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    Perché la Juve ha deciso di tenere Allegri: tutti i retroscena

    La rivendicazione del metodo di aspettare la fine della stagione, la difficoltà del passo successivo all’eventuale separazione, l’investimento di fiducia forte dietro la scelta di un anno fa: la conferma del tecnico va oltre l’aspetto economico Massimiliano Allegri resta sulla panchina della Juventus, ha detto ieri Andrea Agnelli nell’assunzione di responsabilità presidenziale dopo la sconfitta di Haifa. Alla base della decisione, confermata ieri come già successo più volte dall’autunno di un anno fa a oggi, si è sempre evocata la questione economica: il ricco contratto quadriennale da oltre sette milioni annui, di cui restano da onorare ancora più di due stagioni e mezzo, non è un legame che rende facile la ricerca della formula giusta per separare le rispettive strade. Anche ricordando che in occasione della separazione del 2019 non ci fu nessun accordo di transazione e il tecnico decise di prendere fino all’ultimo centesimo. Ma la Juve è un’azienda con le spalle abbastanza grandi da non farsi legare le mani in maniera irrimediabile neanche da una situazione del genere: la linea della conferma decisa da Agnelli è figlia anche di altre ragioni. LEGGI TUTTO

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    Nuovo stadio della Roma, la svolta a Pietralata: tutte le cifre e le tappe

    Dallo studio di fattibilità comincia l’iter: è stato calcolato che l’impatto economico generato dall’impianto sarà di 4 miliardi in 10 anni Decine e decine di pagine filtrate dagli uffici del Comune. Quanto basta perché il progetto per il nuovo stadio della Roma, che sorgerà a Pietralata, abbia le potenzialità per diventare un romanzo e non un semplice articolo. Lo studio di fattibilità che il club giallorosso ha presentato, infatti, è una miniera di informazioni, che da oggi cominceranno il vero e proprio iter amministrativo. LEGGI TUTTO

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    Il crollo dei risultati dopo quello dei conti: il punto più basso dell'era Agnelli

    Ultima in Champions e ottava in campionato: il peggior risultato con Andrea presidente. Ma tra bilanci, inchieste e politica, da qualche anno anche fuori dal campo il club è entrato in una spirale complessa Nell’intervento pubblico di Andrea Agnelli dopo neanche due settimane di stagione, in soldoni nove partite di campionato e quattro di coppa, c’è tutta la gravità del momento della Juventus. E dell’eccezionalità di questa stagione anche nel campione ristretto, ma non così ristretto, dei dodici anni di presidenza dell’attuale numero uno bianconero. Inevitabile che per una società sportiva siano i risultati a finire più di ogni altra cosa sotto i riflettori, ma nel calcio è normale che vadano e vengano. LEGGI TUTTO

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    Lazio, che colpo con Provedel: da riserva di Maximiano a “muro” di Sarri

    Dopo l’estate movimentata per l’infortunio di Carnesecchi, il designato al posto di Reina, e un ritiro senza estremi difensori, l’espulsione del portoghese ha lanciato l’ex portiere dello Spezia Più che un piano B, potremmo definirlo un piano P. Nel senso, certo, di Provedel e dunque della sua iniziale, ma anche perché – esagerando – il suo arrivo alla Lazio è coinciso con una lunga corsa a eliminazione. LEGGI TUTTO

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    Sembra Nfl, è l’Udinese di Sottil: i segreti tattici della rivelazione

    Il 3-5-2 “sporco” come modulo di base, i muscoli usati quando serve, il jolly Samardzic: un inizio di stagione monstre tutt’altro che casuale per i friulani Che cosa ci fa lassù l’Udinese? O meglio: come ci è arrivata lassù l’Udinese? Abituati alle ultime stagioni, non troppo elettrizzanti, la risposta più semplice sarebbe: esasperazione delle qualità fisiche e atletiche della rosa. Per anni, infatti, alla Dacia Arena si sono viste più esibizioni di muscoli che raffinatezze tecniche, e nel vedere l’Udinese nelle prime posizioni la riflessioni più ovvia sarebbe pensare che ha trovato le condizioni atletiche ideale in questo inizio di stagione per surclassare di pura forza le avversarie: finora solo il Milan alla prima giornata è riuscito a battere i bianconeri, che hanno infilato sei vittorie consecutive e proseguito la striscia positiva rimontando l’Atalanta da 0-2 sotto, segnando due gol alla difesa che nelle prime otto giornate ne aveva incassate solo tre. LEGGI TUTTO

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    Juve-Milinkovic, la storia infinita: colpo nel mirino dal 2018, la porta è aperta

    Il gradimento è reciproco, c’è feeling da tempo, il rinnovo alla Lazio del contratto in scadenza nel 2024 è lontano e la Signora si ritrova con Rabiot in scadenza. C’è da fare i conti con la concorrenza europea. E con Lotito Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Un po’ come il nome di Milinkovic Savic accostato alla Juve, una delle potenziali piste di mercato più gettonate in casa bianconera negli ultimi anni ma mai entrata davvero nel vivo. Tra le parti c’è feeling: a testimoniarlo gli abboccamenti che spesso ci sono stati in questi anni. Nulla che si sia poi trasformato in vere e proprie trattative, anche se il Sergente della Lazio ha immaginato spesso l’ipotesi di trasferirsi a Torino. L’ultima valutazione del club risale alla primavera scorsa, dopo qualche incontro con l’entourage del calciatore che aveva dato disponibilità al trasferimento. Poi si è aperta la corsia preferenziale per riportare in bianconero Pogba e i discorsi non sono andati avanti. Ma gradimento e rapporti sono rimasti intatti. LEGGI TUTTO

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    Pressing, cuore e psicologia: alle radici del Palladino allenatore

    In tre partite il nuovo tecnico ha rivoluzionato l’ambiente e risollevato la classifica dei brianzoli. Prendendo ispirazione dai suoi maestri Gasp e Juric Tre partite da allenatore e Raffaele Palladino è già entrato nel libro dei record nell’era dei tre punti: primo tecnico a vincere le sue prime tre gare da esordiente in Serie A alla guida di una neopromossa. Mica male dopo soli 270’ nel massimo campionato. Un avvio sorprendente, con il successo al debutto sulla Juve che è stato il trampolino di lancio per le due seguenti vittorie su Sampdoria e Spezia. Nove punti che hanno regalato al Monza una boccata d’ossigeno in classifica e a Palladino le luci della ribalta. LEGGI TUTTO