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    Ho visto Kvaradona: dagli esordi alla favola di Napoli. Una storia da film

    Silenzioso e riservato, preferisce parlare coi gol. Molto legato alla famiglia, vive lontano dalle distrazioni della grande città. L’infanzia durante la guerra, i primi calci e la nuova vita da star: ecco chi è il georgiano che fa impazzire napoli come succedeva ai tempi di Diego Chocolat. Juliette Binoche e Johnny Depp. Kvicha Kvaratskhelia si racconta così, citando un film di vent’anni fa in cui la storia di due donne, mamma e figlia, ruota attorno al cacao e ai gusti delle persone, svelati attraverso una tavoletta rotonda che gira veloce sul bancone. Una rivisitazione del test di Rorschach, dove scopri personalità e carattere attraverso immagini strane e senza senso. In realtà lo hanno. Nel film, invece, tocca alle preferenze: chi vede un teschio con del sangue prediligerà un cioccolato amaro, mentre una signora in là con l’età, con il viso ingrugnato e il sorriso volato via, avrà bisogno di una cioccolata calda con un pizzico di peperoncino. LEGGI TUTTO

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    Il mistero della rete bucata e di Balilla Lombardi: il Roma-Napoli più folle di sempre

    Un tiro enigmatico, un raccattapalle di 13 anni, l’istinto del d.s. giallorosso Biancone, la furbata perfetta: storia di una partita che pare un film Questa storia, vera eppure leggendaria per come si è sviluppata, mette la testa fuori dagli archivi, si scuote di dosso la polvere e, proprio adesso che il calendario propone la sfida tra Roma e Napoli all’Olimpico, torna di attualità. Che tutto sia vero è testimoniato da una dichiarazione, resa quando ormai le acque si erano calmate, dell’allora direttore sportivo giallorosso Vincenzo Biancone. Che sia un episodio leggendario è certificato da come si svolsero i fatti, dal contesto e dal seguito che esso ebbe. LEGGI TUTTO

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    Inter, il problema è in trasferta: per la rimonta la ricetta è obbligata

    Con i soli match giocati in casa i nerazzurri sarebbero secondi a -1 dalla vetta, mentre lontano dal Meazza sono arrivati appena due successi e nessuna rete inviolata: ora è fondamentale invertire la rottaDopo dieci giornate alcune statistiche sono da prendere con le pinze, più un punto su cui ragionare che una sentenza per cui preoccuparsi. Resta impressionante, però, come il rendimento dell’Inter in Serie A sia differente tra partite in casa e in trasferta. Dei 18 punti in classifica, i nerazzurri ne hanno infatti raccolti 12 al Giuseppe Meazza (su 15 disponibili) e 6 lontano da Milano (sempre in 5 turni). Quasi punteggio pieno da una parte, diversi stenti dall’altra. LEGGI TUTTO

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    Iling-Junior: “Contentissimo per l'esordio con la Juve, lo dedico alla mia fidanzata”

    Samuel Iling-Junior, esterno della Primavera bianconera che ieri sera ha fatto il suo esordio con la Juventus in Serie A, ha parlato così a JTv dopo la gara: «Sono contentissimo, un momento speciale per me, la famiglia, le persone con cui mi alleno tutti i giorni. Il calcio della Serie A è diverso da quello della C, ci sono tante cose da capire e da imparare. La dedica per l’esordio? Alla mia fidanzata» LEGGI TUTTO

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    Juve ritrovata: perché ora crede nella missione impossibile in Champions

    Rilanciati dalle due vittorie di fila in campionato, i bianconeri devono battere in casa un Benfica in gran forma per continuare a sperare nel passaggio del turno. Evidenti i progressi nell’ultima settimana e quell’abbraccio in cerchio prima e dopo la gara con l’Empoli… Due vittorie di fila in campionato, peraltro senza subire gol, per ripartire e presentarsi martedì alla partita della… vita sul campo del Benfica a testa alta. Non con l’atteggiamento della vittima sacrificale. D’accordo, la qualificazione agli ottavi di Champions per la Juventus è complicatissima da conquistare e anche vincendo i restanti match con i portoghesi e il Psg, la qualificazione non sarebbe certa. LEGGI TUTTO

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    Braida: “Milan-Monza? Ho due cuori. Galliani unico, quella volta in Brasile…”

    Il doppio ex: “Ci sarò ma… senza tifare. La squadra di Berlusconi si salverà, dei nuovi rossoneri mi piace De Ketelaere”La maglia del Monza era rossa con una banda verticale bianca e Ariedo Braida la abitava alla grandissima: attaccante della squadra promossa in B nel 1976. La maglia del Milan aveva le righe verticali, come ora, e Braida la faceva indossare ai campioni. Ariedo Braida da Precenicco, Udine, stasera alle 18 avrà la labirintite: è stato tutto, giocatore del Monza, calciatore del Milan in una tournée con Rocco, poi d.s. per una vita, il terzo uomo dell’asse Berlusconi-Galliani. LEGGI TUTTO

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    Ribery dà l'addio: “Smettere fa male. Io fra i cinque top del mondo? Beh, sì”

    Oggi all’Arechi il giro d’onore del campione francese che lascia il calcio: “Venivo dalla strada, nessuno oggi dribbla come me…”Non sarà il Vélodrome di Marsiglia e nemmeno l’Allianz Arena di Monaco di Baviera, dove più che altrove ha sparso i semi del suo genio, ma a Franck Ribéry, 39 anni e un ginocchio in pezzi, oggi basterà l’Arechi perché il suo cuore batta forte. Prima di Salernitana-Spezia, l’attaccante dal dribbling letale, nove campionati, sei Coppe di Germania e soprattutto una Champions vinta col Bayern, darà l’addio al calcio giocato con un trionfo degno di un Cesare. LEGGI TUTTO