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    Adrian, l’ultimo dei Cannavaro: difende come zio Fabio, fa gol come… Mutu

    Figlio di Paolo, 18 anni da qualche mese, ha segnato all’Inter il suo primo gol con la Primavera del Sassuolo: sarà il prossimo gioiello neroverde in rampa di lancio?Zaino in spalla, poi il trolley con un borsone adagiato sopra e il padre che gli scatta una foto a sua insaputa condividendola sui social: “Ed un altro figlio se ne va per la sua strada. Vai a papà e ricorda: testa alta, petto in fuori e gamba tesa!”. Scena di vita quotidiana, anche se la dinastia dei Cannavaro di normale ha poco. Paolo, che ora è a Benevento come vice del fratello Fabio, lo scorso luglio ha accompagnato suo figlio Adrian alla stazione, destinazione Reggio Emilia. LEGGI TUTTO

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    La risata dopo il gol, gli insulti, la rinascita, lo sfogo: così Acerbi si è preso l'Inter

    Gli ultimi mesi alla Lazio sono stati caotici, così il difensore ha puntato forte sul ritorno da Inzaghi e dopo un mese e mezzo è già nelle rotazioni. E i tifosi applaudonoCe n’è di forza in quei circa 192 centimetri di altezza, eccome. Lo si sa da anni e Francesco Acerbi non perde mai occasione per ribadirlo. In modo silenzioso il più delle volte, parlando con i fatti, anche se ciclicamente una manciata di parole possono tornare utili a ricordare a tutti come stanno le cose. Lo sfogo dopo il 2-0 alla Salernitana, per esempio, suona molto come la soddisfazione di chi ha superato una tempesta sopportando freddo e umidità e poi – come aveva previsto – si gode i raggi di sole dopo il diradarsi delle nubi. LEGGI TUTTO

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    Milan-Leao, il nodo procura: quel triangolo di troppo che condiziona la trattativa

    Chi pesa di più fra Jorge Mendes e Ted Dimvula? L’agente portoghese ha messo in dubbio la firma del giocatore con il legale francese. La soluzione da trovare con lo Sporting rallenta l’arrivo della firma C’è un triangolo di troppo tra Rafael e il Milan. Papà Antonio Leao, Jorge Mendes e Ted Dimvula da febbraio sono protagonisti di una serie di equivoci che stanno evidentemente condizionando la trattativa per il rinnovo dell’attaccante portoghese. Anche ieri era previsto che i tre si presentassero insieme in via Aldo Rossi di fronte a Paolo Maldini e Ricky Massara, ma non è stato così. LEGGI TUTTO

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    Lozano, il momento è top, ma per il Napoli non è incedibile

    Si percepiva già dai primi allenamenti in ritiro a Dimaro che sarebbe stata una stagione differente per Hirving Lozano. Un sorriso ritrovato, dopo l’ultima annata complicata, condizionata soprattutto dai due infortuni con la Nazionale messicana. Oggi, però, il Chucky sta bene, corre, lotta, sa essere pericoloso e segna, partendo da quella fascia destra a lui cara. Le ultime tre partite sono state fondamentali per Lozano, che era l’unico del reparto offensivo a non aver ancora trovato il gol e invece contro la Cremonese si è sbloccato segnando anche contro Ajax e Bologna.DUELLO CON POLITANO – Mentre la fascia mancina ha un solo padrone, Kvaratskhelia, sull’out di destra c’è la lotta Lozano/Politano che va avanti da oltre un anno. Dopo le prime tre da titolare per il messicano, è emerso l’esterno romano. 6 partite dal primo minuto per Lozano, 8 per Politano. Ma è proprio qui che subentra Spalletti che ormai parla di titolari dei primi 45-60-70 minuti e i titolari altri dei vari 20-30 minuti. Entrambi sono delle risorse importanti per il tecnico di Certaldo, che può contare su due calciatori di livello, anche diversi tra loro e che quindi rappresentano due soluzioni differenti. LEGGI TUTTO

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    Un Vlahovic per la difesa e una sfida all'Inter… Juve, pronto il doppio colpo per il futuro

    Iniziano le grandi manovre per svoltare dopo gli ultimi anni grigi: due i prospetti seguiti dalla dirigenza bianconeraUn Vlahovic per la difesa e un erede di Alex Sandro per la fascia. La Juventus ha messo nel mirino Strahinja Pavlovic, classe 2001 del Salisburgo e compagno di Nazionale di DV9 (essendo extracomunitario, potrebbe essere acquistato solo in estate, avendo la Juve già occupato i due slot con Kostic e Paredes), e Alfonso Pedraza del Villarreal. LEGGI TUTTO

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    La svolta nel momento più difficile: Inter, Inzaghi ha superato la sua grande prova

    L’allenatore nerazzurro ha raddrizzato la stagione senza i suoi giocatori migliori, mettendo fine alla crisi che aveva fatto traballare la sua panchina. Così ha dimostrato di essere un grande tecnicoSiamo abituati a raccontare gli allenatori, a esaltarne la bravura e la grandezza, quando le cose vanno bene. Anzi, quando vanno più che bene. Quando arrivano prestazioni e risultati di alto livello, quando le squadre si esprimono al massimo, quando riescono a trasmettere entusiasmo e di conseguenza a ricevere i meritati apprezzamenti. Ma forse un allenatore, come qualsiasi altro professionista, andrebbe invece giudicato nel momento di maggior difficoltà, quando c’è il rischio di lasciarsi travolgere dalle onde e invece bisogna avere la forza, il coraggio, di tenere dritto il timone. È in quella situazione, infatti, che emerge il carattere dell’uomo e la competenza del tecnico. E da questo punto di vista, si può dire, Simone Inzaghi ha superato nell’ultimo mese l’esame più delicato, più duro e più difficile della sua carriera, facendo anche meglio rispetto ai momenti felici che pure ha vissuto. LEGGI TUTTO