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    “Sarri e Gasperini? Ve li spiego io”

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    Undici uomini. Alcune sono figure mitiche. Sono stati giocatori e poi allenatori. Sulle panchine di Milan e Torino e… Undici, una squadra. Sono stati giocatori e poi allenatori. Sulle panchine di Milan e Torino. Tecnici di spessore, conduttori di uomini, hanno fatto discutere e sono stati discussi. E non solo per le loro idee tattiche. Partiamo dal numero uno, una figura fondamentale del calcio: il Commissario di tutti i Commissari. Unico. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, una storia senza mezze misure. E con tanti equivoci

    Dalla convocazione in Nazionale all’amore e poi lo strappo con la Roma, la parabola di Nicolò è tempestata di illusioni ed eccessiPrima ancora d’essere un calciatore che cambia maglia e vola a Istanbul (dove delizierà o farà imbestialire gli immaginifici ultras del Galatasaray), prima ancora d’essere una (brutta) storia, Nicolò Zaniolo è un sintomo (in quanto tale, parzialmente innocente). LEGGI TUTTO

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    Con Frattesi ci sarebbe una Juve tutta italiana: la formazione, ruolo per ruolo

    Tornato in bianconero un anno e mezzo fa, Mattia Perin (classe 1992, contratto fino al 2025) è un punto fermo dello spogliatoio e delle gerarchie, capace di garantire rendimento da titolare quando viene chiamato in causa al posto di Szczesny: già 11 presenze quest’anno, a un passo dalle 12 della scorsa stagione. Resta un ruolo in cui in ottica futura la Juve guarda anche a Vicario e Carnesecchi. LEGGI TUTTO

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    Miele, arance e un gol malandrino: Schachner e il colpo coi baffi del Toro a Milano

    Un cross di Pileggi, un errore di Tassotti e l’austriaco comprato dal Cesena ammutolì San Siro. Storia da un altro calcio, fatto di colbacchi, frutta in campo e dubbi in dialetto romagnolo Il gol della vittoria lo segnò Walter Schachner, il centravanti austriaco dal baffo ramato. Una girata bassa in mezzo all’area, su cross di Danilo Pileggi. I difensori del Milan sembravano Playmobil, immobili e con una perenne espressione di stupore sul volto. Protestarono per una posizione irregolare di Pileggi, ma l’errore fu di Mauro Tassotti, che non aveva fatto scattare il fuorigioco. Con la sua adorabile cantilena e il consueto fair play, a fine partita Nils Liedholm ammise che “il gol è valido, Tassotti era dentro”. Intendeva il Barone che Tassotti teneva in gioco l’avversario. LEGGI TUTTO

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    Juve, che disastro: è addio alla Champions con tutte le sue squadre

    Oltre alle formazioni di Allegri e Montemurro, fuori anche la Primavera di Montero in Youth League. E le ragazze sono in affanno anche in campionato La Juve è fuori dall’Europa che conta con le tutte le sue squadre. Dopo l’eliminazione al termine del girone di Champions delle formazioni maschile e femminile, rispettivamente di Allegri e Montemurro, la stessa sorte è toccata ai Primavera di Montero negli spareggi per accedere agli ottavi di Youth League. LEGGI TUTTO

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    Asllani, il derby sblocca l'obbligo di riscatto: che piani ha l'Inter per il talento albanese

    Con la vittoria ai danni del Milan è diventata ufficiale la permanenza in nerazzurro del ventenne prelevato in estate dall’Empoli: Inzaghi lo sta inserendo gradualmente nelle rotazioni, ma il club intende assicurargli sempre più spazio nel prossimo futuro Non che ci fossero dubbi ma, quando si passa dalla totale convinzione all’ufficiale certezza, il salto va registrato. Grazie alla vittoria di domenica sera nel derby, infatti, il prestito di Kristjan Asllani all’Inter è di fatto diventato un acquisto a titolo definitivo: l’obbligo di riscatto dall’Empoli è realtà e i nerazzurri dovranno versare nelle casse dei toscani i rimanenti 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 4,5 già bonificati in estate come quota “onerosa” del prestito. LEGGI TUTTO