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    Lautaro e il grande digiuno: ecco perché non segna più

    L’Inter si è ripresa con due vittorie di fila contro Barcellona e Sassuolo, ma l’attaccante argentino è a digiuno dal 3-1 contro la Cremonese del 30 agosto. Lo scorso anno il digiuno durò 10 match Il Camp Nou, dove ha già segnato il 2 ottobre 2019, può diventare l’alleato di Lautaro Martinez per interrompere la striscia di partite senza gol che sta turbando i suoi sonni. Ieri a Reggio Emilia il Toro ha toccato gli 8 incontri di fila senza battere il portiere avversario e sta pericolosamente avvicinando il record negativo da quando è in Italia ovvero i 10 match senza esultare trascorsi dalla rete su rigore nella finale di Supercoppa Italia contro la Juventus (2-1) del 12 gennaio 2022 alla tripletta contro la Salernitana (5-0) del 4 marzo. LEGGI TUTTO

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    Il Milan ha un professore di tattica: Allegri è l’ultima vittima delle lezioni di Pioli

    Da Mou a Sarri, da Spalletti a Gasp: da quando è sulla panchina del Diavolo, il tecnico rossonero ha “incartato” tutti i colleghi più quotati del panorama italianoIl Milan farebbe impazzire il più fantasioso e smaliziato degli scommettitori. Impossibile stare dietro ai mille modi del Diavolo pioliano di arrivare al gol e vincere le partite. Stavolta è toccato a Tomori e Diaz. Ma ci sono – pescando a strascico – anche Ballo-Touré, Calabria, Daniel Maldini, Kalulu, e si potrebbe andare avanti con una lista di generosa lunghezza. Quelli che non ti aspetti. Gli eroi per caso. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi, il piano Lukaku: al suo ritorno troverà un’altra Inter

    Con il Sassuolo primi indizi di un nuovo assetto più funzionale al bomber belga. Così Romelu può fare come fece con Conte da metà stagione in poi, fino allo scudetto. Per la gioia anche di Lautaro…Baricentro basso, feroce difesa del recinto, compattezza nella propria metà campo per limitare gli spazi. E, di conseguenza, un Barcellona tanto avviluppante quanto sterile, al di là delle emozioni da check al Var. Già martedì scorso il risultato della strategia di Simone Inzaghi era stato evidente: tre punti all’Inter, rischi minimi rispetto alle previsioni e squadra fuori da una crisi profonda. Con tutti gli impacci trasformati in manifestazioni di carattere e personalità. In casa del Sassuolo non si è ovviamente assistito allo stesso atteggiamento tattico, ma la squadra è stata comunque mediamente più bassa e accorta, con l’esordiente André Onana che tutto sommato ha avuto poco da fare mentre gli spazi offensivi si sono dilatati. A molti può essere tornata in mente la metamorfosi della seconda Inter di Antonio Conte concepita per favorire Romelu Lukaku. LEGGI TUTTO

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    Juve, il soldato Vlahovic non può salvarsi da solo

    Protagonista per indole e talento, solo e in crisi in una squadra in difficoltà: può tornare leader e bomber, ma c’è una sola strada Per ribellarsi a una partita che si stava allontanando da lui, e che lui non aveva saputo trovare, capire, vivere, Dusan Vlahovic è sceso nella mischia, cercando di aiutare la manovra: il risultato è un racconto di dieci secondi del disarmo juventino. Passaggio superficiale verso il centrocampo, dove si era proposto l’altro centravanti, Milik, anch’esso vittima di marasma. E Brahim Diaz che vola verso la vittoria, saltando Bonucci fisso e inerme come un semaforo spento in mezzo a una pista di Formula Uno. LEGGI TUTTO