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    Costano tanto, ma in campo si vedono poco: i dubbi sull’investimento Di Maria-Paredes

    Grandi amici, arrivati a braccetto dal Psg dopo le vacanze insieme, sono stati pezzi importanti del mercato ma per i loro guai fisici la Juve si è trovata a dover imparare a farne a meno. E per il futuro… Infortunarsi non è una colpa. Non di per sé, anche se naturalmente ci sono le eccezioni, o le responsabilità di altri. Ma l’infortunio che priverà la Juventus di Leandro Paredes fino quasi al Mondiale ha riacceso i malumori dei tifosi per quelli che, alla prova dei fatti, sono al momento gli esiti della doppia operazione argentina di questa estate, comprendendo cioè anche l’arrivo di Angel Di Maria. Tanto voluti, e tanto cari, quanto fin qui due uomini su cui non si è potuto contare. LEGGI TUTTO

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    Rinnovi Milan, non solo Leao: distanza per Bennacer, più semplice Kalulu e Giroud

    Il portoghese ha catalizzato tutta l’attenzione, ma ci sono da chiudere contratti di altri giocatori importanti. Con l’algerino, in particolare, c’è una forbice da colmare I riflettori se li prende in ogni caso, sempre e comunque. Miglior giocatore della Serie A, leader tecnico del piolismo, principe della fascia sinistra e calciatore da blindare. Il rinnovo di Rafael Leao catalizza l’attenzione del mondo Milan. Una priorità assoluta. LEGGI TUTTO

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    Le pagelle degli arbitri: Fabbri e Marinelli reattivi, 6,5. Valeri, manca un rosso che pesa… (5)

    Polemiche per la mancata espulsione di Dimarco in Fiorentina-Inter. Marchetti (5,5) scalda gli animi in Udinese-Torino. Irrati aiutato dal Var (6), pulite le direzioni di Abisso e Chiffi (6) In attesa dei posticipi Cremonese-Sampdoria e Sassuolo-Verona, ecco le valutazioni della Gazzetta alle direzioni delle gare dell’undicesima giornata di campionato. LEGGI TUTTO

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    Locatelli basso e punte mobili: Juve, così si batte il Benfica

    L’ex Sassuolo in pressione su Rafa Silva, con McKennie e Rabiot a spingere in mezzo. Costringere i portoghesi a correre all’indietro può metterli in difficoltà: il ruolo chiave dei movimenti di Vlahovic e Milik Come ti affronto una squadra che non ha mai perso in 19 partite stagionali? Il Benfica è uscito indenne anche dal doppio confronto contro il Psg dei fenomeni, segno che batterlo oggi è assai complicato per chiunque. La Juventus, però, non ha altre vie per tenere vive le speranze di andare avanti in Champions: serve vincere al Da Luz di Lisbona o addio sogni di gloria. Massimiliano Allegri non è tipo, comunque, da assalti frontali. E, nel caso specifico, non ha nemmeno tutti i torti. LEGGI TUTTO

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    Cardinale ordina l’Europa: perché gli ottavi sono decisivi per il piano RedBird

    Passare il turno in Champions ed entrare tra le prime 16 d’Europa è una necessità per la proprietà, che punta sulla riconoscibilità del marchio. E con la qualificazione incassa 20 milioni subito L’universo rossonero potrebbe completare il suo giro in tremila e centoquarantanove giorni: l’11 marzo 2014, 3149 giorni fa, vide per l’ultima volta gli ottavi di finale Champions. Il 4 a 1 dell’Atletico Madrid condannò la squadra a un lungo periodo di oscurità, un’eclisse durata oltre otto anni e mezzo. La luce del club potrebbe presto tornare a splendere sulla grande Europa: una vittoria domani sera a Zagabria avvicinerebbe gli ottavi di finale del torneo. Non una conquista matematica (lo sarebbe bissando il successo con il Salisburgo) ma, restando ai dati, una percentuale alta di riuscita. All’ultimo turno potrebbe bastare un pareggio. Gerry Cardinale, imprenditore pratico, basa il successo del suo progetto su altri numeri, molto più ambiziosi: punta ad aumentare gli incassi milionari del club, esplorando nuovi territori e nuove collaborazioni commerciali. In sostanza, rendere il Milan sempre più globale: tornare tra le prime sedici d’Europa è anche per questo una necessità. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Samp: tutto il mondo di Vialli, il Giovane Favoloso

    L’oratorio e i primi anni a Cremona. L’incoronazione di Mina e quella partita contro gli ultras: gli inizi di Gianluca che fecero sognare una cittàI capelli ricci e folti – da Topolino, così lo chiamano in quei primi anni 80 – lo sguardo tra l’assonnato e l’ironico, il fisico asciutto, una muscolatura nervosa che predilige lo scatto bruciante, un tiro secco e incisivo come una coltellata, una particolare inclinazione all’acrobazia: più difficile è, più bello è. Gianluca Vialli, classe 1964: il Giovane Favoloso. LEGGI TUTTO