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    Un Vlahovic per la difesa e una sfida all'Inter… Juve, pronto il doppio colpo per il futuro

    Iniziano le grandi manovre per svoltare dopo gli ultimi anni grigi: due i prospetti seguiti dalla dirigenza bianconeraUn Vlahovic per la difesa e un erede di Alex Sandro per la fascia. La Juventus ha messo nel mirino Strahinja Pavlovic, classe 2001 del Salisburgo e compagno di Nazionale di DV9 (essendo extracomunitario, potrebbe essere acquistato solo in estate, avendo la Juve già occupato i due slot con Kostic e Paredes), e Alfonso Pedraza del Villarreal. LEGGI TUTTO

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    La svolta nel momento più difficile: Inter, Inzaghi ha superato la sua grande prova

    L’allenatore nerazzurro ha raddrizzato la stagione senza i suoi giocatori migliori, mettendo fine alla crisi che aveva fatto traballare la sua panchina. Così ha dimostrato di essere un grande tecnicoSiamo abituati a raccontare gli allenatori, a esaltarne la bravura e la grandezza, quando le cose vanno bene. Anzi, quando vanno più che bene. Quando arrivano prestazioni e risultati di alto livello, quando le squadre si esprimono al massimo, quando riescono a trasmettere entusiasmo e di conseguenza a ricevere i meritati apprezzamenti. Ma forse un allenatore, come qualsiasi altro professionista, andrebbe invece giudicato nel momento di maggior difficoltà, quando c’è il rischio di lasciarsi travolgere dalle onde e invece bisogna avere la forza, il coraggio, di tenere dritto il timone. È in quella situazione, infatti, che emerge il carattere dell’uomo e la competenza del tecnico. E da questo punto di vista, si può dire, Simone Inzaghi ha superato nell’ultimo mese l’esame più delicato, più duro e più difficile della sua carriera, facendo anche meglio rispetto ai momenti felici che pure ha vissuto. LEGGI TUTTO

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    Da più desiderato del mercato a riserva: il futuro di Paredes alla Juve è un rebus

    Allegri lo ha imposto e per cinque partite l’argentino è stato titolare inamovibile. Dopo la sosta ha perso il posto fisso. Ma la formula con cui è arrivato e il legame con Di Maria lasciano aperte le valutazioni di lungo termine Leandro Paredes è arrivato a fine estate come il colpo più inseguito e voluto dell’ultimo mese di mercato della Juventus. Dopo un mese e mezzo in bianconero il rodaggio dovrebbe essere già a buon punto e invece di vederlo affermare in campo il suo spazio è diminuito, in termini di minuti e anche di gerarchie, sulla scia del suo rendimento. Senza precorrere i tempi, ma con attenzione agli sviluppi e alle implicazioni a cui era legato il suo ingaggio, la formula con cui è arrivato (un prestito condizionato) rende naturale porsi oggi qualche interrogativo sul suo futuro con la Signora. LEGGI TUTTO

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    Il Milan continua a vincere coi “soliti noti”. Pioli, quando arriva l'ora dei nuovi?

    Anche a Verona i tre punti sono arrivati grazie ai giocatori cardine: Rebic, Leao, Tonali… I sette nuovi acquisti fin qui hanno faticato, ma la squadra non può prescindere da loroTonali-Leao-Rebic-Tonali. Ovvero tre passaggi, sei tocchi di palla e dieci secondi per andare in buca. Il Milan a Verona ha vinto così, e la prima constatazione che viene da fare è: cose già viste tante volte, sono o non sono queste le ripartenze terribili del Milan pioliano? Esatto. LEGGI TUTTO

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    Perché Ferrero è andato allo stadio e come può influire sulla vendita della Samp

    Dopo la toccata (e fuga) dell’ex presidente a Marassi di ieri sera, il presidente Lanna ed i tre saggi che compongono l’attuale CdA, delusi e avviliti, avevano pensato a rimettere le loro deleghe. Ma un passo del genere, con il club in crisi di liquidità, avrebbe portato la società blucerchiata verso il baratro L’istinto del presidente Marco Lanna, sul momento, non appena in tribuna d’onore s’è palesata a sorpresa la figura di Massimo Ferrero, ieri sera a metà del primo tempo di Sampdoria-Roma, sarebbe stato quello di mollare tutto e andarsene. Lui e gli altri tre saggi che compongono il CdA del club blucerchiato, in sella dal 27 dicembre di un anno fa. Ma le eventuali dimissioni di uno solo dei quattro membri (il vicepresidente Romei ed i consiglieri Bosco e il manager Panconi, quest’ultimo l’uomo forte del gruppo nella gestione delle risorse finanziarie), avrebbero fatto decadere l’intero Consiglio, trascinando la Sampdoria verso il baratro, in base a una vecchia norma societaria. LEGGI TUTTO

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    Zhang chiede 1,2 miliardi per l'Inter: è il prezzo giusto?

    Tiene banco la potenziale vendita del club nerazzurro: il gruppo di Nanchino è esposto per 650 milioni e riflette sul da farsi, tra la morsa del debito e l’eventuale minusvalenza Qual è il prezzo giusto per l’Inter? Per una società di calcio, come per qualsiasi altra azienda, non c’è prezzo giusto o sbagliato: dipende dalla domanda e dall’offerta, dipende dal mercato. Si può, semmai, ragionare sull’aderenza del prezzo al valore aziendale, anche per individuare un possibile punto d’incontro tra chi vende e chi compra. LEGGI TUTTO