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    Sacchi: “Milan, se pensi già all’Europa il Toro può fermarti. De Ketelaere? Ha paura…”

    L’ex tecnico rossonero: “A Udine ho rivisto i granata che mi avevano entusiasmato. Pioli e Juric sono nati tattici e stanno diventando strateghi. Pellegri può esplodere se resta umile, e mi piace molto anche Ricci…” Il sabato di Arrigo Sacchi è stato scandito dai rimbalzi del pallone. Ha iniziato a ora di pranzo con Leicester-Manchester City (“Haaland attacca benissimo gli spazi, senza di lui Guardiola ha faticato perché molti giocatori erano troppo fermi”), poi ha proseguito con Brighton-Chelsea (“E sono contento per De Zerbi. Misi una buona parola per lui quando il Sassuolo decise di prenderlo”) e naturalmente ha seguito con attenzione anche la Serie A. LEGGI TUTTO

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    Allegri, i giovani hanno dato la scossa. E ora chiedono spazio

    Soulé, Fagioli, Iling e non solo: tra il finale col Benfica e il colpo di Lecce la Juve l’hanno trascinata loro. Alcuni di loro parevano destinati al prestito, ma adesso…Il finale con il Benfica e la vittoriosa trasferta di Lecce hanno urlato forte un indirizzo per il futuro prossimo della Juventus: spazio ai giovani. Il sangue fresco, in termini atletici ma anche nervosi, con cui i ragazzi di Allegri in Portogallo hanno fatto sorridere in una serata disastrosa e in Salento hanno condotto la squadra alla vittoria è la nuova linfa dei bianconeri. Sempre che le prospettive della stagione non cambino adesso l’approccio. LEGGI TUTTO

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    Fagioli, 4 anni fa la “profezia” di Allegri. Ma prima di oggi solo una manciata di minuti

    Nel 2018 il tecnico bianconero aveva parlato benissimo del giovane centrocampista, invitando tutti “a non stressarlo con gli schemi”. Ecco come si è arrivati al gol decisivo di Lecce Il suo idolo, Alessandro Del Piero, lo avrebbe fatto così. Lo avrà immaginato tante volte il primo gol in Serie A, Nicolò Fagioli, ma forse il pensiero più ottimistico non aveva mai osato ad avvicinarsi così tanto alla realtà. La perla che regala i tre punti contro il Lecce è una delle sue, averla tirata fuori in massima serie e in un match cominciato dalla panchina fa però un certo effetto. LEGGI TUTTO

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    Dalle critiche al riscatto a suon di gol: Dzeko, Jovic e un futuro da scrivere

    A 37 anni, Edin deve decidere se rimanere all’Inter. Il serbo invece ha appena cominciato a prendersi la FiorentinaLa Lazio aspetta Immobile, poi deciderà se prendere un vice a gennaio. Il Napoli si gode l’alternanza e l’abbondanza in nome della qualità, Simeone fa doppietta in Champions e magari non entra in campionato, un lusso autentico per Spalletti. Il Milan riavrà Ibrahimovic a gennaio, non c’è mercato che tenga adesso per il reparto offensivo se non il desiderio di individuare un grande talento per la prossima estate. LEGGI TUTTO

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    Torino, Milano, Trieste: l’itinerario della partita del cuore di Pobega

    Domani Tommaso affronta la squadra e l’allenatore che lo hanno lanciato: sentimenti, storie e progetti di un calciatore tutt’altro che banale“Ma oltre a ciò che vediamo tutti allo stadio, che cosa si può dire di Tommaso fuori dal campo?”: la domanda, a chiunque viene posta, cade puntualmente nel vuoto. O meglio: si mette inesorabilmente in fila una sfilza di “bravo ragazzo”, “grande persona senza grilli per la testa”, “il ritratto della normalità”. Chi cerca aneddoti forti o copertine esagerate, può serenamente saltare il campanello di casa Pobega. Che poi, occorre capire che cosa significa normalità. Quali criteri assegnarle. E un calciatore professionista che a dicembre si laureerà in Economia aziendale – con una tesi in cui c’è di mezzo anche il suo Milan – di certo così normale non è. LEGGI TUTTO