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    Milinkovic, affari di famiglia: per il Sergente alla Juve c’è un alleato. E gioca nel Torino

    La suggestione di ritrovarsi insieme sotto la Mole alimenta le speranze di un arrivo del laziale alla Signora. Ma intanto il fratello di Sergej, Vanja, sarà avversario dalla porta granata Sergej Milinkovic-Savic è stato intercettato spesso negli ultimi anni a Torino. Ciò ha alimentato le speranze dei tifosi della Juventus: anche se in realtà è dipeso dalla presenza del fratello, Vanja, che difende la porta granata sull’altra sponda del Po. Il calciatore della Lazio, non è un segreto, da tempo rientra tra i nomi che scaldano maggiormente i bianconeri in sede di mercato. LEGGI TUTTO

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    Giovani mortificati, i veterani non sono leader: così è nata una Juve senza personalità

    Il criterio anagrafico e dell’anzianità alla base delle scelte non ha valorizzato chi aveva la stoffa per essere un riferimento in campo e fuori, ma non l’età. Ritrovandosi oggi con senatori che non fanno da guida C’è anche il modello decisionale adottato negli ultimi mesi, quello in cui l’età (elevata) è un criterio privilegiato nelle scelte della Juventus fino a diventare una pregiudiziale, dietro la scollatura tra squadra e allenatore, che di fatto rende inefficace qualsiasi tentativo di Allegri di manovrare le leve che in altri tempi avevano funzionato. Tra giovani non valorizzati se non addirittura partiti e una nuova classe di senatori non all’altezza, a volte per leadership individuale e altre per capacità di trasmissione ai nuovi, i difetti di personalità alla base di questa Juventus che annaspa nel tentativo (vano) di non affogare sono il momento in cui vengono al pettine i nodi di una linea che si sta dimostrando perdente. LEGGI TUTTO

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    L'atleta e la modella: il derby di Torino giocato da Blanka Vlasic e lady Milik

    La sorella del granata: “Vorrei tifare, ma col pancione…”. Agata, compagna del polacco: “Aspetto una dedica segreta da Arek” E’ “la sorella di…”. Ma Blanka Vlasic, regina croata del salto in alto, nei primi 15 anni del Millennio è stata una grandissima. Due medaglie olimpiche, due ori mondiali all’aperto, altrettanti al coperto e un primato di 2.08, a un centimetro dal record del mondo di Stefka Kostadinova che resiste dal 1987. LEGGI TUTTO

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    Tutti pazzi per Lautaro: Psg e United in agguato, ma lui vuole solo l'Inter

    Dopo le magie con il Barcellona piace in Premier, Messi lo chiama, però il Toro ha un patto…La somma di così tante delizie non poteva passare inosservata. Né lo stop orientato e il tiro che bacia due pali prima di entrare in porta, né i passaggi da virtuoso che qualche compagno ha sfruttato e qualche altro no, né le spallate assestate ai poveri blaugrana per recuperare palla. LEGGI TUTTO

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    Allegri, inizia la verifica di novembre: si gioca tutto in 8 partite. E il derby è già decisivo

    Prima del Mondiale si potrà già fare un primo bilancio della stagione, ma la società si aspetta una svolta immediata e un filotto di vittorie. Se a dicembre la squadra fosse già fuori dall’Europa e con poche chance di agganciare il treno Champions sarebbe un fallimento sportivo oltre che un gravissimo danno economicoAndrea Agnelli è stato chiaro: “Massimiliano Allegri è e resta l’allenatore della Juventus, che non è abituata a cambiare in corsa”. I bilanci dunque si faranno a fine stagione, anche se la sconfitta contro il Maccabi, che oltre a compromettere in maniera quasi definitiva la qualificazione agli ottavi di Champions League è ai limiti del disonore per la storia della Signora, fornisce già abbastanza spunti per riflessioni molto più approfondite. LEGGI TUTTO

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    Inter, salvate il soldato Asllani: così Inzaghi lo deve recuperare

    Il giovane centrocampista nerazzurro ha fallito la rete del 4-3 a Barcellona, ma è da elogiare per il coraggio che ha dimostrato. E il tecnico deve trasmettergli fiducia Il pareggio con il Barcellona è stato, giustamente, celebrato come una vittoria. E così, in casa nerazzurra, non sono mancati gli apprezzamenti, gli applausi. Per un ritrovato Bastoni, per un formidabile Barella, capace di rincorrere palloni e avversari, senza mai perdere lucidità. LEGGI TUTTO

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    San Siro oltre quota 70mila: prosegue il derby dei sold out. Che succederà con lo stadio da 65mila?

    In Serie A il Milan ha la media spettatori più alta (72.841), ma il club di via della Liberazione è vicino (71.621) e dopo il pienone di domenica lo sarà ancora di più. Il nuovo impianto “nasce” già troppo… piccolo Un esaurito dietro l’altro. Milan e Inter non sono in corsa solo per arrivare prima alla seconda stella, ma quello delle milanesi è anche un testa a testa nella classifica degli spettatori. Succede così da anni e anche questa stagione la storia non cambierà. LEGGI TUTTO

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    Galderisi: “Pioli era leader in campo, ora il Milan ha la sua anima. Verona? Una simbiosi totale”

    Il doppio ex, che vinse lo scudetto in Veneto e giocò con Stefano: “Lui e Maldini si trovano bene perché sono simili. Quando parlano tutti li ascoltano. Giroud uno spettacolo, Leao vale una deroga al budget” Coinvolgimento in triplice copia: doppio ex e compagno – ai tempi – di Pioli. Giuseppe “Nanu” Galderisi osserva l’arrivo di Verona-Milan e inciampa nei ricordi ovunque si giri. Quattro stagioni in Veneto, in due tranche: la prima fu quella del mitologico scudetto 1984, nella seconda condivise lo spogliatoio con l’attuale tecnico rossonero. Al Milan invece – 1986-87 – nessun titolo, ma “fui uno dei primi cinque acquisti di Berlusconi”. Il tono è orgoglioso. LEGGI TUTTO