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    Un mese di super lavoro: il Milan ha 5 punti… Cardinale

    Dal campo al bilancio, dallo stadio ai rinnovi, da qui alla sosta per il Mondiale la proprietà rossonera affronterà diversi punti sensibili. E intanto il numero uno di RedBird prosegue nelle relazioni internazionaliNel segno della continuità. Sotto tutti gli aspetti. Anche per quanto riguarda la gestione pratica da parte della proprietà. Chi, nella migrazione da Elliott a RedBird, immaginava un azionista che trascorresse fisicamente più tempo dei predecessori a Milano, sbagliava. Per il semplice motivo che una presenza costante di Gerry Cardinale in Italia non è necessaria. Quanto meno, non in un modello aziendale del genere, dove il boss delega ai dirigenti di primo livello una cospicua parte di gestione e la struttura aziendale è ben ramificata. LEGGI TUTTO

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    Stojkovic: “In nazionale Vlahovic è diverso. Cosa manca alla Juve? Milinkovic”

    Il c.t. della Serbia a Torino per il derby: “Ho parlato con Dusan, non si discute. E date tempo a Kostic””Più che un derby, quello di domani sarà un derbic… Ci sono cinque giocatori della mia Nazionale: Vlahovic e Kostic nella Juventus, Vanja Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic nel Torino. E ci sarò anche io in tribuna”, racconta Dragan Stojkovic, il c.t. della Serbia, negli anni novanta protagonista anche in Serie A con il Verona. LEGGI TUTTO

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    Il Dopoguerra, il Filadelfia e Gabetto: quel Toro-Juve che decise lo scudetto

    Luglio 1946: Bartali trionfa su Coppi al Giro, ma c’è anche il calcio ad alleviare gli animi di un’Italia uscita a pezzi dal conflitto. Nello stadio dei granata, alla penultima giornata, c’è il derby della Mole: è chiaro a tutti che lì si decide il tricolore… Un caldo terribile, i vestiti si appiccavano alla pelle neanche fossero fatti di caucciù. Non tirava un filo di vento, in quel luglio del 1946, e non c’erano soldi per andare a svagarsi al mare o in montagna. Toccava restare in città, a sgobbare e a sudare in fabbrica, nei cantieri o negli uffici. La guerra era finita da poco più di un anno, l’Italia era ancora a pezzi: figurarsi se il popolo poteva permettersi le vacanze. Per fortuna c’era lo sport. LEGGI TUTTO

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    Mai titolare e zero gol: Origi, adesso il Milan vuole uno scatto

    L’inizio di stagione è stato compromesso da infortuni muscolari, ma il club ha scommesso su di lui e Giroud ha bisogno di un viceCentoquattordici minuti, poco meno di una partita con i supplementari. Divock Origi è arrivato al Milan per essere decisivo nei 90’, ma manca ancora all’appello: 114 sono i minuti complessivi giocati tra campionato (54’, in 4 gare) e Champions, un’ora esatta di gioco distribuita in tre diverse occasioni. LEGGI TUTTO

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    Sacchi sulla Champions: “Spalletti è da semifinale. Juve, scelte sbagliate”

    “Il Napoli è bellissimo: attaccano e difendono in 11. Milan, puoi dare di più, I bianconeri si sono limitati a comprare campioni. Non basta. Inter, l’autostima potrebbe essere l’arma in più”Tre italiane agli ottavi di Champions: non è un sogno, ma una possibilità. Arrigo Sacchi osserva la situazione, studia le classifiche, analizza le prossime sfide e spiega: “Sarebbe un grande successo, ma non ci si deve illudere. La prudenza è fondamentale, l’esaltazione è dannosa. Nei giudizi si deve sempre andare coi piedi di piombo”. LEGGI TUTTO

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    Juve, il grande freddo: la squadra contesta il ritiro e Allegri

    Allenatore e giocatori sono sempre più distanti, anche per via della misura presa dopo il ko ad Haifa. Dal gioco ai metodi di lavoro, passando per la comunicazione: ecco tutti i motivi delle divergenzeNon è il meno dieci dal Napoli capolista. E nemmeno il meno sette dal quarto posto che vale la Champions o il vento che spinge verso l’eliminazione dall’Europa che conta. Alla Juventus il gelo è calato sulla Continassa, ma il meteo non c’entra, così come la crisi energetica. A essersi raffreddato è piuttosto il rapporto tra Massimiliano Allegri e la squadra, se mai si può ipotizzare sia stato caldo in precedenza. LEGGI TUTTO

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    Da Juric a Bocchetti: Gasperini nel Genoa ha forgiato una classe di allenatori

    Dal Grifone allenato da Gasp, che nel 2009 sfiorò la Champions, alla carriera di allenatore: molti hanno seguito questa strada, come la nuova guida del Verona Si scrive Gasperini, si legge MCD: minimo comune denominatore. Sembra di essere tornati sui banchi di scuola, non è così ma poco ci manca. Dietro la cattedra c’è il maestro Gian Piero, ostinato a professare una nuova idea di gioco. Davanti a sé ha un gruppo di “studenti”, che al posto del grembiule indossano una divisa rossoblù. LEGGI TUTTO