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    Ribery, il ribelle del calcio: cicatrici, scandali, dribbling e… bistecche

    Si è ritirato a 39 anni uno dei pochi fuoriclasse del calcio: dalla Champions al Pallone d’oro sfiorato storia di un campione fuori dagli schemiA 39 anni dà l’addio al pallone quello che è stato uno dei pochi fuoriclasse fuori catalogo in un calcio – quello del Duemila – che ha vissuto la fantasia come un fastidio, piegandosi spesso (non sempre) all’ordine stabilito della trama del gioco senza contemplare la scintilla dell’imprevedibilità. In ogni dribbling, in ogni scatto, in ogni assist Frank Ribery ha messo in circolo la dote preziosa della diversità. Ora è arrivato il momento di abdicare, rescindendo il contratto che lo lega alla Salernitana. Troppi acciacchi, troppa la fatica – mentale e fisica – di pensarsi ancora giocatore. I trentasei minuti giocati contro la Roma al debutto in campionato – il 14 agosto – rischiano di diventare gli ultimi della sua straordinaria carriera. Ci sta pensando – al ritiro – da allora. L’infiammazione al ginocchio – e la conseguente usura della cartilagine – non gli danno più scampo. Potrebbe rimanere a Salerno come dirigente, chissà. Resta il fatto che è calato il sipario. LEGGI TUTTO

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    La storia di quel Pioli diciottenne riccioluto destinato all’Inter e poi finito alla Juve

    Era il 1984, la cessione fruttò 996 milioni di lire al Parma. Nel viaggio verso Milano con Stefano e il padre, Sogliano si fermò per una telefonata in una cabina, e alla fine comunicò che la destinazione era cambiata: Torino. E qualche mese dopo Pioli iniziò la sua avventura con Scirea, Platini, Tardelli, Boniek, Paolo Rossi… Questa sì che fu una plusvalenza: 996 milioni di lire pulite pulite, il risultato tra il miliardo incassato per la cessione e i 4 milioni spesi per l’acquisto, qualche anno prima, da una società dilettantistica. E così il Parma di allora, presidente il mitico Ernesto Ceresini e direttore sportivo Riccardo Sogliano, uno cui non mancava il fiuto per gli affari, grazie a quel difensore talentuoso dai riccioli ribelli e dai modi gentili, mise a posto il bilancio e potè costruire la squadra per partecipare al campionato di Serie B. LEGGI TUTTO

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    Theo: numeri e personalità, il Milan ritrova il motore di sinistra

    Palloni recuperati, tocchi in area di rigore, falli subiti: l’ex Real è (anche) l’uomo in più in attacco Il rientro di Theo è una vela spiegata appena usciti dal porto con la barca. Il Milan ha veleggiato in sicurezza contro l’Empoli, tre gol al Castellani con protagonista Ballo-Touré, il sostituto di Hernandez sbucato all’improvviso, ma contro il Chelsea è andato incontro alla tempesta. La banda Pioli è stata travolta da un’onda e ora deve uscirne, ma contro la Juve tornerà uno dei top player. Theo ha smaltito l’infortunio ed è pronto a prendersi un posto in prima fila sul ponte di comando. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi e la terapia da rimonta: umiltà, difesa e… il vero Lautaro

    Il tecnico ha chiesto di conservare “lo spirito di Barcellona”: basta individualismi, serve coesione. Con maggiore prudenza dietro e un Toro da riportare al topBarcellona non è una notte isolata di coraggio e follia. Barcellona è uno stato della mente e del corpo. Una piantina da annaffiare giorno dopo giorno. Ieri Simone Inzaghi lo ha ripetuto alla truppa affamata di punti che guarda a Sassuolo: ha ribadito che niente è ancora stato fatto, ma ha pure ricordando che questo segnale lanciato ai rivali non deve rimanere isolato. LEGGI TUTTO

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    Il Vieira milanista, l'Henry juventino: storia dei campioni “incompresi”

    Giudizi affrettati, offerte monstre o poca pazienza: ecco chi è passato dalla Serie A e l’ha lasciata troppo prestoGli Invincibili che hanno scritto la storia dell’Arsenal e della Premier League li vedete qui di fianco: Patrick Vieira e Thierry Henry. Erano i leader tecnici della prima e unica squadra imbattuta nella storia del campionato inglese, stagione 2003-2004. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi ha deciso: fino al Mondiale avanti con l'alternanza tra i pali

    Handa giocherà in campionato, Onana in Champions. Non è però escluso che anche da gennaio, con la Coppa Italia e le coppe europee, i due si dividano ancora la porta L’alternanza tra i pali dell’Inter andrà avanti. Almeno fino a metà novembre: Handanovic sarà il titolare in campionato, Onana in Champions League. L’errore di Samir contro la Roma e il clean sheet di André con il Barcellona non hanno rivoluzionato le gerarchie di Inzaghi che, a meno di un crollo di rendimento di uno dei due nelle prossime 2-3 settimane, è intenzionato ad arrivare alla pausa per il Mondiale in Qatar senza aver designato un titolare inamovibile. LEGGI TUTTO

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    Vucinic: “Roma, prendi Strefezza. Sarebbe bellissimo allenare il Lecce”

    Il doppio ex della sfida dell’Olimpico di domenica si racconta: “Ero una testa calda. Il direttore Corvino ha intravisto delle qualità che gli altri non mi riconoscevano e per questo gli sarò sempre grato” Domenica sera, davanti alla tv, gli sembrerà di rivivere i suoi anni migliori. Da una parte ci sarà la Roma di Mourinho, che ha riportato entusiasmo e mentalità vincente nella Capitale. Dall’altra, il Lecce, che insegue la salvezza puntando sulla spensieratezza dei giovani talenti scoperti da Corvino. LEGGI TUTTO