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    Il Milan e il gennaio nero: tutti i numeri che condannano il Diavolo

    Rispetto a dodici mesi fa sono peggiorati tantissimi dati. E nessuno è migliorato. Ed inoltre è impietosa l’analisi delle prime 19 gare dello scorso campionato raffrontata a quello attualeC’era una volta il Milan di ferro. Quello che teneva la guardia alta e poi tirava ganci, agguerrito e compatto. C’era, ma ora non c’è più, perché gennaio 2023 è tutt’altra cosa rispetto all’anno scorso. Così come quasi tutto il girone d’andata 2021-22 equiparato a questo. I rossoneri sono crollati dov’è erano più forti, ovvero difesa e solidità. LEGGI TUTTO

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    Allarme seconde linee: poca fiducia e tanti flop. Inzaghi, i ricambi sono un problema

    Nessuno dei giocatori raccontati in questo articolo arriva a 800 minuti in stagione e tutti hanno una media voto insufficiente. Ogni calciatore vive però una situazione differente, che dà un sapore diverso alle rispettive difficoltà e diverse prospettive di uscita dalla zona d’ombra. Per D’Ambrosio, per esempio, il problema è soprattutto anagrafico. La carta d’identità dice 34 anni e il suo utilizzo si è gradualmente ridotto con Simone Inzaghi che spesso gli ha preferito altri uomini, anche più adattati di lui come terzi di destra nel trio difensivo. Sette presenze stagionali per 302 minuti non possono certo essere un vanto per un ragazzo che è però fondamentale nelle dinamiche di spogliatoio. Non sono state quindi molte per lui le occasioni in cui mettersi in mostra, con una pagella che ha sempre oscillato tra il 6 e la leggera insufficienza, con tre sole titolarità: contro il Parma in Coppa Italia la sua più recente ma peggiore prestazione. Media: 5,67. LEGGI TUTTO

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    Sulla manovra stipendi irrompe Ronaldo: pronto a rispondere ai pm di Torino

    Il portoghese si è reso disponibile ai chiarimenti che gli chiede la Procura nell’ambito dell’inchiesta Prisma, i suoi avvocati definiranno coi magistrati le modalità e i tempi dell’audizioneScendere in campo è sempre stato il suo marchio di fabbrica. E Cristiano Ronaldo anche in questa particolare partita non si tirerà indietro. Fuori da ogni metafora, ecco la notizia: CR7 è pronto a rispondere alle domande dei pm di Torino, collaborando e rendendosi disponibile a ogni chiarimento nell’ambito dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus che ha portato alla richiesta di processo per l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli e altri 11 indagati (Nedved, Paratici, Arrivabene, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi) più la società torinese. LEGGI TUTTO

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    La Roma di Liedholm e quella vittoria a Napoli, primo segnale per il titolo

    Ottobre 1982: con l’Italia sotto choc per l’attacco alla Sinagoga di Roma, il campionato di calcio regalava alla quinta giornata questo derby del Sud che diede l’esatta dimensione della forza di Liedholm e del suo gruppo, poi destinato a vincere lo scudetto C’è sempre un momento, mentre si racconta una storia, che si percepisce come unico, decisivo, fatale. Per Nils Liedholm, allenatore della Roma nel campionato 1982-83 e di conseguenza narratore di quell’avventura che avrebbe portato allo scudetto, quell’istante fu domenica 10 ottobre 1982, alla quinta giornata di Serie A. LEGGI TUTTO

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    Dzeko, la storia di un nove vestito da dieci

    A quasi 37 anni, il centravanti dell’Inter illumina il gioco grazie a piedi sapienti e intelligenza tattica Edin Dzeko è un centravanti completo senza essere perfetto. Prima ancora, è qualcosa in più e di diverso da un centravanti; almeno, rispetto all’idea che si ha del ruolo, come di un puro e semplice uomo-gol. Il bosniaco è un “9” con i movimenti, l’intelligenza tattica e il piede educato del “10”. È una punta di raccordo, come si usa dire: sa insomma “legare” il gioco, rientrando verso il centrocampo per aprire spazi ai compagni oppure servirli con aperture illuminate sulle fasce, o assist in verticale che li spediscono dritti in porta. LEGGI TUTTO