consigliato per te

  • in

    Le 4 reti all’Inter di Herrera e le “notti magiche”… Perché Brighenti non fu solo l'eroe di Londra

    Al termine del campionato 1960-61 si laureò anche capocannoniere davanti a un gigante come Omar Sivori: 27 gol realizzati con la maglia della Sampdoria Se oggi che s’è incamminato per il viaggio più lungo gli fosse stato concesso d’infilare in valigia il giorno più bello della sua carriera, un giorno soltanto, Sergio Brighenti avrebbe scelto il 6 maggio 1959. LEGGI TUTTO

  • in

    Il fantasma del Flaminio: così da tempio dello sport è diventato terra di nessuno

    La prima puntata della nostra rubrica dedicata agli impianti fantasma in Italia. Oggi tocca allo storico impianto di Roma: ha visto i gol di Amadei e i Rolling Stone, ora invece… Più o meno fanno dieci anni. Dieci anni che lo stadio Flaminio non fa il suo mestiere: ospitare partite di calcio, di rugby o altri eventi. Non è colpa sua, chiariamolo subito. È che da allora è cominciata una lenta, inesorabile caduta nella fatiscenza. Ogni tanto rispunta fuori come nuova casa di una squadra, LEGGI TUTTO

  • in

    Il toast, la nonna e l'idolo Ibra: storia di Gabbia, da promessa a preziosa certezza

    Il centrale che ha fermato Vlahovic è cresciuto a una manciata di chilometri da San Siro. Per il tecnico ora è passato da risorsa a difensore affidabile Partita da 7 a mezz’ora da casa. Prendete una mappa, cerchiate in rosso Fagnano Olona e poi cercate San Siro. Eccoli qui i mondi di Gabbia, il jolly da calare quando il mazzo è sgonfio, il centrale utile per le liste che ha fermato Vlahovic. Il tutto a una trentina di chilometri dal primo campetto in cui ha giocato. LEGGI TUTTO

  • in

    Dormiva nel Camp Nou, ma nel Barça non ha debuttato: la gara speciale di Onana

    Su segnalazione di Eto’o arrivò nelle giovanili blaugrana e per qualche mese ha abitato all’interno dello stadio dove sognava di giocare. Mercoledì ci torna da avversario e sfida gli amici Xavi e Ansu Fati André Onana è pronto per tornare a casa. Nella “sua” Barcellona, la città dove è arrivato a 13 anni ed è cresciuto calcisticamente senza però mai debuttare al Camp Nou. Nell’impianto del quartiere Les Corts ha addirittura abitato per qualche mese, nelle stanze all’interno dello stadio che erano destinate ai ragazzi del vivaio. E così le sere in cui il Barça giocava in casa, sentiva le pareti tremare come in occasione di un terremoto quando i blaugrana segnavano. LEGGI TUTTO

  • in

    Tra questa Champions e la prossima, la Juve si gioca 100 milioni. E un pezzo di futuro

    A rischio eliminazione nei gironi e lontana dalle prime quattro in Serie A, la società bianconera rischia di mettere in discussione il nuovo piano 2023-25 Quando gli amministratori della Juventus avevano redatto il piano di sviluppo 2019-24, tra le condizioni da rispettare vi erano “un posizionamento finale nel campionato di Serie A tale da consentire la costante partecipazione alle edizioni della Champions League che si disputeranno sino alla stagione sportiva 2023-24 e la sistematica disputa degli ottavi di finale della Champions League”. Nel frattempo, lo scorso giugno il cda bianconero ha formulato il nuovo piano triennale 2023-25: l’orizzonte temporale è stato allungato di una stagione, ma le assunzioni delle performance sportive sono rimaste “coerenti con la media storica e con i piani precedenti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Tre anni di Pioli: la rivoluzione compiuta e quella alle porte

    Accolto con scetticismo, oggi il tecnico rossonero è amatissimo e “on fire”. Ecco cos’ha cambiato e cosa sta per cambiare ancora nel mondo MilanEsattamente tre anni fa Pioli entrava per la prima volta a Milanello al mattino per uscirne a pomeriggio inoltrato. Il 10 ottobre 2019 l’allenatore ordinò il doppio allenamento: ventiquattro ore prima era stato scelto per guidare la squadra in sostituzione di Marco Giampaolo. La rivoluzione rossonera si è compiuta in mille e 96 giorni, il mondo Milan si è capovolto in 157 weekend. LEGGI TUTTO