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    Il cocktail di Pioli: Sacchi, Capello e uno spruzzo di Zac

    Il nuovo Milan sembra uscito dai testi sacri della casa. La visione di Arrigo mitigata dal realismo di Fabio A rileggere la parabola milanista di Stefano Pioli, viene il sospetto che si sia fatto ispirare dai sacri testi di casa ad ogni passo. Chiamato a Milanello nell’ottobre 2019, dopo il fallimento tecnico di Giampaolo, ha trovato un Diavolo depresso nella classifica (11°) e nel morale. Per ridargli sicurezza ha deciso di fornirlo di conoscenze precise cui aggrapparsi; per riattivare l’autostima ha educato un gioco ambizioso che mirava al possesso della palla e al recupero immediato correndo sempre in avanti. LEGGI TUTTO

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    Raspadori: “Napoli è casa mia. Champions? Possiamo sognare”

    L’attaccante azzurro: “Spalletti è più rigoroso dei professori universitari. Un film con De Laurentiis? Mai dire mai”Dal nostro inviato Fabio Licari16 febbraio
    – Castelvolturno (Na)”Una cosa che non puoi conoscere a Napoli è la solitudine. L’affetto quasi si può toccare, è una carica necessaria. E io da solo non so stare, non so dire no a un caffè in compagnia, anche serie tv e film devo vederli con qualcuno…”. Giacomo Raspadori, con quella faccia da bravo ragazzo e la “cazzimma” napoletana che si sente “dentro da sempre”, non camminerà mai da solo in città. LEGGI TUTTO

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    Difensori? Pioli ha il tocco magico: da Theo a Thiaw, quanti exploit

    L’ultimo della lista colpito dal tocco magico. Malick Thiaw ha fatto innamorare i tifosi del Milan la notte di San Valentino, e adesso l’impressione è che giocherà titolare ancora per un po’. Il tedesco è uno dei volti nuovi dell’estate rossonera (insieme a Dest, Cdk, Adli, Vranckx, Origi). Acquistato dallo Schalke 04 per circa 7 milioni, contratto fino al 2027, ha stregato Pioli e il mondo Milan regalandosi una prova da 7,5 contro gli Spurs. Approvato. Prima di martedì sera aveva giocato solo sei partite, di cui due da titolare. LEGGI TUTTO

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    Testa, gioco, tattica e fase difensiva: ecco come Pioli si è ripreso il Milan in un mese

    Il gol al Torino ha sbloccato gambe e mentalità, la squadra ha assimilato i concetti del 3-4-2-1, il Diavolo è tornato a essere un collettivo e i singoli hanno ricominciato a fare la differenzaLa sintesi più efficace è probabilmente quella di Leao a fine gara, premiato come miglior giocatore del match: “Tutti sapevamo cosa fare”. Ecco. Hai detto niente. Una constatazione che spicca ripensando anche solo a un paio di settimane fa, quando invece era esattamente il contrario. LEGGI TUTTO

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    Dinho, Sivori, El Trinche, il Barone e quelli della banda del tunnel

    Saltare l’avversario, incantare il pubblico, svoltare una partita con un gesto eclatante: far passare il pallone sotto le gambe altrui non è solo un dribbling, ma un’arte per pochi eletti Soltanto quando si subisce un tunnel, e prima o poi è capitato a tutti, si capisce davvero fin dove può arrivare la perfidia dell’uomo. E soltanto quando lo si fa, e almeno una volta, anche per sbaglio, a tutti è riuscito, ci si avvicina a quel senso di onnipotenza che assomiglia all’immortalità. El Trinche Carlovich era un maestro in quest’arte specifica, perché di arte si deve parlare: qui non si tratta di fare un semplice dribbling spostando il pallone da un piede all’altro, un tunnel richiede sapienza tecnica, freddezza, coraggio e capacità di intuire le mosse dell’avversario. LEGGI TUTTO

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    Effetto Thiaw: alle origini del “muro di Dusseldorf” che ha stregato il Milan

    Sognava Kakà e Yaya Touré, giocava a centrocampo, lo volevano le giovanili della Finlandia, poi il santone che gli ha svoltato il ruolo e la carriera: alle origini dell’astro nascente della difesa di Pioli Il muro di Dusseldorf ha mantenuto la promessa. Nella serata del gran ritorno del Milan agli ottavi di Champions, Malick Thiaw è salito sul palcoscenico più pregiato da protagonista e da unica new entry della lista europea del Diavolo. “Per convincere Pioli a inserirmi già a gennaio servirà un pacchetto completo, non solo un motivo singolo”, spiegava dopo l’arrivo a Milanello in estate e la prima esclusione dall’elenco per la fase a gironi. “Cercherò di metterci tutta l’aggressività che serve”. Detto, fatto. LEGGI TUTTO

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    Lo sfogo di Bastoni, Skriniar espulso, Lukaku vs Barella: Inter, quanti punti persi per strada

    L’Inter ha un buco nella tasca. Accumula ricchezze con vittorie di prestigio, mai poi perde monete per strada. La non-lotta scudetto dei nerazzurri si spiega soprattutto così: con passi falsi inaspettati, con punti lasciati in giro quando non c’era da aspettarselo. Il -15 dal Napoli e la difficoltà nello staccare le altre nella corsa Champions League – con il rischio di complicarsi un finale di stagione denso, con più competizioni da giocare – hanno origine in occasioni sciupate contro squadre ampiamente alla portata. Ecco tutti i punti persi dall’Inter in questo campionato. LEGGI TUTTO