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    Handanovic e il futuro: un ruolo “ufficiale” da vice o l'addio all'Inter per giocare

    Aveva iniziato il 2022-23 da capitano e da titolare, ma Onana lo ha sorpassato e le gerarchie sembrano cristallizzate. Se Samir accetterà un ruolo da riserva, resterà perché è stimato da spogliatoio e dirigenza. Altrimenti sarà addioGiugno e il momento delle scelte sono ancora lontani perché mancano 23 partite alla fine del campionato, la Champions 2022-23 non è ancora entrata nel vivo e devono essere assegnate sia la Supercoppa Italiana sia la Coppa Italia. Eppure, soprattutto per la porta nerazzurra, dopo la prima parte di stagione qualche riflessione in viale della Liberazione è già stata fatta. Perché rispetto alla scorsa estate le gerarchie sono cambiate e difficilmente i ruoli di Onana (titolare) e Handanovic (riserva) potranno essere invertiti di nuovo dal passare dei mesi. LEGGI TUTTO

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    Fuga di campioni e crollo dei ricavi: cosa rischierebbe la Juve senza Europa

    Danno d’immagine ma anche e soprattutto cataclisma economico: gli effetti della possibile esclusione dalla Champions fanno pauraA seguito dell’indagine aperta dalla Uefa sulle possibili irregolarità commesse dalla Juventus in tema di fair play finanziario (attraverso un falso in bilancio), è lecito chiedersi quanto potrebbe perdere il club in caso di esclusione dalla Champions League. LEGGI TUTTO

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    Il bibliotecario gli diede una lezione di tattica, e Sacchi s’inventò il pressing

    “Ti serve un libero? Crealo tu”. Una frase che fece capire allo stratega di Fusignano come rivoluzionare il calcio Il nome di Alfredo Belletti non entrerà nella storia del calcio. Non è stato un grande giocatore, né un grande allenatore. Di mestiere faceva il bibliotecario: passava le giornate a leggere e catalogare libri. A Fusignano, dove viveva, lo consideravano un pozzo di scienza. Quello che usciva dalla sua bocca era vangelo. “L’ha detto Alfredo…”, ripetevano i compaesani come se la voce di Belletti fosse una specie di sentenza. LEGGI TUTTO

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    Tre sfide in campo, tre sfide fuori: le “altre” partite della Juve nel 2023, la situazione

    Riepilogo delle puntate precedenti e la tripla sfida da reggere: Procura di Torino, Procura federale e UefaLo scudetto, la Coppa Italia, magari l’Europa League. Ma le partite della Juve per un 2023 che si preannuncia infuocato non sono da giocare solo dentro il rettangolo verde. L’inchiesta Prisma, aperta dalla Procura di Torino e per la quale anche Figc e Uefa hanno aperto un’indagine per verificare eventuali irregolarità attraverso i bilanci, impone al club altre partite da vincere extra campo. LEGGI TUTTO

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    Il Milan spinge De Ketelaere. Ha un mese per ritrovarsi, sennò rischia…

    Scudetto ed Europa non aspettano. E a Pioli servirà un belga finalmente decisivo: la sfida è farlo sbocciare in tempo per la ripresaMagari l’aria di inizio anno gli farà bene, come quella volta a Waregem: il 5 febbraio del 2020, a 18 anni, Charles De Ketelaere prese la patente del gol scattando sul filo del fuorigioco, raccogliendo la sponda di un compagno del Bruges e poi scavalcando il portiere dello Zulte in dribbling. LEGGI TUTTO

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    Juve, il “sistema” per pagare 8 milioni di debiti con i procuratori

    Commissioni non pagate “spostate” (fuori contabilità) su operazioni fittizie successive: le indagini della procura di Torino sembrano dimostrare una frequente strategia pianificata dai dirigenti “Se c’abbiamo un’operazione che è scarica, che è libera, magari ti ci mettiamo dentro”. Da una parte della cornetta c’è un dirigente della Juve, solitamente Manna o Cherubini. Dall’altra, un procuratore sportivo: tra gli altri, Lippi, Giuffrida, Pagliari e Galli (non indagati). LEGGI TUTTO