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    Il curioso destino di Bakayoko: zero minuti e quella clausola sul riscatto

    Mai impiegato da Pioli in gare ufficiali, escluso dalla lista Champions, fuori dal progetto. Ma se raggiungesse le 15 presenze scatterebbe l’obbligo col ChelseaQualche tifoso ha avuto un mezzo sussulto al minuto numero 22 del secondo tempo di Milan-Liverpool, quando Pioli l’ha messo dentro al posto di Saelemaekers: ah già, che c’è anche lui… Lui è Tiémoué Bakayoko, e il sussulto deriva dalla disabitudine – ormai totale – di vederlo all’opera in partita. LEGGI TUTTO

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    Guerrieri da scudetto. Inter-Napoli è anche Barella-Anguissa

    Nicolò lotta come Berti e segna come Matthäus. All’equilibrio della capolista pensa Zambo, come Romano per MaradonaIl 28 maggio 1989 Diego Maradona guida il Napoli a San Siro. L’Inter di Giovanni Trapattoni ha 8 punti di vantaggio a 5 giornate dal termine. Vincere vorrebbe dire scudetto, a 9 anni dal precedente. Careca gela lo stadio con un gol meraviglioso, ma Berti rimette le cose a posto con un tiro sporcato da Fusi e nel finale Matthäus tuona in rete la punizione del trionfo. Si sta ancora giocando, ma il grande Giampiero Galeazzi ha già un braccio sulla spalla del Trap, in piedi davanti alla panchina, pronto a rubargli la prima gioia. LEGGI TUTTO

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    Meno CR7, zero privilegi, più sobrietà e… È il nuovo “codice” del tifoso bianconero

    Le recenti immagini postate sui social da Pogba e Cuadrado e il rientro ritardato degli argentini hanno sollevato malumori. Da qui una minor tolleranza e il richiamo a un maggior senso di responsabilitàC’è meno tolleranza per le leggerezze e molta più attenzione su ciò che potrebbe riportare a un blackout. Il cambiamento nel mondo Juve è stato netto anche tra i tifosi, sempre più rigidi nella percezione dei fuori programma attorno alla squadra. LEGGI TUTTO

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    Cosa c’entrava quel terzino con la scomparsa di Emanuela Orlandi?

    Un comunicato spedito da Bari alla redazione milanese dell’Ansa nella mattinata del 17 ottobre 1983 fa un riferimento al giocatore laziale Spinozzi: inizia così per lui un calvario senza fine C’è un telefono che squilla nella redazione milanese dell’Ansa. È uno di quei telefoni da tavolo che ci sono negli anni 80, con il guscio e la cornetta di colore grigio e con il disco combinatore per comporre i numeri. Emette un trillo stridulo che offende i timpani. Però siamo nella redazione della più importante agenzia di stampa italiana e il suono di quel telefono si confonde con altre dieci, venti scampanellate. LEGGI TUTTO

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    Coubis, il baby gigante del Milan conteso da due nazionali

    Il capitano della Primavera rossonera ha doppio passaporto – romeno e italiano –, ma alla fine dovrebbe scegliere l’azzurro. Quest’anno Pioli ha iniziato ad aggregarlo ai grandi: debutto entro fine stagione? Così promettente da essere conteso da un paio di Paesi. Andrei Coubis è il capitano del Milan Primavera, ha 19 anni, guida la difesa e può scegliere tra due nazionali, l’Italia e la Romania. I suoi genitori sono di Bucarest, ma lui è nato e cresciuto a Milano. Dopo qualche presenza con Under 19 e Under 20, il ragazzo è andato dritto dalla Figc per parlare del suo passaggio in azzurro, tant’è che Eduard Iordanescu, c.t. della Romania, ormai si è rassegnato. LEGGI TUTTO

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    Gabbiadini lancia la Samp: “Siamo cresciuti, la salvezza ora è possibile”

    L’attaccante ha sfruttato lo stop del campionato per ritrovare la migliore condizione dopo l’intervento al ginocchio sinistro: “Sto bene, possiamo farcela. L’impresa della Salernitana insegna”Si volta pagina. L’obiettivo del ritiro sampdoriano in Turchia, appena concluso – parola di Manolo Gabbiadini -, è stato questo: liberare la mente dalle negatività e fare gruppo. “Diciamo che abbiamo lavorato duramente con l’unico obiettivo in testa di prepararci al meglio per la partita di mercoledì prossimo a Reggio Emilia con il Sassuolo. Ma il clima, oggi, è nettamente più sereno”. LEGGI TUTTO

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    Roma con la “dybalite”, ma adesso servono soprattutto i fatti

    È l’arte dell’attesa. A Roma ci sanno fare. Non dico a livello di maestri zen, ma quasi. In quanto a sentimentalità non si batte il tifoso giallorosso, il più estremo del pianeta e il più vicino all’amore stilnovista. Dei languori, dei sospiri e delle margherite eternamente sfogliate. Dell’appuntamento puntualmente mancato. L’appuntamento con la gioia, in attesa della Joya. Il callo gigantesco del domani che (forse) accadrà, in assenza dell’oggi che stenta ad accadere. In mancanza di storie eclatanti, alimentare il desiderio, cioè il vuoto. Scartare un pacco dono che non arriverà mai a destinazione. LEGGI TUTTO