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    Il Napoli è già bello, se poi Osimhen gli dà luce e musica…

    Il nigeriano ha dovuto riaffermarsi in una squadra che aveva imparato a volare senza di lui. E l’ha migliorataGioca per riprendersi tutt’ chell che è “o nuost”, o meglio: che fu suo, prima dell’infortunio e che adesso dovrà condividere perché è il Napoli più forte in cui ha mai giocato, che senza di lui – Victor Osimhen – ha solo vinto, convinto, stravinto. Gioca avvinto da un desiderio infinito: mai vista tanta carica, tanto carburante. Al suo talento si è aggiunta la paura di perdersi qualcosa, vedendo gli altri dominare in Italia e in Europa. LEGGI TUTTO

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    Cambiaso: “Stavo per smettere, ora sogno la Champions. Non mi sento arrivato”

    Il laterale in prestito dalla Juve: “Vorrei fare 2 gol e 5 assist. Arnautovic mi sgrida e mi sveglia. I miei idoli? Cancelo e Curry”È di proprietà della Juve, ha un soprannome da… Inter e passa le giornate calcistiche con uno “dei calciatori più forti con i quali abbia giocato, Marko Arnautovic. Lui, calcisticamente, ti cambia la vita”. Andrea Cambiaso è di quelli che non sanno cosa significhi banalità e paura. “Rischiare mi piace” dice lui, terzino ambidestro ma mancino di nascita, figlio della gavetta, anima (fra le tante… buone) dell’Under 21 e di Thiago Motta che convince Bologna. LEGGI TUTTO

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    Dzeko, l’Europa e il futuro: può restare all’Inter, le basi della trattativa

    Lukaku stasera tornerà “solo” in panchina: accanto a Lautaro ci sarà Edin che, a dispetto dei 36 anni, finora si è rivelato importante. E un altro anno da centravanti part time non è un’utopia, a patto che…Edin Dzeko vuole vivere un altro pomeriggio da protagonista in Champions. Come quello all’andata proprio sul campo del Viktoria Plzen quando, grazie a un suo gol e a un suo assist (per Dumfries), l’Inter conquistò la Boemia e si presentò in condizioni ottimali di classifica alla doppia sfida contro il Barcellona. LEGGI TUTTO

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    “In Italia comanda Agnelli, a Pisa comando io”

    Cento anni fa nacque Romeo Anconetani, il proprietario-cult per eccellenza: scaramantico, talent scout, irascibile, visionario, pensieri e opere di un uomo che ha creato una storia irripetibile Spargitore di sale sul terreno dell’“Arena Garibaldi”, con dosaggio variabile a seconda dell’importanza della partita, come un qualsiasi fattucchiere, chiromante, indovino. E per essere indovino Romeo Anconetani, lo era, quanto ad acquisti azzeccati pescando in giro per l’Europa nomi sconosciuti grazie alla rete di osservatori e informatori che contribuivano ad aumentare le pagine del suo archivio miracoloso, che portava il suo nome: l’Archivio Anconetani, al quale attingeva mezza Serie A in fase di calciomercato. LEGGI TUTTO

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    Prima Diaz, ora Leao: il Milan e l’arte dei gol da metà campo

    Rafa contro la Dinamo a segno in solitaria partendo da centrocampo: è il suo secondo centro in Champions, lui e i rossoneri crescono insieme. E con la trattativa per il rinnovo si punta ad allungare la crescitaPrima o poi qualcuno a Milanello dovrà raccontarci – può essere l’allenatore stesso, ma va benone anche un giocatore qualsiasi – se quest’anno, lungo le settimane, sui campi ben pettinati di Carnago il Milan si allena per segnare anche su iniziative volutamente individuali. Sì perché siamo al terzo indizio nello spazio di diciassette giorni, e allora il sospetto è lecito. Prima Diaz con Juve e Monza, adesso Leao a Zagabria. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “A questa Juve depressa serve una rivoluzione. Milan luci e ombre”

    Le due facce della giornata di Champions: quella soddisfatta dei rossoneri e quella triste dei bianconeriLa prima giornata di Champions per le italiane è come una moneta: c’è la faccia allegra e soddisfatta del Milan e c’è quella triste e depressa della Juve. La squadra di Pioli va in Croazia e, nonostante un avvio titubante, ha la forza di prendere di petto la partita contro la Dinamo Zagabria, con coraggio e generosità, in un ambiente tutt’altro che facile. LEGGI TUTTO

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    Juve, ritrovata la carta di Cristiano Ronaldo: vale 20 milioni

    Secondo la Procura di Torino quella cifra per il portoghese non sarebbe stata inserita nel bilancioDalla nostra inviata Fabiana Della Valle26 ottobre
    – LisbonaCompensi agli agenti per operazioni inesistenti, contratti depositati in Lega per la riduzione degli stipendi che sarebbero diversi dalle scritture private ritrovate nelle perquisizioni e la famosa carta di Ronaldo, ritrovata, che ha un valore di quasi 20 milioni. Sono queste le novità che emergono dalle 19 pagine del capo d’accusa dell’inchiesta Prisma, in cui sono indagati 15 dirigenti ed ex della Juventus (tra cui Agnelli, Nedved e Arrivabene) oltre al club come persona giuridica, per falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato. LEGGI TUTTO