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    La A e i libri in campo: Allegri è il “Fabbricante di lacrime”, “Mi dispiace” il testo giusto per Inzaghi…

    La Lega Serie A scende in campo a sostegno di #ioleggoperché, l’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Editori per aiutare le biblioteche scolastiche. Fino al 13 novembre si possono comprare libri da regalare alle scuole iscritte all’iniziativa Anche oggi, come ieri, i calciatori faranno squadra e giocheranno per i libri. La Lega Serie A scende in campo a sostegno di #ioleggoperché, l’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Editori per aiutare le biblioteche scolastiche. Fino al 13 novembre si possono comprare libri da regalare alle scuole iscritte all’iniziativa. Fatelo. Andate in libreria. Ogni scuola è un porto di sogni, in cui bambini e ragazzi fanno rifornimento di idee prima di salpare nel mondo. Più i porti saranno pieni di libri, più i sogni degli studenti andranno lontano. Oggi i bambini che accompagneranno le squadre al centro del campo terranno in mano un libro. Anche i giocatori, l’arbitro e i due capitani che se li scambieranno. In fondo, pure un libro è una squadra: ogni pagina non gioca per conto suo, ma è connessa alle altre dal filo invisibile della trama. Ecco, la Juve di Allegri finora è stata un romanzo strampalato, con qualche bella pagina (Di Maria, Vlahovic…), ma senza trama di squadra. Inzaghi invece, dopo qualche capitolo confuso, ha ritrovato un solido senso tattico. Juve-Inter è il partitone che chiude la domenica. Circolano anticipazioni sui libri che si porteranno in campo i protagonisti. Ad Allegri, che ha dato molte delusioni ai tifosi, pare sia toccato il “Fabbricante di lacrime”. bestseller di Erin Doom, Per Inzaghi: “Mi dispiace” di Kate Bucknell. LEGGI TUTTO

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    È un Milan che non molla mai: 17 gol nei secondi tempi, nessuno fa meglio

    Il centro di Giroud allo scadere ha allungato l’elenco delle reti rossonere realizzate nella ripresa. Pioli: “Fa parte della nostra mentalità restare in partita fino alla fine”Il Milan è una squadra educata. Nel senso di educata dal suo allenatore. Pioli nell’ultimo triennio ha trasmesso ai suoi giocatori svariate virtù: ha insegnato a credere in se stessi, ha consegnato chiare nozioni tattiche, ha spiegato come non avere timore di San Siro, ha offerto mille vie per arrivare al gol. E ha trasmesso la consapevolezza che nulla è perduto fin quando non si rientra negli spogliatoi. Quante volte, in questa stagione ma anche la scorsa, i tifosi si sono ritrovati a dire, dopo una vittoria, la fatidica frase: “Qualche anno fa questa partita non l’avremmo portata a casa”. LEGGI TUTTO

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    Noemi: “Io, Totti e il derby: ecco perché la Roma è una passione di famiglia. E con Mourinho…”

    La cantante romana tifosissima giallorossa come il papà e il nonno: “All’Olimpico sin da bambina, il sogno è un concerto lì. A festeggiare come dopo il successo in Conference” Un amore che c’è sempre stato, nonostante una mamma juventina che non ha scalfito la sua passione per i colori giallorossi. Perché per Noemi (nome d’arte di Veronica Scopelliti) la Roma è un punto fermo. Fin da bambina, quando si è appassionata al calcio anche grazie ai colpi da campione di Francesco Totti. Un idolo che incarna uno dei suoi primi ricordi all’interno dell’Olimpico, lo stadio dove lo scorso maggio ha esultato per la vittoria della Conference League insieme al marito Gabriele Greco. LEGGI TUTTO

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    Paulo Sousa: “Juve, non fare come il Barça: l'Inter può farti male quando riparte”

    Il doppio ex legge la sfida: “Bianconeri penalizzati dagli infortuni, i nerazzurri hanno la miglior rosa della Serie A. Inzaghi bravo con l’eredità di Conte, prima di giudicare Allegri ricordatevi quello che ha vinto…””Io e Pirlo eravamo simili. Venivamo dalla trequarti. Quando mi hanno spostato davanti alla difesa avevo un’altra visione per i passaggi verticali”. Chissà quanto vale oggi un play come Paulo Sousa, straordinario regista della prima Juve di Lippi, campione d’Europa con il Borussia, quindi anche all’Inter. Diventato allenatore “visionario”, dopo due anni nella Fiorentina ha preso “decisioni più pragmatiche, andando in Cina e Brasile. Ma ho parlato con mia moglie e deciso: resto in Europa. Il mio obiettivo è l’Italia. Mi sento a casa”. Juve-Inter è la sua partita. LEGGI TUTTO

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    Calabresi: “Deciderà Pellegrini”. Pannofino: “Occhio a Cancellieri…”

    I due protagonisti della serie cult, tornata con la quarta stagione su Disney+, sono divisi dalla fede calcistica e si punzecchiano su tutto, dal giallo a Milinkovic a chi porti fortuna allo stadioSentire Biascica e René Ferretti discutere di Roma e Lazio rientra tra le esperienze “segnanti” della vita. E gli amanti di Boris, da poco tornato con la sua attesissima quarta stagione su Disney+, possono capirlo. Per questo abbiamo messo insieme, in una chiamata tripla, Paolo Calabresi, còre giallorosso, e Francesco Pannofino, biancoceleste doc. Questo è il risultato. LEGGI TUTTO

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    Per chi tifano i romani? La mappa del tifo dei quartieri della Capitale

    Un’indagine svela che il rapporto tra i supporter giallorossi e quelli biancocelesti a Roma è circa di 3 a 1. E non solo… C’è un racconto del ciclo dei cavalieri della Tavola Rotonda in cui chiedono al potente Sir Gawain se – obbligato a scegliere – preferisse che la sua amata apparisse bella solo ai suoi occhi e brutta invece a quella degli altri o il contrario. Il gran guerriero scelse la prima strada: meglio che la sua dama fosse unica solo per lui. Ebbene, nel calcio invece sembra che il valore della condivisione a volte prevalga su quello della propria esclusiva passione. Così, alla vigilia del sentitissimo derby di Roma, torna a riaffacciarsi l’antica diatriba fra tifosi giallorossi (più numerosi) con quelli biancocelesti (più antichi). LEGGI TUTTO