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    Gol, record e voti alti in pagella: Giroud, il Qatar è un po' più vicino

    Con la rete all’Austria il bomber rossonero è diventato il marcatore più vecchio della Francia e ha aumentato le sue quotazioni in vista del Mondiale. L’Equipe gli ha dato 8dal nostro corrispondente Alessandro Grandesso23 settembre
    – Parigi (Fra) Otto in pagella e Deschamps adesso ci pensa. Insomma, con il gol all’Austria, Olivier Giroud si candida formalmente per un posto in Qatar. Non scontato, visto che da un anno a questa parte il rossonero non è più prioritario nelle convocazioni del c.t. che ieri, però, ha aperto uno spiraglio: “Fa tutto per esserci e quest’anno posso portare con me 26 giocatori”. LEGGI TUTTO

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    Samardzic è un caso internazionale: conteso tra Germania e Serbia

    Il centrocampista è cresciuto nelle giovanili tedesche, ma il c.t. Stojkovic non ci sta: “So che giocherà con noi”Il Lazar conteso. Nelle ultime settimane, grazie alle prestazioni di alto livello con la maglia dell’Udinese, si sono accesi i riflettori su Samardzic, innescando anche una competizione su quale nazionale debba convocarlo. Il ragazzo è nato e cresciuto a Berlino da genitori serbi. È tifosissimo dell’Herta, ha fatto tutta la trafila delle rappresentative giovanili tedesche, ma ora a volerlo c’è pure la squadra che rappresenta la terra natìa di mamma e papà. Cosa desidererebbe fare il centrocampista di Sottil? Ricostruiamo le tappe della vicenda. Sei giorni fa, in un’intervista alla Gazzetta, a precisa domanda se si sentisse più serbo o tedesco, il numero 24 bianconero ha risposto senza esitazioni. “Mi sento tedesco. Infatti gioco con l’Under 21 tedesca (in cui ha esordito lo scorso mese di giugno). Dove spero di prendere il numero 10” ha aggiunto ambizioso. Il doppio passaporto lo rende però appetibile agli occhi del commissario tecnico serbo Dragan Stojkovic, uno che di numeri 10 se ne intende abbastanza. LEGGI TUTTO

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    La Juve e il fantasma Pogba: la tabella di marcia per recuperarlo

    L’infortunio, la scelta di non operarsi subito, la squadra che fatica, il Mondiale a rischio e la brutta vicenda familiare con un fratelloNella Juventus “virtuale” del presente, come è stata definita da Massimiliano Allegri, lui non si è ancora mai visto. Zero minuti in campo, qualche post sui social, una brutta vicenda a complicargli la vita. Per i tifosi bianconeri, da quando è iniziata ufficialmente la stagione, Paul Pogba è sostanzialmente un fantasma. LEGGI TUTTO

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    Galtier perde Kimpembe fino al Mondiale: salta anche Juventus-Psg

    Vitinha, centrocampista del PSG, ha parlato ai microfoni della tv ufficiale del club tornando anche sul match di martedì sera contro la Juve. Ecco le sue dichiarazioni: “Mi sono trovato molto bene contro la Juventus. Era già così nelle partite di campionato, ma sapevo che la Champions era diversa […]. L’atmosfera è stata davvero bellissima, ha superato tutte le mie aspettative. In Ligue 1 avevo già trovato magnifica l’accoglienza contro il Montpellier, ma l’atmosfera che abbiamo provato contro la Juventus… è stato incredibile, pazzesco. I tifosi, e non solo gli ultras, ma tutto lo stadio, ci hanno permesso di fare ancora di più in campo. È difficile da spiegare, ma la sensazione quando sono entrati i giocatori, mescolata all’inno della Champions League e all’atmosfera dello stadio, è stata davvero qualcosa di incredibile”. LEGGI TUTTO

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    Tacconi, condizioni “soddisfacenti”. Il percorso di riabilitazione continua

    Andrea Barbanera, direttore dell’ospedale di Alessandria e della struttura neurologica ha diramato un nuovo comunicato riguardo le condizioni di salute dell’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi. Questo il comunicato: COMUNICATO – “Le condizioni cliniche e neurologiche sono soddisfacenti. Pertanto al termine di questo ulteriore percorso il paziente riprenderà la riabilitazione”.                                                                                                                                LEGGI TUTTO

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    Milan, torna viva la pista Kiwior per la difesa

    Un occhio al campo e uno al mercato. Da un po’ di tempo, la parola chiave in casa Milan è pianificazione. Il Diavolo campione d’Italia in carica è nato così, un tassello alla volta: Maldini e Massara ragionano a fari spenti già alle prossime operazioni, per mettere nelle mani di Stefano Pioli una squadra in grado di confermarsi tra i confini e diventare sempre più competitiva in Europa. L’ultimo nome guarda in difesa: è Jakub Kiwior, centrale dello Spezia già accostato al club di via Aldo Rossi. SFIDA ALLA ROMA? – Il profilo del difensore si adatta ai canoni rossoneri: è un giovane di prospettiva (classe 2000), forte dal punto di vista fisico (è alto 1 metro e 90) e soprattutto di piede mancino. Il Milan lo segue da un po’ e, stando alle indiscrezioni che arrivano dalla Polonia – diffuse dal portale goal.pl – sarebbe un affare vicino alla definizione. I liguri lo valutano 10-12 milioni, ma a complicare la situazione potrebbe essere una mossa della Roma, che aveva già fatto per il giocatore un tentativo in estate. Nei giorni finali dell’ultima sessione di mercato , Kiwior era stato anche a un passo dal West Ham. Poi, la decisione di continuare il percorso in Liguria per crescere in Serie A: adesso, potrebbe arrivare il salto in una big.  LEGGI TUTTO

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    Zhang ad Appiano: appoggio a Inzaghi. Così l'Inter cerca la ripartenza

    Il blitz del presidente tornato dagli Usa per stare vicino al suo tecnico in difficoltà. Con la Roma chiesto un cambio di passoNeanche il tempo di tornare dalla California e sul navigatore dell’auto Steven Zhang ha scritto “Appiano Gentile”. Non l’ufficio al decimo piano di viale della Liberazione, ma proprio il centro sportivo semi-deserto in questi giorni: un po’ è crisi di astinenza da Inter, un po’ è soccorso presidenziale a un allenatore in difficoltà. LEGGI TUTTO

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    L’inizio shock, le eliminazioni, le rivincite: tutte le crisi di Allegri alla Juve (e cosa ci dicono)

    Dalla volta in cui era 15° in campionato a quando si ritrovò a -16 dalla prima dopo 11 giornate, dalle delusioni europee al gioco sotto accusa: quando Max ne è uscito più forte. E quando ci ha rimesso la panchina Che sia o meno l’ultima crisi che Massimiliano Allegri si trova a gestire sulla panchina della Juventus lo diranno le prossime settimane, se non i prossimi giorni. Di certo non è la prima. LEGGI TUTTO