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    Scuffet, i cambi di modulo e un precedente che spaventa: tutto sul Cluj

    I romeni hanno già eliminato la squadra di Sarri dall’Europa League 2019-20, ci riproveranno ai playoff di ConferenceUna partita già vista. Nei play off di Conference League (si giocherà il 16 e il 23 febbraio) la Lazio affronterà i rumeni del Cluj. Fra le due c’è un precedente recente: nel girone di Europa League 2019-20 i biancocelesti persero 2-1 l’andata, vincendo 1-0 il ritorno (in rete Bastos e Correa). Quell’anno la squadra all’epoca allenata da Inzaghi arrivò terza nel girone, con il Cluj che riuscì invece a qualificarsi per il turno successivo. LEGGI TUTTO

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    I gol di Taremi, le idee di Conceiçao, il fattore Evanilson: come gioca il Porto

    La squadra lusitana, seconda in campionato dietro al Benfica, ha sorpreso tutti vincendo il girone ed eliminando l’Atletico Madrid: accoppiamento “morbido”, ma i Draghi non vanno sottovalutatiUn sorteggio che sorride all’Inter. I nerazzurri, da seconda del girone, pescano il Porto di Sergio Conceiçao, in nerazzurro dal 2001 al 2003. Il club portoghese è la seconda forza del campionato, a -8 dal lanciatissimo Benfica capolista. LEGGI TUTTO

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    Kamada l'arma segreta, il pericolo Gotze e il 3-4-2-1 di Glasner: tutto sull'Eintracht

    I tedeschi hanno vinto la scorsa Europa League, ma è una squadra molto diversa. Sono solo due i precedenti, che non sorridono al NapoliSalvatore Malfitano
    @malfitoto
    7 novembre
    – MilanoIl calcolo delle probabilità lo aveva anticipato. Delle cinque possibili avversarie del Napoli, tre erano tedesche e l’urna di Nyon ha indicato l’Eintracht Francoforte, campione della scorsa Europa League. La squadra di Oliver Glasner è quinta in Bundesliga con 23 punti dopo tredici giornate, ma è pienamente in corsa per un piazzamento migliore: il Bayern Monaco capolista, infatti, dista soltanto cinque lunghezze. Il momento nel complesso è positivo, nelle ultime sette gare sono arrivate sei vittorie e una sola sconfitta in tutte le competizioni. LEGGI TUTTO

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    La Juve ritrova la fame e l’Inter i dubbi. Sarri torna sul podio. Mou, dov’è il gioco?

    Allegri a due punti dal terzo posto, ma il Napoli resta lontano. Inzaghi, troppi cinque ko. La Conference ha nascosto alcuni limiti della Roma. Lazio poco sarriana ma serviva vincere Guai a chi perde, aveva sintetizzato ieri la Gazzetta presentando Juve-Inter, sfida tra nobili in difficoltà di classifica rispetto a un Napoli rullo compressore e a un Milan che pur tra qualche affanno resta in scia. Ebbene i guai sono di Inzaghi che pensava di aver ritrovato la sua Inter grazie una buona striscia di risultati e a una meritata qualificazione in Champions. LEGGI TUTTO

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    Il giorno più bello di Pirri, che fece impazzire Baresi e il Milan

    Era il 25 settembre 1994 e la Cremonese battè in rossoneri spinta dalle magie del talentino grigiorosso. Che però, a differenza dei suoi amici Totti e Del Piero, con cui giocava nelle giovanili azzurre, nel 2006 trattava l’ingaggio con il Bassano, Serie C2 Il giorno più bello della sua vita durò quarantacinque minuti. Dalle 16 alle 16.45 di domenica 25 settembre 1994. Indossava la maglia grigiorossa della Cremonese, numero 16 sulla schiena. Lo stadio Zini era stracolmo di gente, tutta venuta per ammirare il grande Milan campione d’Italia e campione d’Europa in carica. Silvio Berlusconi, da qualche mese presidente del consiglio, era rimasto a Roma a decidere le nomine per la Rai e a cercare di far sbollire la rabbia a Umberto Bossi. LEGGI TUTTO