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    Chi era Beppe Viola, il rivoluzionario un po' giornalista e un po' artista

    Scriveva per Jannacci, lavorò nei film di Tognazzi e Monicelli e seguiva lo sport come nessuno: storia di una vita controcorrenteL’ultimo servizio di Beppe Viola si trova su Youtube, basta digitare Inter-Napoli 2-2, Serie A 1982-83. La Domenica Sportiva del 17 ottobre 1982. La voce narrante è di Gianni Vasino, perché all’ora della messa in onda Beppe Viola, inviato Rai, nemmeno 43 anni compiuti, giaceva morente in ospedale, colpito da un ictus e dalla relativa irreversibile emorragia cerebrale. Venne dichiarato morto la mattina successiva, lunedì 18 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Inter-Roma, poco calcio e troppi calci. Milan, devi aggredire”

    L’ex c.t. lancia frecciate dopo la sfida di san Siro: “A un certo punto mi sono chiesto se avrebbero fatto un’azione. I rossoneri dovrebbero iniziare la partita con la rabbia vista dopo l’1-1” Prima lo spettacolo del Napoli (“Quando ripartono i ragazzi di Spalletti sono delle schegge”), poi la sfida tattica tra Inter e Roma (“Poco ritmo, poco gioco, troppi calci”), infine Empoli-Milan che è stata, in novantasei minuti, un condensato dell’intera vita. Arrigo Sacchi non si è fatto mancare nulla. LEGGI TUTTO

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    Cambiaso, oggi contro e domani no: il progetto Juve su di lui. E sulle fasce

    L’esterno per la prima volta allo Stadium dopo la firma in estate con la Juve e il prestito a Bologna. Con lui che torna e Alex Sandro e Cuadrado in scadenza, le fasce bianconere andranno rifatte… Dopo Rovella tocca a Cambiaso sfidare la Juve e dimostrare di essere all’altezza della maglia bianconera. L’esterno mancino è stato uno degli investimenti dell’estate scorsa, di fatto però ha trascorso un solo giorno tra le mura della Continassa. Dopo aver sostenuto le visite mediche al J Medical, infatti, il ventiduenne è stato a colloquio con Allegri e la dirigenza: si è giunti insieme alla conclusione di fare un anno in prestito in A per continuare a crescere giocando con maggiore continuità. A Bologna ha già messo nelle gambe 485 minuti. LEGGI TUTTO

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    Inter, e adesso? Inzaghi è sotto osservazione

    Le uscite dell’allenatore alla vigilia del match contro la Roma non sono piaciute al presidente, ma la panchina non vacillerà fino allo stop per il Mondiale. Il campo ora deve tornare a dare soddisfazioniAl tavolo verde, ma evidentemente pure dentro un rettangolo verde, il rischio va sempre ben calcolato. Vanno tarate per bene le conseguenze, i momenti, le circostanze, in definitiva i pro e i contro di una scelta. Quali vantaggi poteva portare, l’uscita in conferenza di Inzaghi di venerdì? Cosa aggiungeva, quel “la mia storia dimostra che dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei”? Nulla, né alla squadra né all’ambiente. LEGGI TUTTO