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    Famiglia, progetti, ruolo: il decalogo (tra le righe) rossonero di Maldini

    Abbiamo analizzato le importanti parole del d.t. milanista al Festival dello Sport, provando a interpretarle. E ne è venuto fuori che…A differenza di chi vuole governare, Paolo Maldini non ha bisogno di una votazione per essere eletto. Quando si parla di lui, la genuflessione della gente rossonera è automatica. Il Mito non si discute, l’autorevolezza nemmeno. Plebiscito. E così il suo intervento al Festival di Trento è stato una sorta di lectio magistralis sul Milan. Un’ora abbondante di chiacchierata con i nostri Gianni Valenti e Luca Bianchin, davanti a un teatro gremito e innamorato perso, durante la quale il d.t. rossonero ha parlato di tutto. Attualità, ricordi, progetti e famiglia. Abbiamo isolato dieci argomenti, partendo dalle sue virgolette e provando a leggerlo un po’ fra le righe. Una sorta di decalogo maldiniano. LEGGI TUTTO

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    Non solo Asllani. Inzaghi studia tutte le alternative a Brozovic per la regia

    Il 20enne albanese è senza dubbio il favorito per una maglia da titolare contro la Roma, ma il croato resterà ai box per più partite e quindi l’allenatore valuterà diverse possibilità per sostituirlo: gli incastriSenza mezzi termini, l’anno scorso con Matias Vecino, Arturo Vidal e Nicolò Barella non funzionò, per diversi motivi. In assenza di Marcelo Brozovic l’Inter visse il momento peggiore della stagione in termini di risultati e probabilmente si giocò lo scudetto. L’infortunio alla coscia rimediato dal regista con la nazionale croata ripresenta il problema a Simone Inzaghi, che questa volta ha maggiori alternative. Si tratta di una situazione meno critica, quindi, ma che desta comunque giustificata apprensione in un ruolo delicatissimo. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado, Rabiot e Di Maria: c'è già una Juve con la valigia in mano

    Anche Alex Sandro e Pinsoglio sono tra i cinque bianconeri in scadenza. E il club vuole abbassare gli stipendiLe rivoluzioni partono per scelta o per necessità. Alla Juventus, le due cose vanno a braccetto. A luglio, saranno ben cinque i giocatori di un certo peso (e stipendio) che a meno di sorprese saranno destinati a lasciare la Continassa. L’ultimo bilancio, presentato lo scorso venerdì con un rosso da 254 milioni di euro nel 2021-22, non lascia molte alternative: le spese vanno abbassate, a cominciare dal monte ingaggi. LEGGI TUTTO

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    Toni: “La crisi di Vlahovic? Colpa della Juve. Ma lui deve svoltare. E Milik…”

    “La squadra deve tornare dominante – afferma l’ex attaccante ora opinionista tv – ma lui per entrare fra i top deve fare un salto di qualità, diventare da ‘trascinato’ a trascinatore. E imparare a non soffrire la concorrenza””Vlahovic sta pagando il momento negativo della Juve. È in difficoltà, come tutta la squadra. In più fa fatica a giocare con Milik: hanno più o meno le stesse caratteristiche, e quando giocano insieme il polacco segna e lui no. E questo per lui rappresenta un problema”: l’opinione è griffata Luca Toni, campione del mondo 2006, 47 gol in azzurro, nonché Scarpa d’Oro nel 2006 e “Numero Uno” al Bayern, secondo l’investitura di Matthias Matze Knop, conduttore televisivo tedesco, che gli dedicò la canzone diventata un tormentone anche in Germania, rimanendo in classifica per nove settimane. LEGGI TUTTO

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    Milan, dietro il rinnovo di Leao: i dettagli del caso Sporting

    La fuga al Lilla, con 19 milioni da dare al club di Lisbona, complica le trattative. Il Milan può andargli incontro, ma anche lui deve fare la sua parte. E in fretta, visto che il contratto scade nel 2024 Lisbona nel destino, nel bene e nel male. Il Milan ha ormai capito che per risolvere il caso Leão deve prima sciogliere il nodo dello Sporting. Una brutta storia che risale alla primavera del 2018, quando il giovane Rafael fuggì dal club in cui si era messo in luce per una troppo cruda protesta dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Torna Szczesny, quanto è difficile rinunciare a Perin: fin qui il migliore della Juve

    Uomo spogliatoio, decisivo in campionato: grazie alle sue parate nessuno si accorto che i bianconeri hanno avuto il portiere titolare per sole due partite. Ma la chiarezza delle gerarchie è un punto di forza Contro il Monza Mattia Perin ha giocato la sua partita numero 250 in Serie A. Avrebbe festeggiato volentieri il traguardo con un altro risultato, ma uno come lui non si è mai fermato alle prime difficoltà. Anche quando il destino lo ha messo di fronte a montagne che sembravano altissime e impossibili da scalare, e da superare. La forza l’ha sempre trovata dentro e ha fatto così tante volte i conti con sé stesso che alla fine, ora poco ora tanto, ha puntualmente ritrovato oltre quell’ostacolo una versione più matura e pronta del suo “io”. LEGGI TUTTO

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    Brozovic out, Asllani si prepara: la nazionale per convincere Inzaghi

    Il 20enne ex Empoli è l’alternativa naturale di Brozovic in regia, ma finora ha giocato solamente 30 minuti con in nerazzurro. Con l’Albania sta trovando continuità e i segnali arrivano a Milano: Kristjan vuole essere pronto per giocare dal 1’I dubbi sono oggettivamente pochi, ma se Kristjan Asllani avesse giocato più di 30 minuti con la maglia dell’Inter, non ce ne sarebbe proprio nessuno. Così, con Marcelo Brozovic squalificato per la partita contro la Roma, per il 20enne albanese comincia una calda settimana di avvicinamento alla probabile prima titolarità in nerazzurro. Solamente mezz’ora in campo – spezzettata – potrebbe far titubare Simone Inzaghi sull’abitudine all’agonismo da partita del classe 2002, ma uno sguardo alla nazionale potrebbe invece confortare l’allenatore piacentino. LEGGI TUTTO