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    Juve, ritrovata la carta di Cristiano Ronaldo: vale 20 milioni

    Secondo la Procura di Torino quella cifra per il portoghese non sarebbe stata inserita nel bilancioDalla nostra inviata Fabiana Della Valle26 ottobre
    – LisbonaCompensi agli agenti per operazioni inesistenti, contratti depositati in Lega per la riduzione degli stipendi che sarebbero diversi dalle scritture private ritrovate nelle perquisizioni e la famosa carta di Ronaldo, ritrovata, che ha un valore di quasi 20 milioni. Sono queste le novità che emergono dalle 19 pagine del capo d’accusa dell’inchiesta Prisma, in cui sono indagati 15 dirigenti ed ex della Juventus (tra cui Agnelli, Nedved e Arrivabene) oltre al club come persona giuridica, per falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato. LEGGI TUTTO

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    Juve mortificata, tutte le colpe di Allegri: resta per contratto, ma il destino è segnato

    In Champions 4 sconfitte in 5 partite, un fallimento clamoroso: senza gioco e senza anima, i bianconeri a picco già a ottobre. Il caso della scelta di Gatti. E meno male che i ragazzi del 2003 salvano la dignitàSe anche questa non è stata un’umiliazione come in Israele, è solo perché tre ragazzi del 2003 in una manciata di minuti hanno salvato la dignità – almeno quella – della Juve: il 4-3 di Lisbona sembra onorevole ma l’andamento della partita non lo è stato per 75 minuti, finché non sono entrati Miretti, Soule e Iling. Il percorso della squadra di Allegri in Champions, insomma, rimane disastroso, addirittura fallimentare: in cinque partite ha perso quattro volte, arrendendosi a squadre fenomenali come il Psg, forti come il Benfica (due volte), modeste come il Maccabi Haifa (che in Francia ne ha presi sette). I bianconeri sono già fuori dalla coppa che vale di più: mortificante. LEGGI TUTTO

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    Inter, l'ultimo degli Esposito studia da bomber e punta la prima squadra

    Il più piccolo dei fratelli, Francesco Pio, cerca di farsi nella Primavera di Chivu dopo aver fatto faville tra Under 17 e Under 18 e aver saggiato la nazionale in estate. Mix di tecnica e potenza, il 17enne di Castellammare sogna un futuro da protagonista in maglia nerazzurraLa stoffa, il dna e la tenacia: Francesco Pio Esposito ha tutto per prendersi l’Inter, parola di chi lo vide tirare i primi calci a un pallone nelle giovanili del Brescia e di Salvatore, il fratello più grande, che anni fa ci mise la mano sul fuoco. “In famiglia siamo tutti bravi, il calcio è un dono. Ma il più piccolo è il più forte di tutti”, garantì Salvatore commentando l’ingresso del fratello nelle giovanili nerazzurre. Due anni dopo, il più piccolo di casa Esposito continua a crescere coltivando le potenzialità messe in mostra sin dall’approdo nell’Under 17 di Tiziano Polenghi. LEGGI TUTTO

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    Voleva essere Iniesta, ora sogna il Maradona: Alastuey, il maghetto catalano di Napoli

    Era una grande promessa in blaugrana, poi nella trattativa per Kepa lo segnalano a Giuntoli: adesso illumina la Primavera azzurraLa Primavera del Napoli è tornata a splendere: penultima in classifica, cinque sconfitte su sei in campionato e figuracce in Youth League fino a poco fa, poi è cresciuta. Merito anche di un ragazzino dall’accento spagnolo, mancino, già gioiello del Barcellona, che ha scelto Napoli per ritrovare la luce dopo il buio di un brutto infortunio al ginocchio: “Come Maradona nel 1984!”, urla qualcuno suoi social: “Questo è forte, portiamolo in prima squadra”, suggeriscono altri. LEGGI TUTTO

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    Ibra, il rap e quella “soffiata”: chi è Mangiameli, il nuovo gioiellino del Milan

    L’attaccante classe 2005 ha esordito nella squadra di Abate con una doppietta. A 10 anni stava per andare all’Atalanta, poi la telefonata che ha cambiato tutto “Ma l’avete mai notato questo Mangiameli? Il padre mi ha detto che l’Atalanta lo vuole vedere domani”. Federico ha appena 10 anni ma già tanti gol alle spalle. Gioca nel Cimiano, una squadra affiliata al Milan che però non si è ancora accorto di lui, tanto che da Bergamo sono pronti ad affondare il colpo per mettere le mani su questo piccolo attaccante capace di segnare a raffica. LEGGI TUTTO

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    Huijsen, sulle orme di De Ligt: la Juve ha il gigante del futuro

    Difensore 17enne della Primavera, è alto quasi due metri e segna come un attaccante. Suo padre Donny era considerato il nuovo Cruijff ma si rovinò fuori dal campo Rivivere grazie al figlio, tornare a sognare attraverso i suoi sogni. È quello che sta succedendo a Donny Huijsen, che oggi segue il suo Dean – difensore 17enne della Juventus Primavera – ma che negli anni ’80 era una promessa del calcio olandese. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze e stipendi: i conti della Juve che non tornano alla Procura

    L’indagine torinese si sovrappone all’attività di Consob e Deloitte: ecco l’analisi dei bilanci nel mirino, tra Covid, scambi di giocatori, manovre e ricapitalizzazioni Tra il 2019 e il 2021 gli azionisti della Juventus hanno riversato nelle casse bianconere 700 milioni. Una doppia ricapitalizzazione da record: nessun club italiano ha beneficiato di un apporto di “equity” così elevato al tempo della pandemia. Sembra paradossale che proprio quei bilanci, alimentati da tale massa di denaro, siano finiti nel mirino di inquirenti e authority. LEGGI TUTTO