consigliato per te

  • in

    Giroud, che affare! Il Milan se lo tiene stretto e lavora così sul rinnovo

    L’attaccante rossonero ha un ingaggio di circa 3,5 milioni ma ha convinto tutti per la sua affidabilità: il club potrebbe ritoccarlo verso l’alto fino al 2024, inserendo un’opzione per l’anno seguente. E intanto pensare a qualche gioiellino da affiancare agli esperti Oliviero bomber vero non è soltanto uno slogan a uso e consumo degli appassionati tifosi del Milan. Ma si tratta di una sacrosanta verità legata al calciomercato: Giroud è stato un affare, l’operazione a parametro zero dell’estate 2021 ha dato risultati di ogni tipo. LEGGI TUTTO

  • in

    Un solo lampo in mezzo al buio, quanto pesa il ritorno di Chiesa

    Di nuovo in campo in Champions dopo il grave infortunio a un ginocchio, che cosa cambierà negli equilibri e nei risultati della Juve Mancava grossomodo un quarto d’ora al termine di un girone di Champions che oscillava fra la mortificazione e la catarsi. Fra l’evidente perdita di sostanza d’un vecchio squadrone che non c’è più e l’autocoscienza di questa situazione, l’affioramento dal subconscio delle responsabilità, l’analisi spietata della distanza dalla forza rappresentata bene dalle due avversarie superiori, capaci di prendersi tutto dalla Juventus: il Psg (cioè la collezione di campioni, l’instant team che i bianconeri vorrebbero essere) e il Benfica – la visione di un calcio pensato, evoluto, che la Juventus ha tentato di essere un paio di stagioni fa, credendoci poco, preferendo prima ammirare e contare i gol di Ronaldo e poi tornare a rifugiarsi nel ricordo di se stessa. LEGGI TUTTO

  • in

    Morale, infermeria e mosse a sorpresa: ecco come stanno Juve e Inter

    Il punto sulle protagoniste del big match della 13ª giornata, messe a confronto secondo condizione fisica e mentale, giocatori determinanti e mosse a sorpresaCome si presentano Juve e Inter per il derby d’Italia n° 179 in campionato? Proviamo a mettere le due squadre a confronto, in vista del big match della 13ª giornata (all’Allianz Stadium domenica alle 20.45). I precedenti a Torino vedono la Juve in vantaggio per 61 vittorie contro 12, a fronte di 16 pareggi. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, Kiwior visto da vicino: domani in campo, poi sul mercato

    Il 22enne polacco si sta imponendo come uno dei giovani difensori più promettenti d’Italia. Ora gli tocca Giroud, Maldini intanto prende nota… Il Milan se n’è accorto prima di Lewandowski. Il siparietto tra la punta da seicento gol e il difensore debuttante è andato più o meno così: Robert richiama un ragazzo dello staff durante la rifinitura e chiede informazioni su quel ragazzo dal mancino fino, di poche parole, all’esordio con la Polonia. “Bravino, ma chi è? E perché non l’abbiamo chiamato prima?”. Da un lato il bomber, la star, dall’altro un centrale di 22 anni appena arrivato in nazionale in punta di piedi. Si chiama Jakub Kiwior ed è una delle rivelazioni della Serie A. LEGGI TUTTO

  • in

    Dzeko e quel vecchio flirt con la Juve (mai realizzato). Ora Edin deve fare il Lukaku

    Più volte l’attaccante e i bianconeri sono stati vicini a un “sì”, ma all’altare non sono mai arrivati. Adesso il bosniaco deve battere Allegri e far dimenticare ai tifosi l’assenza prolungata di Big RomA volte ci sono delle storie che semplicemente non sono destinate a concretizzarsi. Amicizie, relazioni d’amore, rapporti di lavoro. L’attrazione tra Edin Dzeko e la Juventus si incasella nell’ultima casistica, ma molti si sarebbero aspettati fuochi d’artificio in bianconero per il bosniaco. Più volte in passato il nome dell’attaccante è stato sull’agenda degli uomini mercato a Torino e in qualche caso la firma era parsa addirittura imminente. Non è mai arrivata e domenica l’interista Dzeko sarà una delle principali minacce per la squadra di Allegri. LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta-Napoli è la partita di Jeppson, il centravanti che doveva riscattare il Sud

    A Bergamo conobbe l’Italia, l’anno dopo Achille Lauro firmò per lui un assegno da 105 milioni, cifra mai spesa per un calciatore fino ad allora. E quando gli fecero fallo un tifoso dagli spalti urlò… Hasse Jeppson non era un giocatore, ma una metafora. Si usava il suo nome per dire altro. Era ’o Banco ‘e Napule; era il centravanti che con i suoi gol avrebbe dovuto dare forma e sostanza al riscatto del sud; era il calciatore, forse il primo, che venne usato per fare promozione politica, vera e propria campagna elettorale; infine, era un sogno e, come dopo tutti i sogni, ci si risvegliò e si scoprì che era stata una storia bellissima, ma durata troppo poco. Atalanta-Napoli è la sua partita. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan con la difesa a tre? Chi ne beneficia e chi ne farebbe a meno

    Pioli a settembre l’aveva detto: “Ce l’ho in testa da tempo”. E contro il Salisburgo ha proposto questo assetto proprio in uno snodo chiave della stagioneEccola lì, la difesa a tre. Nel momento più importante – finora – della stagione, nella partita senza paracadute, Stefano Pioli ha messo sul tavolo la carta che ha fatto saltare il banco. LEGGI TUTTO