti “regali” alle occasioni sprecate, ecco cosa potrebbe costare caro contro i dragoni di Conceiçao La vittoria contro l’Udinese farà arrivare l’Inter con il morale più alto all’andata degli ottavi di Champions, ma se si analizza la prestazione, mettendo da parte il risultato, Inzaghi non può essere del tutto soddisfatto né tantomeno tranquillo in vista del match contro il Porto. LEGGI TUTTO

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    Il jackpot di Spalletti, ma la fortuna non c'entra: Kvara mica l’hanno pescato ad Atripalda

    L’oro di Napoli non è frutto del caso, come i numeri del Superenalotto. Allegri come Biden: prima l’intelligence, poi sparare ai palloni… Il 16 febbraio scorso è stato centrato un 6 storico al Superenalotto. Il più ricco jackpot di tutte le lotterie mondiali: 371 milioni di euro distribuiti tra 90 vincitori che intascheranno 4 milioni a testa. La Campania con 18 schede vincenti è stata la regione più baciata dalla fortuna, a Napoli sono piovuti 111 milioni, più o meno quanto valgono oggi Osimhen e Kvaratskhelia. L’epicentro della buona sorte ad Atripalda, paesino dell’avellinese, dove il bar “Paradiso delle stelle”, insegna che starebbe bene anche a Castel Volturno, ha venduto 6 schede vincenti. D’istinto, verrebbe da pensare che di questi tempi la dea non è bendata, ma chiude un occhio solo per prendere bene la mira e rovesciare record e successi dalle parti di Napoli. LEGGI TUTTO

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    70 anni di Massimo Troisi: questo Napoli pare diretto da lui

    Come i film dell’artista napoletano si abbinerebbero alle imprese di Spalletti. In attesa di “Ricomincio da tre… scudetti””A Napoli ogni idea è una persona”, diceva Giuseppe Marotta, ma tutte le persone sono almeno una scena di Massimo Troisi, che compirebbe oggi 70 anni. Un po’ per suggestione, un po’ per elasticità, in ogni suo film, per profondità e articolazione, come accade sempre ai classici, si può trovare la chiave di lettura del presente e anche dell’euforia calcistica. Un gioco con la finzione cinematografica e i suoi personaggi. Troisi come il filosofo della nazione napoletana, non solo come il regista, l’attore o il comico: la sua opera è a strati, e il calcio una parte fondamentale. LEGGI TUTTO

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    Dove si sono lasciati Paredes e la Juve. E come possono ritrovarsi

    Era il regista puro che voleva Allegri, le aspettative erano enormi, poi il rendimento non all’altezza e l’uscita dalla Champions che lo ha messo definitivamente in discussione L’estate scorsa Max Allegri voleva un regista di centrocampo. Dopo Miralem Pjanic (che aveva raccolto l’eredità di Andrea Pirlo) la Juve non ne ha mai avuto uno così esperto: il tecnico lo ha rappresentato come uno dei principali problemi da risolvere. Il nome di Leandro Paredes metteva d’accordo un po’ tutti, e non voleva essere una bocciatura per Manuel Locatelli (che sarebbe stato utilizzato più come mezzala) ma un passo indietro rispetto alla decisione di mettere al centro del gioco un giovane alle prime armi: LEGGI TUTTO

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    Castagner, un innovatore in anticipo sui tempi

    Ha lasciato una traccia profonda nella storia del calcio italiano: non solo l’allenatore del Perugia dei miracoli ma uno dei tecnici più ricercati negli Anni 70 e 80Era un uomo pacato, uno stratega raffinatissimo, il primo – e oggi gli va riconosciuto – a studiare gli schemi del basket e a tradurli in un campo di calcio. Per molti versi un precursore, un allenatore intelligente e capace – con l’idea di gioco offensivo – di anticipare i tempi. Ilario Castagner – che se n’è andato oggi a 82 anni – ha lasciato nella storia del calcio italiano una traccia allo stesso tempo profonda – per quanto fatto – e delicata, perché l’uomo era così, poco propenso ad autoincensarsi, più incline all’ascolto e all’analisi. LEGGI TUTTO