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    Voleva essere Iniesta, ora sogna il Maradona: Alastuey, il maghetto catalano di Napoli

    Era una grande promessa in blaugrana, poi nella trattativa per Kepa lo segnalano a Giuntoli: adesso illumina la Primavera azzurraLa Primavera del Napoli è tornata a splendere: penultima in classifica, cinque sconfitte su sei in campionato e figuracce in Youth League fino a poco fa, poi è cresciuta. Merito anche di un ragazzino dall’accento spagnolo, mancino, già gioiello del Barcellona, che ha scelto Napoli per ritrovare la luce dopo il buio di un brutto infortunio al ginocchio: “Come Maradona nel 1984!”, urla qualcuno suoi social: “Questo è forte, portiamolo in prima squadra”, suggeriscono altri. LEGGI TUTTO

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    Ibra, il rap e quella “soffiata”: chi è Mangiameli, il nuovo gioiellino del Milan

    L’attaccante classe 2005 ha esordito nella squadra di Abate con una doppietta. A 10 anni stava per andare all’Atalanta, poi la telefonata che ha cambiato tutto “Ma l’avete mai notato questo Mangiameli? Il padre mi ha detto che l’Atalanta lo vuole vedere domani”. Federico ha appena 10 anni ma già tanti gol alle spalle. Gioca nel Cimiano, una squadra affiliata al Milan che però non si è ancora accorto di lui, tanto che da Bergamo sono pronti ad affondare il colpo per mettere le mani su questo piccolo attaccante capace di segnare a raffica. LEGGI TUTTO

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    Huijsen, sulle orme di De Ligt: la Juve ha il gigante del futuro

    Difensore 17enne della Primavera, è alto quasi due metri e segna come un attaccante. Suo padre Donny era considerato il nuovo Cruijff ma si rovinò fuori dal campo Rivivere grazie al figlio, tornare a sognare attraverso i suoi sogni. È quello che sta succedendo a Donny Huijsen, che oggi segue il suo Dean – difensore 17enne della Juventus Primavera – ma che negli anni ’80 era una promessa del calcio olandese. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze e stipendi: i conti della Juve che non tornano alla Procura

    L’indagine torinese si sovrappone all’attività di Consob e Deloitte: ecco l’analisi dei bilanci nel mirino, tra Covid, scambi di giocatori, manovre e ricapitalizzazioni Tra il 2019 e il 2021 gli azionisti della Juventus hanno riversato nelle casse bianconere 700 milioni. Una doppia ricapitalizzazione da record: nessun club italiano ha beneficiato di un apporto di “equity” così elevato al tempo della pandemia. Sembra paradossale che proprio quei bilanci, alimentati da tale massa di denaro, siano finiti nel mirino di inquirenti e authority. LEGGI TUTTO

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    Bonus, stadio, market pool: Milan, quanto valgono gli ottavi di Champions?

    In caso di passaggio del turno, il Diavolo avrebbe diritto al premio di 9,6 milioni stabilito dalla Uefa. Ma non sarebbe l’unico “plus” per le casse del clubOrgoglio, prestigio, tradizione. Certo. Ma anche soldi. Gli ottavi di Champions League valgono moltissimo per il Milan, sono la base sulla quale la proprietà RedBird pianificherà i prossimi investimenti, perché il rendimento sportivo deve andare di pari passo con la crescita economica. LEGGI TUTTO

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    Dinamo Zagabria, viaggio nella fabbrica dei numeri 10

    Da Boban a Baturina, l’avversario del Milan ha regalato all’Europa fantasisti a ripetizione. Siamo stati a casa loro, e ci hanno spiegato: “Ci piace tenere il pallone, non vediamo perché debbano averlo gli altri”Dal nostro inviato Luca Bianchin25 ottobre
    – Zagabria (CRO)Un viaggio negli anni Novanta è lontano solo due ore e mezza di auto da Trieste. Lo stadio Maksimir è il meno moderno della Champions e fa ombra al settore giovanile della Dinamo, che si sviluppa sotto la tribuna Est e gira intorno ai parcheggi. È una metafora: le giovanili sono il cuore della Dinamo, è dai ragazzi che arriva il sangue per la prima squadra. “Il club sopravvive solo grazie all’academy”, dice Tomislav Butina, direttore delle giovanili della Dinamo, senza farne un mistero. LEGGI TUTTO

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    Juve, quanto costa uscire dalla Champions. E l’Europa League paga poco…

    Bianconeri a un passo dall’eliminazione dalla massima competizione continentale, dove hanno già incamerato 53,3 milioni. E “retrocedere” porterebbe molto meno…dal nostro inviato  Fabio Licari 25 ottobre
    – LisbonaSarebbe un colpo durissimo uscire dalla Champions nella fase a gruppi. Non succede dal 2013-14, c’era Conte in panchina, quel ko fa ancora male, ma l’alibi non è da sottovalutare. All’ultima giornata, nella neve di Istanbul, con due risultati su tre a disposizione, il match con il Galatasaray fu rinviato al giorno dopo, sullo 0-0. Con ancora da giocare pochi minuti del primo tempo e tutto il secondo. LEGGI TUTTO