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    Juve in crisi d’astinenza da Chiesa: il fuoriclasse che è mancato, cosa aspettarsi ora

    L’ex viola si era ritagliato un profilo internazionale senza cui sono arrivati due naufragi in Champions. Allegri ha iniziato un lavoro sulla sua evoluzione più vicino alla porta, che lo attende al rientro. Incrociandosi con il tema del modulo Un disperato bisogno di Chiesa. Il fatto che la Juventus si sia dovuta abituare a farne a meno per quasi mesi, prima del ritorno in campo col Psg, non toglie che senza di lui manchi un fuoriclasse, il giocatore che nel suo primo anno e mezzo in bianconero era stato trascinante, mascherando da solo col proprio rendimento tanti nodi poi venuti al pettine. Compresi i naufragi in Europa in sua assenza. LEGGI TUTTO

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    Totti-Blasi, nel contenzioso c'è anche la scuola calcio (in mano a Ilary)

    Fatturato da 115mila euro, utili da 30mila: il 90% delle quote è intestato a lei e l’ex suocero è il presidente. Un’altra grana nelle trattative per la separazione Non solo scarpe, borse e preziosi orologi. Nella disputa legale tra Francesco Totti e Ilary Blasi rischia di finire anche la Totti Soccer School, la scuola calcio intitolata all’ex numero 10 della Roma. LEGGI TUTTO

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    Da Fagioli a Volpato, l’Italia scopre i giovani. Emergenza o progetto?

    Gli exploit di Juventus e Roma raccontano di un vento che sta cambiando? Forse. Certo è che per fare come all’estero la strada è ancora lungaPrima Fagioli, poi Volpato. Generazione Z. L’interesse e perfino l’entusiasmo suscitati dagli autori delle reti grazie alle quali Juventus e Roma nell’ultima giornata di campionato sono venute a capo di due partite complicate meritano qualche ulteriore riflessione. Sono la conferma che il vento sta cambiando, che finalmente pure in Italia i giovani calciatori cominciano a trovare lo spazio che meritano e che serve alla loro crescita oppure sono poco più che due lampi nel buio? LEGGI TUTTO

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    Arte e ribellione: la Veronica, il dribbling del torero, e il mistero su chi la inventò

    Passarsi il pallone da un piede all’altro mentre col corpo ruota su se stesso, un atto sublime per pochi artisti. Ma chi fu il primo? Una pista passa dall’Argentina e va a Parigi, un’altra dall’Austria…Italo Calvino, nella prima delle sue “Lezioni americane”, sostenne le ragioni della leggerezza contro quelle del peso, il che significava per lui uscire dall’opacità del mondo, dall’inerzia e delle complicazioni. La ricerca della leggerezza era (ed è) soprattutto la ricerca dell’equilibrio e della semplicità. E poi volteggiava con le parole tra una citazione di Ovidio e una di Lucrezio, tra una poesia di Cavalcanti e un dialogo di Shakespeare, giungendo alla conclusione che la leggerezza è un valore (anche morale) da portarsi nel Terzo Millennio. Nel calcio esiste un gesto che, più degli altri, è simbolo di leggerezza: la “veronica”. LEGGI TUTTO