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    Quando il Monza era “il Borussia della Brianza”

    Vinsero l’angloitaliano, lanciarono giovani fortissimi, sfiorarono a lungo la Serie A. Che poi è arrivata l’anno scorso, grazie a un giovane dirigente di quei tempi… Quando i sogni non erano in HD e Ugo Tosetto dribblava anche le margherite, l’Europa a Monza significava una gita-premio in Inghilterra in un posto di mare che era l’equivalente della nostra Jesolo, solo con più freddo, meno ombrelloni, più sale bingo e al largo della costa una battaglia navale in atto, con tanto di ammiragli che ordinano l’attacco, però per finta: era una ricostruzione storica e alla fine si andava tutti insieme al pub. E allora oggi che il Monza di Berlusconi e Galliani – due che l’Europa l’hanno conquistata a più riprese – un pensierino al viaggio oltreconfine magari lo sta facendo; queste storie di quasi cinquant’anni fa ci offrono l’innesco per raccontare la realtà di quel Monza che negli anni 70 visse la sua età dell’oro. LEGGI TUTTO

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    Amori, critiche, reazioni da ritrovare: la corsa Champions passa dal sabato milanese

    Cinque squadre in 5 punti per la volata Champions. L‘Atalanta ha più gamba. La Lazio ha ritrovato l’oro Ciro. C’è Roma senza Dybala? Il traguardo è lontano, il gruppo alle spalle dell’imprendibile Napoli è compatto: 5 pretendenti a un posto Champions in 5 punti. Due resteranno escluse. Giornata senza scontri diretti che, a rigor di classifica, insidia le milanesi, chiamate a incrociare oggi le avversarie con più punti: l’Udinese (30) e il Monza (29). Milan e Inter si sfioreranno, nel tempo e nello spazio. Giocheranno una dopo l’altro, a una ventina di chilometri di distanza. Per Stefano Pioli e Simone Inzaghi la stessa urgenza: tenere alta la soglia d’attenzione perché s’intravvedono trappole nascoste nel prato. LEGGI TUTTO

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    Cento e non sentirli: Lautaro bomber in tripla cifra con la maglia dell’Inter

    Sette gol nelle prime nove partite dell’anno nuovo e, ancora, un comportamento da trascinatore, da guida tecnica e spirituale della squadra. “Sì, l’argentino è diventato un leader”: parola di cinque grandi ex nerazzurri Cento di questi giorni, Lautaro. Cento come i gol segnati nell’Inter, amichevoli comprese, fino alla partita contro la Sampdoria di lunedì scorso. Cento come i milioni che esprimono il tuo valore, per lo meno di base, sul mercato. Giorni come quelli che stai vivendo, giorni da leader. Dall’inizio dell’anno sei entrato nel tabellino dei marcatori sette volte in nove partite, con reti tanto belle quanto “pesanti”, come quella al Milan nell’ultimo derby di campionato. LEGGI TUTTO

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    Conte, tanta voglia d'Italia: Juventus in pole. Ma non c'è solo lei

    Il tecnico del Tottenham vuol tornare a casa, i bianconeri favoriti (col dubbio dell’esclusione dalle coppe), ma anche altre squadre di A sarebbero interessate Antonio Conte è a Torino. Ma il calcio italiano, la Juventus e le big di Serie A non c’entrano niente. Almeno per ora. L’allenatore del Tottenham è sotto la Mole, la sua città, per riposarsi dopo l’intervento alla cistifellea delle scorse settimane e il rientro troppo anticipato dei giorni scorsi per guidare gli Spurs negli ottavi di Champions contro il Milan. Se tutto andrà secondo programmi, Conte fra due settimane sarà di nuovo a Londra per vivere da protagonista il finale di stagione di Harry Kane e compagni. LEGGI TUTTO

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    Thiaw ha conquistato tutti. Ma quale sarà il futuro degli altri acquisti estivi?

    E ora, ovviamente, la parabola di Malick Thiaw ingolosisce. Ingolosisce Pioli, è chiaro, che finalmente si ritrova un’alternativa valida ai “soliti noti”. Ingolosisce la dirigenza, che inizia a dare un senso alla progettualità della scorsa estate. E ingolosisce i tifosi, avidi di buone notizie da parte degli ultimi arrivati a Milanello. Detto che Thiaw, continuando così, è destinato a un ruolo da protagonista negli ultimi tre mesi di stagione, com’è la situazione degli altri sei giocatori arrivati in rossonero nei mesi estivi del 2022? Andiamo in ordine di ruolo e partiamo quindi da Dest. Situazione decisamente delineata per il nazionale Usa, che farà ritorno al Barcellona senza tentativi di riscattarlo da parte del Milan. Un po’ perché il riscatto è cospiscuo (20 milioni), un po’ perché l’esterno pare non abbia dato sufficienti garanzie in termini di applicazione. Una frase di Pioli, datata circa un mese fa, è emblematica: “Gli ho detto che il suo problema è la testa, deve rimanere concentrato e applicato tutti i giorni perché ha caratteristiche importanti”. Peraltro da qui a fine stagione, col ritorno di Florenzi, difficile pensare a un suo impiego importante. Presenze stagionali: 14. Minuti: 637. Gol: 0. Assist: 0. Media voto: 5,68. LEGGI TUTTO

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    “Il gentiluomo e il ragazzo d’oro”: Pioli e Palladino, tutto cominciò a Salerno

    Aniello Aliberti, ex presidente granata, racconta i due allenatori in vista di Monza-Milan. Per entrambi l’Arechi è stata la prima esperienza nei grandiIn comune hanno un passato granata che riporta alle origini. Memorie sfumate rivolte agli inizi. Monza-Milan mette di fronte Raffaele Palladino e Stefano Pioli, il tecnico rivelazione della Serie A e il mister campione d’Italia. Entrambi hanno cominciato a fare sul serio a Salerno, in Serie B. LEGGI TUTTO

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    I numeri sfocati di Allegri (che si contraddice) e la Juve che ora deve parlare coi fatti

    Le tante assenze nei primi cinque mesi hanno giustificato il rendimento deficitario. Adesso al recupero dei big – da Vlahovic a Chiesa passando per il miglior Di Maria – deve corrispondere un rendimento ben superiore (e il passaggio in coppa) Difficile dire se abbia fatto più notizia la Juve fermata in casa dal Nantes o l’arringa post-partita di Allegri, che ha richiamato tutti all’esame dei numeri. Ammonendo di andare a guardare le classifiche dei gol segnati e incassati: perché – ci ha detto – lui ha sempre avuto la migliore difesa e il secondo miglior attacco del campionato. LEGGI TUTTO