consigliato per te

  • in

    Zhang, testa all'Inter: dalla trasferta a Firenze all'assemblea dei soci

    Il presidente dell’Inter accompagnerà la squadra nella partita contro la Fiorentina e in quella decisiva di Champions League. Venerdì l’incontro dove spiegherà i piani per il futuro È un treno dei desideri, come non salirci su. Perché il momento è decisivo, Firenze è un bel bivio per l’Inter. E Steven Zhang non poteva non esserci, a bordo del vagone nerazzurro che dalla fermata di Rho ha portato la squadra a Firenze. Il presidente in trasferta è un segnale di vicinanza che ha poche interpretazioni, se non quelle legate alla volontà di spingere Inzaghi. LEGGI TUTTO

  • in

    Tanti auguri moviola! Però ha 20 anni in più… Ecco perché

    Non è nata con il “gol-non gol” di Rivera nel derby del 1967 e neppure nel ’65 con Tortora alla Domenica Sportiva. Sportweek ha scoperto negli archivi dell’Istituto Luce la prova che fu inventata molto prima da un giornalista scampato alla tragedia di SupergaPer anni è stato raccontato che a inventare la moviola calcistica fu Carlo Sassi il 22 ottobre 1967. Durante il montaggio del servizio relativo al derby Inter-Milan, assieme al tecnico Heron Vitaletti, il giornalista della Rai notò che la palla scagliata dal milanista Rivera in occasione dell’1-1 aveva colpito prima la traversa e poi era ricaduta a terra. Ma non oltre la linea. LEGGI TUTTO

  • in

    Segnali di vera Juve allegriana. E ora che tornano anche Pogba e Chiesa…

    Due sorrisi di fila in questo campionato Allegri non li aveva mai fatti. Gli scontri diretti a Bergamo e Roma aiutano i bianconeri. E rischiano anche Milan e InterArrivano segnali di vera Juve allegriana: non gioca bene, attraversa anche momenti di sofferenza, ma alla fine viene fuori con tre punti, dilagando perfino nel finale di partita. Concreta, non spietata; mai spettacolare, però efficace; capace di sfruttare le qualità dei singoli, anche se si tratta di calciatori che le proprie doti le hanno spesso nascoste con cura (come Kean e Rabiot, ad esempio). Era successo con il Torino, è accaduto con l’Empoli: sei punti in sei giorni, quest’anno, i bianconeri in campionato non li avevano mai presi. Segnali, appunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Skriniar testimonial della terza maglia è un segnale per il rinnovo

    La divisa sarà inaugurata domani sera al Franchi contro la Fiorentina. Un primo confronto tra il difensore e il club dopo la Champions, ma la trattativa entrerà nel vivo durante la pausa per il Mondiale La scelta non è casuale: Milan Skriniar da ieri è il testimonial della terza maglia dell’Inter, quella gialla, che la formazione di Inzaghi indosserà a partire da domani sera, in occasione della trasferta al Franchi contro la Fiorentina. La sensazione è che i collezionisti la vorranno a tutti perché rientra nella categoria “particolare” e di questo Nike, che l’ha firmata, sarà più che contenta. LEGGI TUTTO

  • in

    Strelec sboccia in ottobre: “Salernitana attenta, per lo Spezia è ora di fare punti fuori casa”

    Scontro cruciale all’Arechi. Lo slovacco, autore di una doppietta in Coppa Italia, l’anno scorso aveva segnato il suo primo gol italiano proprio ai granataInviato a La Spezia Giulio Saetta
    @giuliosaetta
    21 ottobre
    – La SpeziaDavid Strelec, centravanti slovacco di 21 anni dello Spezia, autore della sua prima doppietta italiana mercoledì contro il Brescia che ha permesso agli aquilotti di guadagnarsi gli ottavi di finale in casa dell’Atalanta. E domani lo Spezia sfida fuori casa la Salernitana, a cui Strelec l’anno scorso aveva segnato un gol fondamentale per la salvezza, il suo battesimo del gol. LEGGI TUTTO

  • in

    Origi, scusate il ritardo. Divock prepara un debutto da protagonista

    Contro il Monza Pioli dovrebbe affidare a lui le chiavi dell’attacco al posto di Giroud. Ma un suo impiego costante avrebbe effetti benefici anche con Leao e in ChampionsA parole, tutto bene. Anzi, molto bene. Lui racconta che, appunto, “mi sento bene, avevo bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione”, mentre il suo allenatore spiega che “finalmente è libero di testa”. Adesso occorre passare ai fatti. Divock Origi e Stefano Pioli nell’ultimo periodo si sono guardati negli occhi, hanno parlato a tu per tu nell’ufficio dell’allenatore e hanno imboccato la stessa strada. Il giocatore quella che, dopo una lunga attesa, dovrebbe portarlo a un ruolo da protagonista. Il percorso del tecnico invece gli impone di capire il momento più idoneo per dargli fiducia dal primo minuto. LEGGI TUTTO