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    Bremer-Skriniar e gli altri: Juve-Inter, tutti gli intrecci di mercato presenti e futuri

    Dal passaggio di Marotta in nerazzurro a quello mancato di Nedved agli intrighi in panchina per Allegri e Inzaghi, fino all’incrocio Bellanova-Cambiaso e al destino di Dzeko e Cuadrado: la rivalità vive anche di affari fatti e affari sfumati, per colpa dell’avversaria storica Juve-Inter non è una partita come le altre. Da sempre: in campo e fuori. Sul mercato è uno dei duelli più classici del calcio italiano, e anche negli schieramenti attuali ci sono molte storie che raccontano intrecci e scherzi del destino. Tra le due realtà la concorrenza è spietata, ci si ritrova spesso sulle tracce di giovani promesse del calcio giovanile o di quei campioni – soprattutto stranieri – che possono fare la differenza in Serie A. Negli ultimi anni i due club si sono battuti soprattutto su quei profili emersi nel nostro campionato dai club medio-piccoli: sui meritevoli del passaggio in un top club, è stata guerra fino all’ultimo milione. LEGGI TUTTO

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    I dieci perfetti sconosciuti (più o meno) della stracittadina di Roma

    Qui si narra di gente che ha un appuntamento col destino, ma mica lo sa quando, come e dove. 10 perfetti sconosciuti per il derby di Roma, 10 piccole storie per 10 grandi imprese. Sbucati dal nulla all’improvviso, questi eroi per caso hanno scritto pagine del romanzo di Lazio e Roma e poi – è il lusso più straordinario – sono spariti, si sono eclissati, sono andati a giocare altrove accompagnati per sempre dall’ombra felice di un attimo che li ha consegnati alla Storia. LEGGI TUTTO

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    Barbieri, il piccolo Cancelo che la Juve strappò a Simeone e Allegri rivuole in panchina

    Allegri lo ha fatto esordire in Champions contro il Psg e domani lo riconvoca coi grandi per la sfida all’Inter. Alle radici di un talento che un giorno impressionò persino RonaldoDomani al Moccagatta di Alessandria sarebbe in programma il derby piemontese tra Juve Next Gen e Novara, per Tommaso Barbieri il presente contro il passato. Ma lui non ci sarà. Di quel bravo ragazzo all’apparenza timido ma con una grande garra addosso si è accorto da tempo anche Max Allegri, che qualche giorno fa gli ha concesso il debutto in prima squadra e in Champions League e pare deciso a tenerlo ancora con lui alla Continassa convocandolo per la gara con l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Dal cameo di Platini alla maglia di Sforza: quando Juve-Inter si gioca al cinema

    Quella fra bianconeri e nerazzurri è anche una sfida culturale, che ha riempito di temi e di icone la filmografia italiana Ciak, Gol. Juventus vs Inter è anche una sfida cinematografica tra due club che hanno accompagnato la storia della settima arte fin dall’origine. Il cinema nasce ufficialmente nel 1895 (vedi alla voce fratelli Lumière), la Juventus due anni dopo (1897), l’Inter arriva a chiudere il cerchio nel 1908 quando i film – grazie all’intuizione di uno sceneggiatore francese, Alfred Capus – cominciano ad essere montati con una connessione tra un’inquadratura e quella precedente: è la scoperta dell’acqua calda, che però cambierà il nostro modo di sognare. Nel cinema italiano i due club ricorrono con frequenza, tra battute, riferimenti al tifo, personaggi più o meno aderenti alla realtà. LEGGI TUTTO

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    Trucchi vecchi, ruoli nuovi: quando Locatelli imparava da Calhanoglu

    Cinque anni fa a Milanello: colpo dell’estate il turco, giovane promettente l’altro. Con Montella prima e Gattuso poi giocano insieme e si conoscono. Stavolta allievo e maestro saranno contro. Anche per necessità La prima volta in campo insieme il 3 agosto 2017, Milan-Universitatea Craiova, terzo turno preliminare di Europa League. Calha era appena arrivato, uno dei tanti acquisti del super mercato rossonero guidato da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Era l’estate delle “cose formali”, di Bonucci e André Silva, di Conti e Biglia, di Kessié e Kalinic. Del turco, appunto. Di quegli acquisti non è rimasto nessuno. L’ex Leverkusen è entrato al 65’ al posto di Suso, nel tridente davanti. Dietro di lui, a centrocampo, un giovanissimo Manuel Locatelli, allora 19enne. LEGGI TUTTO

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    Sernicola: “Mi alleno in garage, faccio gli gnocchi e voglio salvare la Cremonese”

    Il difensore grigiorosso: “La gavetta mi è servita tanto. Auteri da centrale mi spostò sulla fascia, con Alvini ho fatto un altro step. E non smetto mai di imparare”Un allenamento, di tecnica, lo fa nel garage di casa sua, gli altri due, palestra e lavoro con la squadra, al centro Arvedi, a Cremona, dove Leonardo Sernicola, 25 anni di Civita Castellana (Viterbo), ci accoglie vestito come oggi tutti quelli della sua età: felpa, pantaloni della tuta, sneakers e beauty molto chic. Ma alt, non fermatevi all’apparenza. Il duttile esterno destro della Cremonese, che sta stupendo tanti (un gol in campionato, due in coppa Italia), arrivato in A dopo una lunga e complicata gavetta, ha il diploma di liceo scientifico, una sorella, Beatrice, laureata in Giurisprudenza, un papà commercialista, una mamma chef. LEGGI TUTTO