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    Un esborso da 700 milioni, resta il nodo del debito

    Gli investimenti di Zhang nell’Inter si sono concentrati nei primi anni, a partire dal 2016, prima che venissero chiusi i rubinetti dalla Cina. Il club brucia cassa e l’esposizione è altaDopo aver licenziato il peggior bilancio della sua storia – 246 milioni persi nel 2020-21 – l’Inter si appresta ad approvare i conti della scorsa stagione: altri 130-140 milioni di deficit, nonostante le mega plusvalenze di Hakimi e Lukaku. LEGGI TUTTO

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    Zhang all'attacco: mette oltre 100 milioni nell'Inter

    Entro fine anno ci sarà l’aumento di capitale necessario per garantire liquidità e serenitàAltro che disimpegno: Suning raddoppia gli sforzi e punta a rilanciarsi alla guida dell’Inter. È questa la grande novità che verrà presentata stamattina durante il Cda nerazzurro: l’azionista di maggioranza ha già dato la sua disponibilità ad inserire nuova liquidità nelle casse del club per ripianare le perdite dell’ultimo bilancio, con una cifra superiore ai cento milioni di euro. Un sostegno non scontato, ma quanto mai necessario e provvidenziale per la serenità del club e dei suoi tifosi. LEGGI TUTTO

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    Due anni, 34 partnership: come il Milan ha ridato vita ai ricavi commerciali

    Il brand rossonero declinato in tutti i settori, dalla musica al gaming fino alla moda: tra nuovi ingressi e rinnovi, un settore rianimato e che produce utiliIn attesa del nuovo stadio – e, comunque vada (o dovunque vada), non sarà un’attesa rapida –, il Milan prosegue il “raccolto” commerciale. Una semina paziente e costante, avviata da Elliott secondo criteri rigorosi e con obiettivi altrettanto chiari. All’inizio c’era da mettersi le mani nei capelli, come ha fatto capire bene Ivan Gazidis quando è stato sollecitato sul tema: il Milan, senza risultati sportivi e finanziariamente col fiato molto corto, era una creatura accartocciata su se stessa, ovvero con poco appeal di fronte al mondo dello sponsoring. Quando però la bontà (e la serietà) è emersa con chiarezza, il vento è cambiato. Il resto l’ha ovviamente fatto il campo: prima il ritorno in Champions, poi lo scudetto. Da circolo vizioso a virtuoso il passaggio a quel punto è stato automatico. E i ricavi hanno ripreso a salire, sebbene senza lo stadio si sia distanti ancora anni luce dai fatturati delle big d’Europa. LEGGI TUTTO

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    Numeri, tempi, scadenze: tutti i segreti della Cattedrale

    Con l’imminente via al dibattito pubblico, il progetto per il futuro impianto di Inter e Milan si avvicina alla sua versione definitiva: il dossierCi siamo. Le modifiche sono evidenti, ma il progetto del nuovo stadio si avvicina alla sua forma definitiva, una versione che è cambiata notevolmente dalle prime bozze ma che ogni giorno che passa dà sempre più l’impressione di essere l’impianto della Milano del futuro. Niente più Meazza e una “cattedrale” diversa rispetto ai primi reveal, ma la nuova casa di Inter e Milan sarà a ogni modo un portale verso il futuro. LEGGI TUTTO

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    Come gioca la Juve? Cinque moduli, tanta confusione

    Non ci sono certezze ma tanti esperimenti nell’avvio di stagione bianconero: complici i tanti infortuni, dalla difesa all’attacco domina il trasformismo. Con una sola certezza… Tanti esperimenti e poche certezze. La Juve dopo i primi due mesi della stagione ha solo un’idea astratta di come potrebbe scendere in campo, ma a differenza di altri top club ha cambiato molte volte il sistema tattico. Tanto da creare della confusione anche negli stessi interpreti, specie gli ultimi arrivati. E finire per raccogliere meno, perdere certezze e mettere in discussione anche il buono. Con o senza le prime linee, l’Inter si propone col 3-5-2 di Inzaghi, il Milan col 4-2-3-1 di Pioli, la Roma col 3-4-2-1 di Mourinho, il Napoli col 4-3-3 di Spalletti. I bianconeri come giocano? La teoria e la pratica non collimano, lo storico del primo scorcio di stagione palesa un trasformismo a tratti anomalo. LEGGI TUTTO

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    Chalobah, Soyuncu e gli altri: Inter, chi c'è nel “dossier difensori” se parte Skriniar

    In caso di partenza del difensore slovacco, la dirigenza andrebbe immediatamente a caccia di un sostituto: i primi nomi al vaglio sono quelli già considerati nei mesi scorsi. Anche se alcuni ora sono irraggiungibiliEra stato lasciato in un cassetto, forse non buttato, ma il dossier con i difensori più interessanti del mercato potrebbe presto tornare sulla scrivania di Giuseppe Marotta. Anzi, forse ci è già tornato. Con il rinnovo di Milan Skriniar in salita, la dirigenza dell’Inter non ha infatti intenzione di farsi trovare impreparata a un eventuale addio dello slovacco a gennaio. È logico in questi casi ripartire proprio da dove ci si era fermati, ovvero il “no” di Steven Zhang al Paris Saint-Germain a fine sessione. LEGGI TUTTO

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    Famiglia, progetti, ruolo: il decalogo (tra le righe) rossonero di Maldini

    Abbiamo analizzato le importanti parole del d.t. milanista al Festival dello Sport, provando a interpretarle. E ne è venuto fuori che…A differenza di chi vuole governare, Paolo Maldini non ha bisogno di una votazione per essere eletto. Quando si parla di lui, la genuflessione della gente rossonera è automatica. Il Mito non si discute, l’autorevolezza nemmeno. Plebiscito. E così il suo intervento al Festival di Trento è stato una sorta di lectio magistralis sul Milan. Un’ora abbondante di chiacchierata con i nostri Gianni Valenti e Luca Bianchin, davanti a un teatro gremito e innamorato perso, durante la quale il d.t. rossonero ha parlato di tutto. Attualità, ricordi, progetti e famiglia. Abbiamo isolato dieci argomenti, partendo dalle sue virgolette e provando a leggerlo un po’ fra le righe. Una sorta di decalogo maldiniano. LEGGI TUTTO

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    Non solo Asllani. Inzaghi studia tutte le alternative a Brozovic per la regia

    Il 20enne albanese è senza dubbio il favorito per una maglia da titolare contro la Roma, ma il croato resterà ai box per più partite e quindi l’allenatore valuterà diverse possibilità per sostituirlo: gli incastriSenza mezzi termini, l’anno scorso con Matias Vecino, Arturo Vidal e Nicolò Barella non funzionò, per diversi motivi. In assenza di Marcelo Brozovic l’Inter visse il momento peggiore della stagione in termini di risultati e probabilmente si giocò lo scudetto. L’infortunio alla coscia rimediato dal regista con la nazionale croata ripresenta il problema a Simone Inzaghi, che questa volta ha maggiori alternative. Si tratta di una situazione meno critica, quindi, ma che desta comunque giustificata apprensione in un ruolo delicatissimo. LEGGI TUTTO